Ieri qui sul blog è uscito il mio wrap up di Aprile con la classifica delle letture del mese e la cosa che ha creato un po' di scalpore è il fatto che il peggiore, non che l'unico insufficienze, si sia rivelato essere proprio un libro di uno degli autori che amo di più; Wulf Dorn!
Come sapete nelle scorse settimane ho iniziato a leggere il suo quarto libro "Il mio cuore cattivo", le aspettative che avevo erano davvero alte, perchè Dorn mi ha abituato veramente bene, ma devo ammettere di esserne rimasta assai delusa
Ora vi spiego il perchè.
Titolo: Il mio cuore cattivo
Autore: Wulf Dorn
Paese: Germania
Titolo
originale: Mein böses
Herz
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 347
Casa
editrice italiana: Corbaccio
Anno
edizione: 2013
Prezzo
di copertina: 14.90 euro copertina flessibile
Ebook: 8.99 euro
Dorothea ha solo sedici anni ed è un'adolescente come tante, se non fosse la sua vita è stata totalmente distrutta nella terribile notte in cui è morto Kai, il suo fratellino di un anno. Da quel momento in poi per Doro inizia un vero incubo, fatto di visite, una lunga permanenza in clinica psichiatrica e soprattutto delle terribili visioni in cui rivede il piccolo Kai, il tutto per ricordare cosa è realmente successo quella sera, fatto che la sua mente ha deciso di cancellare. Per cercare di ricominciare tutto da capo e lasciarsi quel terribile periodo alle spalle, Doro e la madre si trasferiscono in un altro paese dove la ragazza cerca lentamente di ritrovare una parvenza di normalità, questo fino a quando una notte nel suo capanno si imbatte in un ragazzo, gravemente ferito e bisognoso d'aiuto. Un ragazzo che pochi minuti dopo sparisce nel nulla. Un ragazzo che pochi giorni prima si era tolto la vita dandosi fuoco all'interno nel suo furgone..
Parto parlando delle caratteristiche positive, che come sempre sono estremamente evidenti.
Wulf Dorn è forse il migliore a scrivere storie che fin da subito raccolgono tutta la tua attenzione e che scorrono su un livello talmente alto da far sentire al lettore una tensione palpabile per tutta la durata della lettura.
Forte della sua esperienza come psichiatra, è capace di inserire all'interno delle sue storie patologie, problemi, capacità che esistono realmente ma che difficilmente possiamo conoscere; in questo caso, attraverso il personaggio di Doro, ci parla della sinestesia, articolare fenomeno sensoriale che permette alle persone che colpisce di percepire la realtà in maniera diversa e addirittura poter dare alle persone che incontrano un particolare "colore".
Avevo già incontrato questo fenomeno in una libro ("Oggetti di reato" di Patricia Cornwell) ed è stato molto interessante approfondirlo durante questa lettura.
Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è il sottile collegamento tra questo libro ed i precedenti; prima di trasferirsi, infatti, Doro aveva passato un periodo come paziente alla Waldklinik sotto il controllo del dottor Forstner, ossia Jan di "Il superstite" e "Follia profonda". Considerando il mio attaccamento nei suoi confronti, mi ha fatto molto piacere ritrovarlo. Che Doro non lo sopporti, però, è un altro paio d maniche.
Detto questo devo passare ai fattori negativi; il libro scorre, scorre, scorre e la tensione, come già detto, si sente durante tutta la lettura ma alla fine il finale non sorprende per nulla, risultando addirittura scontato, sia per quanto riguarda la soluzione del caso del ragazzo creduto morto e visto da Dorothea nel proprio capanno, sia, e soprattutto, per quanto riguarda la morte del fratellino di quest'ultima. Non è mai successo, nei libri precedenti, di avere un epilogo così scontato e la cosa che i ha lasciato davvero molto interdetta perchè è una cosa che da Wulf Dorn davvero non ci aspetta..
Sono pochi gli autori che mi piacciono, quelli di cui comprerei un libro a scatola chiusa, e Wulf Dorn è uno di questi.. però devo essere corretta e, se sono stata imparziale con altri pupilli, devo esserlo anche con lui.
"Il mio cuore cattivo" non rispetta le aspettative e non posso dargli la sufficienza.. Wulf, cosa ti è successo?
Voto: 5.5
Frase: "Mi hanno affidato ad una clinica dove ho parlato a lungo con psichiatri e terapeuti. Volevano che mi ricordassi cosa era successo la sera prima della morte di Kai. Ma non ce la faccio. Invece di immagini, nel mio cervello c'è solo un grande buco nero, e da qualche parte quel buio impenetrabile sento la voce di quell'essere lugubre e sinistro. Profonda, distorta e minacciosa, Che cosa hai fatto Doro? Ma che cosa hai fatto.."
Wulf Dorn è nato il 20 Aprile 1969 a Ichenhausen, in Germania.
Dopo aver studiato lingue, ha lavorato per anni come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici.
Arriva alla fama grazie al suo thriller d'esordio "La psichiatra", diventato in pochi mesi un vero caso editoriale, e in seguito pubblica "Il superstite", "Follia Profonda", "Il mio cuore cattivo", "Phobia", "Incubo" e "Gli eredi".
Se avete voglia di ascoltarne alcune righe....
RispondiEliminahttps://youtu.be/vlFuuuw4dGk
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