giovedì 31 maggio 2018

Le migliori letture del mese; Maggio!


Ma buongiorno amici lettori!!
Eccoci giunti all'ultimo giorno di Maggio e, come consueto, è tutto pronto per farvi conoscere la mia personale classifica delle letture fatte questo mese; letture che sono state davvero tante!
I libri letti questo mese sono stati, infatti, quindici e con questo gran risultato  non solo ampiamente superato l'obbiettivo mensile ma anche le cinquanta letture annuali!
Inutile dire quanto io sia contenta, soprattutto per molte delle opere che ho scoperto questo mese sono state molto belle e mi hanno regalato molte emozioni.
Devo però fare un punto sul fatto che questo mese ho incontrato anche una grande stroncatura, quella di "Ogni storia è una storia d'amore" di Alessandro D'avenia che non sono davvero riuscita a finire. Succede, e non è detto che non possa meritarsi una seconda possibilità.
Ma ora, non perdiamoci in chiacchiere e andiamo dritto al punto, ecco a voi la classifica!


Quindicesimo posto; "La svastica sul sole" di Philip K. Dick

Romanzo dispotico nato da un idea che mi aveva letteralmente conquistato ma che si è rivelato un po' troppo fantascientifico per i miei gusti. L'unica insufficienza del mese.

Voto: 5.5              Recensione completa qui





Quattordicesimo posto; "Le ragazze non hanno paura" di Alessandro Q. Ferrari

Seconda lettura del mese fatta per Thrillernord. Un romanzo per adolescenti che porta alla conquista di incredibili avventure tra cui anche l'inevitabile evento di diventare grandi.

Voto: 6.5          Recensione completa non ancora disponibile 


Tredicesimo posto; "Lei" di Mariapia Veladiano

Romanzo a stampo biblico che analizza attraverso un intimo racconto in prima persona la vita di una delle figure più adorate e misteriose del cristianesimo; la Vergine Maria. Profondo e delicatissimo.

 Voto: 6.5                          Recensione completa qui



Dodicesimo posto; "Sofia si veste sempre di nero" di Paolo Cognetti

Raccolta di racconti dello scrittore vincitore del Premio Strega con "Le otto montagne" che attraverso salti temporali e di prospettiva racconta la storia di Sofia, una ragazza dal passato problematico e dalle tante avventure.

Voto: 6.5                             Recensione completa qui


Undicesimo posto; "I segreti di Brokeback Mountain" di Annie Proulx

Pubblicato inizialmente con il nome di "Gente del Wyoming", racconta la tormentata storia d'amore di Ennis e Jack, diventata celebre dopo l'uscita della trasposizione cinematografica. Toccante ed indimenticabile ma in alcune parti forse troppo frettolosa.

Voto: 6.5                       Recensione completa qui




Decimo posto; "Sunset Strip" di Alessandro Mambelli

Libro d'esordio di uno scrittore molto giovane ma con le idee chiare; elogiare lo sfarzo e la sregolatezza dell'America degli anni 80! Da scoprire

Voto: 7                            Recensione completa qui



Nono posto; "L'amore non fa soffrire" di Ettore Amato

A metà tra il saggio e il manuale; un ottimo ed efficacie libretto che spiega i segreti dell'amore e fa capire a chi leggere che la vera sofferenza non è da ricercarsi in lui ma nel modo in cui noi lo viviamo.

Voto: 7                   Recensione completa qui



Ottavo posto; "Notti in bianco, baci a colazione" di Matteo Bussola

Divertente ed emozionante storia vera che racconta il rapporto genitori/figli secondo il punto di vista di un padre di tre meravigliose e irrefrenabili bambine. Sorprendente.

Voto: 7                   Recensione completa qui



Settimo posto; "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen


Primo mio vero approccio con un il mondo del Classico e con questa celebre autrice che mi ha in parte convinto con una storia decisamente famosa e idolatrata ma che ci mette un po' a decollare. Buon inizio ma mi aspettavo di più.

Voto: 7                          Recensione completa qui


Sesto posto; "Una lunga estate crudele" di Alessia Gazzola

Appuntamento ormai immancabile con Alice Allevi e le sue disavventure che ora vedono come scena una cripta misteriosa sotto il teatro. All'altezza ma nel finale troppo prevedibile.

Voto: 7                    Recensione completa qui



Quinto posto; "Delitto al pepe rosa" di Brigitte Glaser

Giallo tedesco in cui la detective è un irrefrenabile cuoca dai capelli rossi. Ricco di colpi scena e da leggere tutto d'un fiato, Forse un po' troppo prevedibile ma una piccolo colpo di fulmine.

Voto: 7                  Recensione completa qui



Quarto posto; "Eppure cadiamo felici" di Enrico Galiano 

Splendido libro che dopo aver conquistato un po' tutti lo fa anche con me, riportandomi anche indietro nel tempo e, attraverso la storia di Gioia Spada, farmi rivivere anche la mia di adolescenza. Disseminato di messaggi splendidi, si piazza giusto ad un passettino dal podio, ma non per colpa sua.

Voto: 8                                        Recensione completa qui

Terzo posto; "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene" di Roy Lewis

Divertentissimo e ironico libretto Adelphi che racconta in prima persona la vita di un giovane ominide all'interno del Pleistocene, tra importanti innovazioni, pericoli sempre maggiori e passi in avanti nel percorso verso l'evoluzione. Ultimo libro di Maggio ma senza dubbio uno dei migliori!

Voto: 8       Recensione completa non ancora disponibile



Secondo posto; "Monaco" di Robert Harris

Se il bronzo l'ha preso l'ultimo libro del mese, l'argento se lo aggiudica il primo!
Lettura per Thrillernord, romanzo a fondo spionistico ambientato alle porte della Seconda Guerra Mondiale che mette in parallelo il destino di due immensi Paesi e quelli del mondo intero. Una scrittura dalla piacevolezza indimenticabile.

Voto: 8           Recensione completa su Thrillernord.it qui



Primo posto; "La luce sugli oceani" di M.L. Stedman

Che cosa dire, l'amore per questa storia è cresciuto con l'aumentare delle pagine. Ho amato i personaggi, ho amato le ambientazioni, ho amato le tematiche, ho amato le emozioni che mi ha fatto provare. Ho amato tutto. Semplicemente meraviglioso!

Voto: 9.5                           Recensione completa qui




E con questo pongo la parola fine a un altro mese ricchissimo di letture!
Da domani darò il benvenuto a Giugno, sperando che oltre all'estate possa essere altrettanto proficuo e piacevole.




mercoledì 30 maggio 2018

Recensione; "I segreti di Brokeback Mountain" di Annie Proulx

Ed eccoci, come promesso, alla seconda recensione della giornata.
Tecnicamente questo libro non avrebbe dovuto essere compreso nelle letture di questo mese, ma visto che con i libri scelti ha proceduto più velocemente del previsto e un viaggio in treno necessitava una lettura breve e non troppo impegnativa, ho deciso di inserirlo  con molto piacere, visto che attendevo di leggerlo da un bel po' di tempo.
Sto parlando di "I segreti di Brokeback Mountain" libro scritto nel 1998 con il titolo "Gente del Wyoming" dalla scrittrice statunitense Premio Pulitzer Annie Proulx e ripubblicato con questo titolo nel 2005 dopo l'uscita del celebre e omonimo film diretto da Ang Lee. Una storia d'amore unica ed indimenticabile, quella di Ennis e Jack, che ho provato ad approfondire attraverso la lettura del libro, senza però riuscirci totalmente..
Ecco la mia recensione


Titolo: I segreti di Brokeback Mountain
Autore: Annie Proulx
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: Brokeback Mountain
Genere: Romanzo/Racconto
Pagine: 51
Prima pubblicazione: 1998 ("Gente del Wyoming")
Casa editrice italiana: Baldini Castoldi Dalai editore
Anno edizione: 2005
Prezzo di copertina: 8.50 euro copertina rigida
Ebook: 3.82 euro
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Tutto ha inizio un estate, quando Ennis del Mar e Jack Twist si incontrano per la prima volta, entrambi assunti come pastori dal signor Aguirre. Il loro compito è quello di tenere costantemente d'occhio di gregge di pecore sul pascolo di Brokeback Mountain, ma tra inconvenienti, frustrazioni e complicità, i due uomini si troveranno sempre più vicini fino a  sfogare una passione incontrollata ed incontrollabile. Una volta terminato l'incarico e tornati in città è il momento per i due di dirsi addio, ma i giorni di Brokeback Mountain sono destinati e seguirli nel corso degli anni fino a spingersi ad incontrarsi molti anni dopo ed iniziare una relazione segreta, nascondendosi alle rispettive famiglie.


La storia tra Ennis del Mar e Jack Twist è una tra le storie d'amore più pure, vere e tormentate mai stata creata. A tratti violenta e crudele, a tratti tenera ed eterna, trasporta il lettore nel corso degli anni, facendogli vivere le sue emozioni contrastanti come sulla pelle dei due protagonisti.
Il libro scritto dalla Proulx ha un numero di pagine veramente ridotto e questo, aggiunto alla scorrevolezza e alla facilità di lettura, fa si che venda letto tutto d'un fiato, provocando nel lettore una vera e propria esplosione di sensazioni; si sorprenderà nel vedere la storia tra i due uomini iniziare con così tanta peripezia, si rattristerà vedendoli costretti a lasciarsi, starà sul bilico vedendo le due vite proseguire indipendentemente, si commuoverà quando finalmente i due si ritroveranno ed infine si sentirà spezzare il cuore in un finale inatteso e a dir poco doloroso.
L'autrice riesce a rappresentare in modo eccellente sia le emozioni e le sensazioni provate dei due protagonisti, due uomini molto diversi tra loro e per questo spinti a comportarsi in maniera differente e soprattutto a voler cose diverse, come anche molto attenta a tenere presente la mentalità e il pudore radicato negli anni e nel luogo in cui si svolge la storia.
La cosa che però non mi convinto del tutto in questa lettura è stata la superficialità che si percepisce in alcune parti, che sarebbero molto importanti e che sono riuscita a capire del tutto solo per il fatto di aver già visto il film. La storia letta nel libro appare quindi sì piacevole ma anche un po' inconstante, quasi incompleta, come se, per comprenderla del tutto debba per forza essere accompagna della visione del film.
Di certo non una brutta esperienza ma dalla sua lettura probabilmente mi aspettavo molto di più.

Voto: 6

Frase: "Provenivano da due  piccole misere fattorie agli angoli opposti dello Stato, Jack Twist da Lightning Flag, su a nord, a ridosso del Montana; Ennis del Mar dai dintorni di Sage, presso il confine con lo Utah, entrambi ragazzi di campagna che avevano lasciato la scuola alle superiori, senza prospettive, rotti al lavoro duro e alle privazioni, entrambi zotici di modi e di linguaggio, abituati a far vita spartana"

Edna Annie Proulx è nata a Norwich, Connecticut, il 22 agosto 1935 e attualmente vive in un piccolo paesino del Wyoming. Il suo esordio letterario è avvenuto nel 1988 con il romanzo "Heart song and other stories" a cui è seguito "Cartoline", vincitore del premio Pen/Faulkner.
La fama è giunta nel 1997 con la pubblicazione di "Avviso ai naviganti" con cui ha vinto il Premio Pulitzer. Di sua pubblicazione anche "I crimini della fisarmonica", "Gente del Wyoming" (ripubblicato poi con i titolo di "I segreti di Brokeback Mountain"), "Quel vecchio asso nella manica" e il racconto "Distanza ravvicinata".

Recensione; "Delitto al pepe rosa" di Brigitte Glaser

Buon mercoledì a tutti amici lettori!
Siamo ormai in dirittura d'arrivo e domani conoscere la classifica dei libri letti a Maggio, quindi preparatevi perchè oggi non uscirà solo una ma ben due recensioni!
La prima riguarda un libro che volevo leggere da diverso tempo e che per alcuni versi è stato estremamente piacevole.. mentre per altri..
Va bene, non indugio oltre, ecco la mia recensione



Titolo: Delitto al pepe rosa
Autore: Brigitte Glaser
Paese: Germania
Titolo originale: Leichenschmaus
Genere: Giallo
Pagine: 258
Casa editrice italiana: Emons
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo di copertina: 12.50 copertina flessibile
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Siamo ad un punto di svolta per la vita e la carriera di Katharina Schweitzer, cuoca alta, robusta e dai capelli rossi, originaria di Baden-Baden; dopo aver girovagato in diverse città europee viene assunta in un ruolo di prestigio nel ristorante stellato Bue D'oro gestito dal celebre Hugo Spielman, uno dei geni indiscussi della cucina tedesca. Questo incarico rappresenta per Katharina un vero trampolino di lancio e la giovane cuoca ha tutta l'intenzione di non farselo scappare; peccato che le cose improvvisamente prendano una brutta piega quando, durante la cena, uno dei commensali muore. La casa della morte è avvelenamento.
Destreggiandosi tra un acerrima nemica, un fidanzato lontano e una mamma a dir poco pressante, Katharina dovrà trovare anche il tempo di lasciarsi stupire da nuove ed inaspettate emozioni e soprattutto di buttarsi in una pericolosa indagine per scoprire l'assassino, affiancata ovviamente dall'irrefrenabile Adela, la sua padrona di casa con il pallino per gli intrighi.


La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è la ricchezza della descrizione dei luoghi in cui è ambientato; sarà per la mia adorazione nei confronti della Germania ma leggere un po' tanto trasporto nel descrivere minuziosamente i luoghi simbolo di Colonia mi ha donato ancora più voglia di visitarla di quanto io già avessi. L'opera nasce da un idea a dir poco originale, fondere insieme gli elementi del genere giallo con la passione per la buona cucina, due argomenti (il primo ever green e il secondo negli ultimi tempi più volte affrontato) che già da soli assicurano una buona riuscita. La protagonista della storia, Katharina, mi è stata da subito simpatica e, il fatto di scegliere una donna così forte e così determinata come narratrice ha donato alla narrazione una freschezza e una scorrevolezza incredibili e davvero apprezzabili.
Uno dei pregi fondamentali è rappresentato dai personaggi; partendo dalla brigata di cucina fino a giungere alla vita privata della protagonista, troveremo personaggi molto diversi tra loro ma tutti ben definiti e trascinati da diversi ideali, colpe e segreti. In questo modo, anche l'acido e untuoso commissario di polizia Fischer (sulla carta geniale ma in concreto decisamente inutile) risulterà in qualche modo importante e sorprendente all'interno della narrazione. Non posso esimermi dallo spendere due parole su Adela, l'ex ostetrica che sembra conoscere tutta Colonia e dintorni e che sarà proprio lei a spingere Katharina ad andare a fondo nell'intricata rete di sospetti, fino a scoprire il vero colpevole. 
Le trame che si snodano all'interno del libro sono molteplici e diventano sempre più losche ed intricate pian piano che il Bue D'oro diventa scena non di uno ma di ben tre omicidi; i colpi di scena sono assicurati ed ogni pagina nasconde qualche indizio importante per giungere pian piano alla soluzione.
Se c'è una cosa che però non mi ha convinto del tutto riguarda proprio la soluzione; non mi nascondo nel dire che avrei volentieri dato qualche punto in più a questa opera, se non fosse stato per un epilogo davvero troppo prevedibile. Un giallo in cui si capisce il colpevole praticamente a metà è un giallo riuscito a metà.
Detto questo, i miei complimenti ormai si sprecano per quanto riguarda questa meravigliosa collana "Gialli tedeschi" della Emons che mi sorprende ogni volta con opere intriganti, coinvolgenti e dotati di una sottile e spigliata ironia tipica del popolo che io tanto adoro.
Non vedo l'ora di scoprire la nuova indagine che il finale aperto ha lasciato completamente imprevedibile. 

Voto: 7.5

Frase: "È difficile che mi sbagli in quel tipo di valutazioni. Ho fiuto per catastrofi e sciagure. Ma di omicidi al Bue D'oro non ne ho fiutati. Nemmeno uno"


Brigitte Glaser è nata nella Foresta nera nel 1955 e vive da molti anni a Colonia dove si occupa di formazione. Oltre alle serie sulla cuoca Katharina Schweitzer e a quella precedente su due detective donne, Glaser ha pubblicato diversi libri per ragazzi.




martedì 29 maggio 2018

Recensione; "Lei" di Mariapia Veladiano

Buon martedì a tutti amici lettori!
Questo mese per me è stato davvero ricchissimo di letture e anche in questi ultimi giorni di Maggio ho ancora molti libri di cui vi devo parlare. Parto subito da un opera veramente molto interessante, trovata per caso nella mia libreria e acquistata per pura curiosità; "Lei" di Mariapia Veladiano, romanzo a tema biblico creato per analizzare ed approfondire la storia di uno dei personaggi più amati e misteriosi di tutta la cultura cristiana; la Vergine Maria.
Ecco la mia recensione




Titolo: Lei
Autore: Mariapia Veladiano
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 171
Casa editrice: Guanda
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo di copertina: 17 euro copertina rigida, 10 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
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Dopo essere stata dipinta, idolatrata, santificata, scritta, venerata e adorata da miliardi di persona, finalmente Maria di Nazaret ha l'occasione di dare voce ai propri pensieri, raccontando in prima persona la sua storia; l'incontro con Giuseppe, il suo caro e amato marito, l'arrivo dell'Arcangelo Gabriele e la scoperta del suo destino, il viaggio straziante fino a Gerusalemme e poi in Egitto per tornare infine a casa, la nascita di Gesù, l'amore sconfinato per lui, un amore di madre, l'incredulità nel scoprirlo sempre più diverso dagli altri bambini, la paura dei giudizi della gente, l'angoscia nel vederlo partire, creando dietro di sè un orda di seguaci ed infine il più grande dolore mai esistito, quello nel vedere compiersi un destino immaginato e conosciuto fin dal principio.


Una lettura che si rivela fin dalle prime pagine estremamente affascinante; lo stile di scrittura lento, le espressioni delicate, adattano perfettamente all'idea che ognuno di noi può aver di Maria; la Santa Vergine, la moglie del falegname Giuseppe, la madre di Gesù.
È proprio su questo ultimo punto che l'autrice vuole soffermarsi maggiormente, dando sfogo a tutte quelle che sono le gioie, preoccupazioni, le paure di una madre, una madre che nonostante il suo incredibile ruolo, è una madre come tutte le altre.
Mariapia Veladiano affronta tutti gli avvenimenti più importanti del tema biblico; l'annunciazione, gli incontri con Elisabetta, le visite degli apostoli, le nozze di Cana e infine la crocifissione, facendo a volte salti temporali e alternandoli a poesie, preghiere e citazione dirette dall'Antico Testamento, donando ad ognuno di essi una grande intimità e un trasporto che solo i romanzi scritti in prima persona sanno donare. Poca importanza viene invece data alla resurrezione che appare solo come punto di chiusura e ricongiunzione del cerchio iniziato più di trent'anni prima.
Una lettura immediata ma molto intensa, decisamente adatta ai cattolici ma anche a chi, come me, non è particolarmente religioso ma vuole scoprire pian piano questa misteriosa e affascinante figura.


Voto: 6.5

Frase: "Sono stata scritta da uomini e donne di ogni tempo. Mi hanno vista bambina, signora, gran dama, regina, spaventata, sgomenta, solenne, vestita di perle e di sacco. Sono stata di tutti come l'aria che si respira, l'acqua che da vita, l'abbraccio di chi ha bisogno".

Mariapia Veladiano è nata a Vicenza il 17 aprile 1960.
Dopo essersi laureata in filosofia, ha insegnato lettere per più di vent'anni e dal 2011 è preside, prima a Rovereto e poi a Vicenza. Dal 1992 collabora con la rivista bolognese "Il Regno" e nel 2010 ha vinto il "Premio Italo Calvino" per autori inediti con il romanzo "La vita accanto", con cui l'anno dopo, dopo svariati riconoscimenti, si è classificata seconda al "Premio strega".
Di sua pubblicazione anche "Il tempo è un dio breve", "Messaggi da lontano", "Ma come tu resisti, vita", "Parole di scuola", "Una storia quasi perfetta", "Lei" e "Venire al mondo", scritto con Francesca Rigotti.

lunedì 28 maggio 2018

Recensione; "La svastica sul sole" di Philip K. Dick

Buon lunedì a tutti amici lettori!
Ed è arrivata anche l'ultima settimana di Maggio, siamo ormai alle battute finali e mercoledì ci sarà il consueto resoconto letterario mensile, per cui oggi devo assolutamente iniziare parlandovi di una delle mie ultime letture; "La svastica sul sole", romanzo dispotico scritto da Philip K. Dick che si bassa sul ragionamento di come sarebbe il mondo oggi se la Seconda Guerra Mondiale fosse stata vinta dall'Asse.
Riponevo su questo libro buone aspettative ma purtroppo devo ammettere che non sono state rispettate. Ora vi spiego il perchè



Titolo: La svastica sul sole (o L'uomo nell'alto castello)
Autore: Philip K. Dick
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: The Man in the High Castel 
Genere: Romanzo dispotico/Fantascienza 
Pagine: 317
Prima pubblicazione: 1963
Casa editrice italiana: Fanucci
Anno edizione: 2015
Prezzo di copertina: 16 euro copertina flessibile
Ebook: 5,99 euro, disponibile con KU
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In un tempo imprecisato dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale (sposato al 1948), il mondo risulta diviso tra i vincitori; la Germania ha preso il controllo di tutta l'Europa, dell'Africa e di buona parte dell'America, dando ancora più sfogo dalla sua follia e alla mania di possedimento non solo sul pianeta ma anche puntando all'intero sistema solare con tecnologie aerospaziali avanzate; il Giappone regna incontrastato in Asia e nella costa occidentale degli Stati Uniti, dove ha ampiamente radicato la sua cultura, la sua tradizione e il suo stile di vita; all'Italia e agli altri piccoli stati assoldati all'Asse, invece, non resta che ricoprire un piccolo spicchio in totale ombra ma con la potenza di essere vincitori.
In una San Francisco nipponica si svolgono le vite dei personaggi che, secondo il loro punto di vista, racconteranno come funzionano le cose nel mondo che li circonda; il signor Childan, americano proprietario di un celebre negozio di antiquariato, il signor Tagomi, famoso uomo d'affari giapponese, l'operaio Frank Frink e la sua ex moglie Juliana, scappata tempo prima negli stati neutri del paese che vedrà la sua vita prendere una piega inaspettata grazie all'incontro con Joe, un camionista italiano che porta con sè una copia di un libro proibito in tutti gli stati sotto il dominio tedesco.


L'idea su cui si basa il romanzo e senza ombra di dubbio originale ed intrigante e devo ammettere che è stata la caratterista fondamentale che mi ha fatto desiderare di leggere questo libro; il secondo conflitto mondiale è stato uno degli avvenimenti, forse il più importante, che ha fatto sì che il mondo prendesse le sembianze e le caratteristiche per cui lo conosciamo oggi; ma se invece degli Alleati la guerra fosse stata vinta dall'Asse? Come sarebbe il mondo dopo questo capovolgimento di fronte?
Questo è stato abbastanza per accendere la mia curiosità. Il mondo che immagina Dick sotto il potere della Germania e del Giappone è un mondo soggiogato dalla follia, dal sospetto e dalla supremazia dei popoli vincitori sui popoli vinti; un mondo dove l'orrore dell'Olocausto sembra un nonnulla rispetto al comportamento dei nazisti nei confronti degli africani, un mondo in cui il Mar Mediterraneo è stato interamente prosciugato per creare terreno coltivabile, un mondo in cui gli Stati Uniti d'America non esistono più e in cui gli ex americani consultano ogni giorno il moderno oracolo per sapere cosa poter fare delle proprie vite. 
Una volta superata la descrizione della situazione immaginata dall'autore, la narrazione prende però una strada molto diversa facendoci conoscere i personaggi che attraverso le loro vite ci mostreranno la quotidianità di quei tempi ucronici ma senza mai avere contatti tra loro e perseguendo in esistenze che alla fine, non arrivano a portare da nessuna parte. 
Attraverso una narrazione confusa e mal articolata, Dick da alla sua storia diverse caratteristiche, alcune volte toccando vicende tipiche dello spionaggio, altre invece basandosi su aspetti sociologici che attraverso questa visione fantastica del mondo, prova a farci ragionare su quello in cui viviamo attualmente. Appare fortemente l'influenza fantascientifica di Philip K. Dick, che è stato a tutti gli effetti in un autore di fantascienza e che anche in questo caso crea una storia un po' troppo utopica per risultare credibile ed efficacie. 
Un vero peccato, considerando le potenzialità dell'idea e di alcuni punti all'interno della narrazione (come la morte improvvisa del Primo ministro tedesco oppure l'entrata in scena di questo misterioso libro "La cavalletta non si alzerà più" in cui viene raccontato ai personaggi come sarebbe il mondo se avessero vinto gli Alleati) che sembrano essere il trampolino di lancio per far decollare la storia ma poi naufragano in epiloghi banali o senza un punto di arrivo.
Mi toccherà rimanere per un po' con l'amaro in bocca a chiedermi quale fosse veramente l'idea dello scrittore nella realizzazione di questo libro.

Voto: 5.5

Frase: "Una volta gli uomini erano uomini; prima della guerra, per esempio. Ma adesso è tutto finito"



Philp Kindred Dick nacque a Chicago il 16 dicembre 1928. Autore fantascientifico, raggiunse la vera fama solo dopo la sua morte, il 2 marzo 1982 a Santa Ana, grazie alla creazione di Blade Runner, film liberamente ispirato ad uno dei suoi romanzi. I temi principale che accomunano la sua produzione sono la manipolazione sociale, la simulazione e la dissimulazione della realtà e la comune convenzione di "falso". Il suo esordio letterario avvenne nel 1955 con la pubblicazione di "Il disco di fiamma" poi ripubblicato in Italia come "Lotteria della spazio" e da allora la sua produzione vanta la bellezza di quarantacinque opere.

venerdì 25 maggio 2018

Consiglio per il weekend; "La lettrice bugiarda" di Brunonia Barry

Ed eccoci giunti all'ultimo post della settimana che come consueto corrisponde al mio personale consiglio di lettura per il weekend.
Oggi voglio parlarvi di una lettura che ho scoperto per caso e che mi ha fatto provare molte emozioni; "La lettrice bugiarda" di Brunonia Barr, un opera a metà tra il thriller e la fiction che di sicura non si farà dimenticare.
Qui sotto vi lascio trama, scheda libro e biografia dell'autrice.
Vi aspetto lunedì per iniziare una nuova settimana che, vi avviso già, sarà incredibilmente ricca per via delle ultime recensioni di Maggio! Buon weekend a tutti!



Titolo: La lettrice bugiarda
Autore: Brunonia Barry
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: The Lace Reader
Genere: Thriller
Pagine: 391
Casa editrice italiana: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo di copertina: 11.90 euro copertina flessibile, 12 euro copertina rigida
Ebook: 7.99 euro 
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Trama:

È estate e l'oceano ruggisce al largo della città di Salem. Towner Whitney è tornata dove tutto è cominciato. La grande casa segnata dalla salsedine è avvolta dal silenzio. Eppure a Towner sembra ancora di vedere la sua gemella Lindley mentre, con lei, ride e legge il futuro secondo un'antica arte trasmessa di madre in figlia tra le strane donne della famiglia Whitney. Towner era fuggita da tutto ciò, prigioniera del senso di colpa e della follia. Perché l'ultima volta che aveva previsto il futuro, Lindley era morta. Quindici anni dopo, la scomparsa dell'amata zia Eva la costringe a fare ritorno. Per ritrovarla, Towner non ha altra scelta: deve affrontare il segreto che la lega indissolubilmente a Lindley. Un segreto che affonda le radici in un passato inconfessabile che molti, nel clan Whitney e nella chiusa comunità di Salem, hanno cercato di rimuovere. Dalla madre di Towner, May, una donna dura e solitaria, che vive su un'isola sperduta, alla fragile Emma, marchiata da una ferita indelebile, fino a Cal, un ambiguo predicatore. Quando il corpo di Eva viene restituito dalle onde e un'altra ragazza scompare, Towner capisce di essere precipitata di nuovo nell'incubo di quella calda estate di quindici anni prima. Circondata dalle chiacchiere e dai sospetti, non può fare affidamento che su sé stessa. È questa l'eredità che Eva le ha lasciato: scrutare il futuro e distinguere vero e falso, odio e amore, realtà e sogno. Solo allora il velo che offusca il suo destino si solleverà


Sandra Brunonia Barry è nata nel 1950 a Salem, Massachusetts, ma crebbe nella vicina Marblehead. Dopo aver cercato per diversi anni di guadagnare come sceneggiatrice, si diede alla tecnologia, lavorando per diversi anni nella divisione vendite e marketing di una società di computer. Nel 2006, dopo aver portato avanti la passione per la scrittura per diversi anni, insieme al marito Gary Ward, fondatore di una compagnia di giochi elettronici, scrive e autopubblica "La lettrice bugiarda" che diventerà in seguito il suo vero e proprio esordio. Nel 2010 pubblicò "La ragazza che rubava le stelle" ed infine nel 2017 venne pubblicato il suo terzo libro "La narratrice sconosciuta".


Recensione; "L'amore non fa soffrire" di Ettore Amato

Buon pomeriggio a tutti amici lettori!
Come ben sapete oggi è (finalmente) venerdì e prima di buttarci nel weekend, voglio finire questa settima parlandovi del secondo libro finito questa settimana, inviatomi gentilmente dall'autore Ettore Amato "L'amore non fa soffrire" un saggio scritto sotto forma di manuale creato per farci capire che il vero dolore non viene mai dall'amore ma sempre e solo dalla sua assenza.
Ecco la mia recensione!



Titolo: L'amore non fa soffrire
Autore: Ettore Amato
Paese: Italia
Genere: Saggio/Manuale
Pagine: 165
Casa editrice: Uno Editori
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo di copertina: 12.90 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
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Quante volte abbiamo detto "Oh, quanto fa male l'amore"? Ognuno di noi, almeno una volta nella vita si è fermato a pensare a quanto l'amore possa essere doloroso, a quanto faccia soffrire, a quanto sia crudele.
Ettore Amato, terapista ed esperto di comunicazione relazione, ci spiega quanto tutta questa convinzione sia assolutamente sbagliata; la vera sofferenza non è da ricercare nell'amore, ma nella sua mancanza e soprattutto nel modo in cui noi lo viviamo.
"L'amore non fa soffrire" presenta tutte le caratteristiche del manuale ma è creato con un accuratezza tale da rientrare tranquillamente nella saggistica; l'autore divide la sua opera in tre parti, nella prima parte parla delle convinzioni che abbiamo sull'amore e sul modo di vivere il rapporto di coppia (molto spesso assolutamente egoistiche e sbagliate), nella seconda spiega quali sono le sette regole fondamentali per smettere di soffrire e per evitare di "ammalarsi d'amore" e infine nella terza propone alcuni divertenti ed efficaci esercizi, da fare in coppia o da soli, per approfondire e consolidare ciò che si è letto, in modo da riflettere e cambiare la propria visione sull'amore.
Tutte e tre le parti risultano essere estremamente convincenti ed efficaci in principal modo perché l'autore risulta dare insegnamenti sull'amore e sulla vita di coppia alle volte addirittura elementari, ma proprio per questo, purtroppo troppo spesso dimenticate o sottovalutate, attingendo direttamente dalla vita vera, di cui troviamo svariati esempi durante la lettura. Risulta estremamente facile immedesimarsi e riconoscersi nelle esperienze che i vari pazienti, e attraverso loro riuscire così a cambiare il proprio modo di vivere l'amore.
Una lettura davvero interessante, per arrivare a comprendere in modo un po' più approfondito uno dei più grandi misteri della vita.

Voto: 7

Frase: "È la mancanza di amore a fare soffrire e non la sua presenza. Fino a quando i nostri pensieri saranno questi, non vorremo vivere l'amore per paura di soffrire, ma soffriremo a causa della sua mancanza"


Ettore Amato è autore, speaker ed esperto di comunicazione relazionale. Appassionato di cresciuta personale, nel 2005 partecipa ad un master di sei mesi per la formazioni degli adulti, per migliorare le sue competenze di coach e formatore. Nel 2013 decide di fondare il blog "Amoremaleducato,it", l'unico blog italiano che parla dell'amore in maniera concreta, libero dai condizionamenti e dai falsi miti che impediscono di essere felici. "L'amore non fa soffrire" è la sua prima pubblicazione, a cui segue "E vissero per sempre infelici e scontenti".

giovedì 24 maggio 2018

Parole in musica; Speciale "Wonder" Parte 5



Buon giovedì a tutti amici lettori!
Eccoci ritrovati con il sesto appuntamento con la rubrica "Parole in musica" speciale "Wonder"!
Per chi non lo sapesse questa rubrica è dedicata alla musica e in queste settimane ci stiamo concentrando sulla colonna sonora di "Wonder" che l'autrice R.J. Palacio ha voluto creare per accompagnare i lettori durante la lettura del suo bellissimo libro.
La sesta canzone proposta è "Beautiful things" del bravissimo duo americano Andain! Siete pronti a scoprirla insieme?
Gruppo musicale elettronico, fu fondato nel 2001 a San Francisco dal chitarrista David Penner e la cantautrice Mavie Marcos. L'esordio avvenne nel 2002 con il singolo "Summer Calling" ma il successo avvenne proprio con l'uscita di "Beautiful things", promossa inizialmente come remix di un altro gurppo musicale, i "Gabriel e Dresden" ma poi diventata il mezzo per far avviare la produzione del loro primo album. Nonostante i buoni propositi e le aspettative, il gruppo subì un improvviso calo e nel 2006 il progetto venne improvvisamente sospeso. "Andain" tornò solo qualche anno dopo ma con un piccolo cambiamento; David Penner aveva infatti abbandonato lasciando il posto a Josh Gabriel (componente dei "Gabriel e Dresden") che iniziò ad affiancare Mavis Marcos nel ripristino della loro carriera. Nel 2012 uscì finalmente il loro primo album "You Once Told Me" in cui si riuniscono i vecchi successi con brami inediti.
Al link qua sotto potete ascoltare la bellissima "Beatiful things" e farvi trasportare dall'irresistibile richiamo del ritmo!
Alla prossima settimana per proseguire insieme questa bellissima avventura.

Andain "Beautiful thing"


mercoledì 23 maggio 2018

Recensione "La luce sugli oceani" di M.L. Stedman

Buon pomeriggio a tutti cari amici lettori!!
Sono appena tornata dal lavoro e la seconda cosa che ho fatto (la prima ovviamente è stata la doccia) è correre da voi perchè non vedevo davvero l'ora di parlarvi del primo dei tre libri (sì, avete capito bene, tre!) che ho finito nel corso di questa settimana; un libro così bello, così ricco di significato, così pregno di emozioni da essere entrato di diritto nella cerchia dei miei libri preferiti!
Sto parlando di "La luce sugli oceani", il capolavoro di M.L. Stedman!
Prima di leggere il libro avevo già visto il film (di cui vi parlerò nello specifico la prossima settimana) ma nonostante io conoscessi già lo svolgersi e l'epilogo della storia, perdermi tra le sue pagine è stata un emozione travolgente che difficilmente riuscirò a dimenticare.
Con un anticipazione del genere, capirete già che i complimenti si sprecheranno, ma se mi conoscete almeno un po' sapete che non è consueto che io parli di un libro così tanto bene quindi potete stare pur certi che non sto esagerando.
Ma ora, bando agli indugi ed iniziamo!



Titolo: La luce sugli oceani
Autore: M.L. Stedman
Paese: Australia
Titolo originale: The Light Between Oceans
Genere: Romanzo
Pagine: 366 
Casa editrice italiana: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo di copertina: 9 euro copertina rigida
Ebook: 8.99 euro
Link per l’acquisto Amazon e ibs






È il 16 dicembre 1918 quando Tom Sherbourne giunge a Point Portaguese, cittadina del sud ovest australiano, con l'incarico di sostituire il guardiano del faro di Janus Rock, diventato pazzo per via dell'intossicazione da piombo.
Dopo aver combattuto in guerra l'unica cosa che cerca Tom è proprio la solitudine e la tranquillità, quindi non si spaventa quando tutti cercano di avvertirlo sulle difficoltà del vivere su quell'isola lontana, permanenza spezzata solo dall'arrivo, ogni tre mese, della barca con i rifornimenti e, ogni sei, di una breve trasferta sulla terra ferma. È proprio durante uno di questi permessi che Tom incontra Isabel, la figlia del preside Graysmark, ragazza giovane ma incredibilmente forte e determinata, che decide di sposarlo e trasferirsi al faro prima ancora che lui abbia potuto accorgersene. La totalmente solitudine viene così spezzata da un amore inarrestabile che non aspetta altro che sbocciare ma l'incubo è dietro l'angolo e colpisce la coppia quando rovinosamente vede svanire la speranza di avere un figlio per ben tre volte. Ciò che rimane di Isabel, dopo quei terribili aborti, è solo un pallido riflesso della ragazza che era e tutto fa pensare che quell'isola possa portare anche lei sull'orlo della follia fino a quando un giorno d'aprile del 1926 una piccola barca a remi giunge sull'isola e al suo interno viene ritrovato il corpo di un uomo e una bambina, molto piccola e incredibilmente viva.
Spaventata e affamata, la piccola trova subito conforto tra le amorevoli braccia di Isabel che vede nel suo arrivo un puro miracolo; finalmente ha la sua bambina e questa volta nessuno può portarla via. Tutto è già deciso, la bambina crescerà con loro e porterà il nome di Lucy, nessuno potrà scoprire mai nulla; l'unica cosa che Tom deve fare è scegliere di mentire.


Ho inseguito questa storia per diverso tempo, dopo aver visto il film, convinta che mi avrebbe regalato tantissime emozione; bhè.. non mi sbagliavo.
Questa incredibile storia può rientrare in diversi generi letterari ma il termine con cui mi sento davvero di descriverla è "storia d'amore"; non ho mai visto, nei libri, nei film o nelle storie che ho conosciuto nella mia vita, un opera che descrivesse l'Amore, quello vero, in modo così profondo e convincente come ci riesce M.L. Stedman in questo suo meraviglioso romanzo.
Ogni personaggio, a partire dai due protagonisti fino ad arrivare ai personaggi meno importanti, agiscono solo ed esclusivamente per amore, che come nella vita vera, assume diverse forme; c'è l'amore di una donna per il marito, l'amore di un marito per la moglie, l'amore di una madre per la figlia e quello di una figlia per la madre, l'amore di un padre per la figlia e l'amore di una donna per tutto ciò che un giorno ha improvvisamente perduto.
Oltre al'amore questo libro tratta molteplici argomenti, tutti capaci di segnare profondamente l'esperienza del lettore; un ruolo fondamentale ha la guerra, un conflitto così importante concluso da così poco non può non lasciare strascichi nel'animo e nella mente delle persone, sia di quelli che hanno perso qualcuno a loro caro, sia , come Tom, quelli che sono tornati ma che portano sulla pelle il senso di questa grande responsabilità. Uno degli argomenti fondamentali è quindi il dolore, il dolore per la perdita ma il dolore anche dei sensi di colpa, capaci di logorare e distruggere ogni cosa buona. C'è il dolore di chi non ha mai visto i loro figli, mariti, padri tornare dalle guerra e anche il dolore di chi la guerra l'aveva superata ma che per via dell'odio causato dalla guerra si è visto strappare tutta la propria felicità; è il caso di Hanna Potts, di cui parlerei per ore se non rischiassi di rivelarvi troppo e rovinarvi così il piacere di leggere questo libro. La verità è che Hanna, Isabel, Tom e tutti gli altri ricoprano un ruolo così preciso e così ben definito che è praticamente impossibile non comprenderli e non compatirli, qualsiasi errore abbiamo compiuto. Ogni personaggi è talmente ben delineato e così "vivo" da annullare completamente qualsiasi differenza tra giusto e sbagliato, tra buoni e cattivi. Infine, ma di certo non per importanza, il romanzo parla di madri e figlie attraverso una storia senza dubbio unica e irripetibile ma che incredibilmente riflette su un tema ancora oggi molto attuale; chi può reputarsi davvero "madre", la donna che ha messo al mondo o colei che ha cresciuto, accudito e seguito ogni giorno la vita di un bambino? 
Qualunque sia la vostra opinione, grazie a questa storia avrete modo di ragionarci su.
Adozione, isolamento, emigrazione, tolleranza, perdono.. più ci penso e più perdo il conto di quanti argomenti questa eccellente autrice è riuscita a trattare all'interno di trecento pagine, ognuno di enorme importanza, ognuno degno di essere conosciuto, attraverso questa lettura che, non penso ci sia bisogno di confermarlo, io vi consiglio con tutto il cuore


Voto: 9.5


Frasi: "Non sai mai quello che porterà la marea, un giorno dopo l'altro.."



M.L. Stedman è nata e cresciuta in Australia Occidentale e ora vive a Londra. "La luce sugli oceani" è il suo primo romanzo.