venerdì 30 agosto 2019

Recensione; "Mia" di Ivan Zaytsev

Seconda recensione di giornata che va un po' fuori dai generi che di solito tratto. Non mi è mai capitato prima, infatti, di leggere qualche biografia, di personaggi famosi o meno famosi che siano. Questa volta però ho voluto fare un eccezione e da appassionata di sport quale sono non potevo perdermi "Mia", l'autobiografia del grande campione italiano di pallavolo Ivan Zaytsev, scritta con il supporto di Marco Pastonesi, giornalista e scrittore sportivo. Qui sotto trovate la mia recensione


Titolo: Mia

Sottotitolo: Come sono diventato lo Zar fra pallavolo e beach volley, amore e guerre
Autore: Ivan Zaytsev e Marco Pastonesi
Paese: Italia
Genere: Autobiografia
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo di copertina: 18 euro copertina rigida, 13 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
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Ivan Zaytsev è un giocatore di pallavolo. Ma definirlo solamente in questo modo sarebbe assolutamente riduttivo. Perchè Ivan Zaytsev è anche un uomo, un figlio, un marito, un padre, è un compagno, è un trascinatore, ma è anche un ribelle, un rivoluzionario, uno che ha fatto tanti errori nella sua carriera che è stato capace di scendere a compromessi con essi e che, soprattutto, per il suo Paese e il suo sport ha dato tutto, cuore, sudore, fiato. In questo libro lui si racconta, supportato dalla sapiente esperienza narrativa di Marco Patonesi, partendo dalla sua infanzia, approfondendo il complicato rapporto con il padre, Slava, grande palleggiatore che con la Russia ha vinto tutto l'immaginabile, compreso l'oro olimpico, passando per l'esordio nella pallavolo, fino ad arrivare ai vertici, la convocazione in Nazionale, i conflitti con Berruto, la seconda possibilità con Blengini ed infine il sogno di Rio 2016. Oltre alla sua carriera, lo Zar ci parla anche della sua sfera personale raccontandoci l'amore per Ashiling, le emozioni vissute quando è diventato padre di Sasha, il suo primogenito, e il rapporto coltivato ed arricchito per i suoi compagni che infondo, fanno parte della sua grande famiglia. Questo libro forse non vanterà un prosa forbita, spesso le frasi sono sconclusionate ma certamente contiene all'interno di sè tante emozioni che trovano sfogo nello specifico delle splendide foto all'interno. è indubbio il fatto che per comprenderlo a pieno è necessario  "masticare" un po' di pallavolo ma se siete appassionati come me e volete approfondire una delle figure più chiacchierate degli ultimi anni, non potete di certo farvelo scappare.

Voto: 8

Frase: "Il bello della pallavolo è che fino all'ultimo, finché la palla non cade a terra, te la puoi giocare, non hai ancora vinto, ma soprattutto, non hai ancora perso, e se la partita gira, se il vento cambia, se l'aria tira, la storia non è ancora stata scritta."



Ivan Zaytsev è nato a Spoleto nel 1988, ha iniziato a giocare a pallavolo a sette anni. È schiacciatore e opposto nella Sir Safety Umbria Volley in Serie A. Con la Nazionale italiana ha vinto 4 argenti (tra cui alla Coppa del Mondo del 2015 e alle Olimpiadi di Rio del 2016) e 5 bronzi (tra cui alle Olimpiadi di Londra del 2012 e agli Europei del 2015). "Mia" è la sua autobiografia, scritta con Marco Pastonesi.


Recensione; "Ci vediamo un giorno di questi" di Federica Bosco

Buongiorno amici lettori!
Sono molto dispiaciuta per il mio silenzio in settimana ma sono stati per me giorni davvero impegnativi, sia sul fronte fisico sia su quello mentale. In qualche modo però sono comunque riuscita a procedere con le mie letture in programma e quindi oggi sono pronta per parlarvene e cercare di recuperare il tutto entro domenica. Il primo articolo di giornata riguarda un libro di un autrice che ho molto amato nella mia adolescenza e che si è rivela essere ancora una fonte di emozioni; parlo di Federica Bosco e del suo "Ci vediamo un giorno di questi", un romanzo a tratti divertente e tratti commovente che racconta di vita, di amicizia e di addii. Qui sotto potete trovare la mia recensione.




Titolo: Ci vediamo un giorno di questi
Autore: Federica Bosco
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 310
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice: Garzanti
Prezzo di copertina: 12 euro copertina rigida, 5 euro copertina flessibile, edizione economica
Ebook: 2,99 euro 
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Ludovica e Caterina sono amiche da sempre, fin da quando, quel giorno a scuola si sono scambiate la merenda, e non si sono più lasciate. E pensare che non potrebbero essere più diverse: Ludo così chiusa nel suo piccolo mondo e nelle sue restrizioni e Cate sempre pronta a fare festa, che conosce tutti e non si pone alcun limite. La vita però le ponerà di fronte a terribili prove e per resistere le due donne dovranno appoggiarsi l'una all'altra, crescendo insieme ed imparando anche a fare i conti con la realtà, in un amicizia che non avrà mai fine.


Federica Bosco è stata una delle primissime autrici capaci di farmi appassionare alla lettura, farmi capire che un libro può essere un ottimo compagno di viaggio, non che un perfetto espediente per staccare dal mondo reale. Le sue storie sono sempre estremamente scorrevoli, spesso leggere e avvolte nella nuvola rosa del romanticismo e anche questo libro risulta tale ma solo per certi versi ed è proprio per questo motivo che mi è piaciuto così tanto. "Ci vediamo un giorno di questi" racconta una storia di amicizia, quella tra due donne apparentemente molto diverse ma unite da un legame indissolubile che scorre e muta attraverso i vari stadi della vita; Ludo e Cate sono due bambine che si incontrato tra i banchi di scuola, sono due ragazze che decidono di vivere insieme, sono due donne con bagagli emotivi differenti che affrontato le proprie esistenze su piani paralleli sempre convinte di poter contare l'una sull'altra, ed, infine, sono due persone che devono confrontarsi con il passo più difficile della vita, l'addio. Le due protagoniste sono eccezionali, è impossibile non affezionarsi ad esse, come anche agli altri personaggi; il giovane ma maturo Gabriel, il buon Gianfranco, il vulcanico Oscar e Matt, una sorta di principe azzurro, venuto dal passato per far vivere una seconda possibilità. La cosa bella di Federica Bosco è che la sua scrittura è basata strettamente sui sentimenti; la sua è una prosa "di pancia", le parole scorrono, così come le emozioni, senza badare alla forma; alcuni passaggi possono risultare scontati o poco incisivi ma in tutte le sue storie c'è un fondo di verità indubbia; nella lettura di questo libro ho riso, ho pianto, mi sono arrabbiata e ho provato una pace che forse da tanto non riuscivo a provare, ed è per questo che io a Federica Bosco, non posso che dire grazie, anche per la parte rosa che, non sarà la mia preferita, ma non poteva mancare in una sua opera. è proprio vero che gli autori incontrati presto, sono quelli che più ti rimangono nel cuore.


Voto: 8


Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice, ha al suo attivo una ricca produzione di romanzi e vari manuali di self-help. È stata finalista al premio Bancarella 2012 e il suo romanzo "Pazze di me" è diventato un film diretto da Fausto Brizzi. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordo "Ci vediamo un giorno di questi" e "Il nostro momento imperfetto", entrambi pubblicati da Garzanti.




giovedì 22 agosto 2019

Segnalazione Emergenti; "L'incredibile storia di Marrazzo che non credeva ai fantasmi" di Daniele Naselli

Secondo post di giornata anche oggi, ma si tratta di una segnalazione perchè proprio ieri ho scoperto un opera molto interessante che vorrei condividere con voi. Si tratta di "L'incredibile storia di Marrazzo che non credeva ai fantasmi" romanzo Paranormal Romance dello scrittore per diletto Daniele Naselli. Avrò occasione di leggere quest'opera nei prossimi mesi ma in attesa di potervene parlare meglio qui sotto vi lascio la trama, la scheda libro e il link della pagina Facebook ad esso dedicata. Vi invito caldamente a dargli un occhiata!



Titolo: L'incredibile storia di Marrazzo che non credeva ai fantasmi
Autore: Daniele Naselli
Paese: Italia
Genere: Romanzo/Paranormal Romance
Pagine: 314
Anno di pubblicazione: 2019
Casa editrice: LFA Publisher 
Prezzo di copertina: 17 euro copertina flessibile
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Trama:
Marrazzo ha un lavoro e una vita così e così. Senza grandi slanci i giorni passano tutti uguali, il tempo avanza, e lui lo lascia andare indifferente. Palestra, giochi elettronici, donne: le piccole soddisfazioni non mancano. Ma a trentadue anni un uomo non dovrebbe volere di più? Marrazzo sembra chiederselo in ogni momento pur non facendolo mai esplicitamente, del resto lui non crede ai fantasmi. Nicoletta invece ci crede eccome, la sua vita ne è sempre stata condizionata, soprattutto da che il piccolo Marcello è entrato a farne parte. Anche lei ha un lavoro così e così e qualche piccola soddisfazione: la mountain-bike, i vestiti, le borse. Qualche ossessione di troppo e una vera e propria idiosincrasia per gli sprechi






Daniele Naselli è nato a Genova nel 1973. È sempre vissuto a Pieve Ligure, nel Golfo Paradiso, dove tuttora vive con la moglie e i due figli. Laureato in Economia Marittima e dei trasporti è impiegato nel settore del commercio. Appassionato di musica e letteratura, negli anni 90 ha realizzato con alcuni amici il sito web www.luciobattisti.net ossia il primo sito web interamente dedicato a Lucio Battisti, purtroppo oggi non più attivo. Con L’incredibile storia di Marrazzo che non credeva ai fantasmi ha fatto parte della rosa dei finalisti del concorso “Romanzi in cerca di autore” realizzato da Passione Scrittore in collaborazione con Mondadori Store e Kobo Writing Life.

Recensione; "La favola di Amore e Psiche" di Apuleio

Buon giovedì a tutti, cari amici lettori!
Vi voglio annunciare che ho quasi concluso il recupero delle letture fatte durante il mio periodo di assenza dal blog; mi manca solo parlarvi di questa piccola opera fatta per la challenge annuale alla quale sto partecipando. Tra le categorie della sfida appariva un libro scritto da un autore greco o latino e non essendo io molto affine con la letteratura di quel periodo ho deciso di optare per un opera molto breve che però volevo approfondire da molto. Sto parlando di "La favola di Amore e Psiche" racconto di Apuleio inserito nella sua raccolta "Le Metamorfosi" o "L'asino d'oro". Sono sempre stata attratta dalla cultura antica e soprattutto dai miti degli Dei e questa edizione Newton Compton ha fatto proprio al caso mio. Qui sotto potete trovare la mia recensione.





Titolo: La favola di Amore e Psiche
Autore: Apuleio
Genere: Letteratura classica
Pagine: 151
Anno edizione: 2016
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo di copertina: 4.99 euro copertina rigida, disponibili molteplici altre versione
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Tutto si svolge in un mondo antico, popolato da Dei, creature magiche e stolti umani. Psiche è la più piccola di tre sorelle, bellissima, quasi eterea, così affascinante che tutte le persone che l'hanno vista la reputano come una seconda Venere. Ed è proprio quando certe voci giungono alle orecchie della Dea che per le ragazza iniziano le disgrazie. Gelosa e vendicativa, Venere decide di inviare suo figlio, Amore, con il compito di scoccare le sue frecce incantate e farla innamorare del più disgraziato degli uomini. Ciò che però la Dea non ha tenuto conto è che la forza della passione alle volte può essere più forte di tutto ed infatti proprio suo figlio finisce per innamorarsi della giovane e decide di condurla con sè in un grande castello dove però per molto tempo non potrà mostrarsi a lei nella sua vera forma. Travolta dal caos e dalla passione, Psiche dovrà fare i conti con la sua nuova condizione di amata e prepararsi alle sfide che l'attendono; Venere infatti non sarà il suo unico nemico e i due innamorati dovranno superare grandi ostacoli prima di coronare il loro grande amore.


Come dicevo nella presentazione sono sempre stata affascinata dalle storie dei Miti classici e in questa favola trascritta da Apuleio ho potuto ritrovare tutto quello che in essi mi aspetto; una Dea potente e capricciosa, un avventura che sfonda ogni limite del possibile ed un amore per quale bisognerà strenuamente lottare. "La favola di Amore e Psiche" è senza dubbio una storia romantica ma è anche una storia di avventura; saranno molte le sfide che Psiche dovrà affrontare e sarà proprio lei a dimostrare tutto il suo coraggio e tutta la sua determinazione, ancor più che il suo amato Amore, Cupido o Eros, a dir si voglia, che in fin del conti non ne esce molto bene dimostrandosi quasi inutile di fronte al volere della potente madre. In questa storia c'è un po' di tutto, dall'invidia, alla benevolenza, dalla vendetta, all'odio in un atmosfera che solo nelle opere classiche si può respirare. Davvero una piacevole lettura, per chi vuole dedicare un pomeriggio a fare un piccolo viaggio in un epoca ormai lontana ma sempre affascinante.

Voto: 7.5






mercoledì 21 agosto 2019

Recensione; "L'ultima estate di Berlino" di Federico Buffa e Paolo Frusca

Seconda rotazione di giornata che mi rende ancor più felice del solito perchè vi sto per parlare di un libro che letteralmente amato in ogni sua parte. Si tratta di "L'ultima estate di Berlino" di Federico Buffa e Paolo Frusca, un romanzo eccezionale che unisce all'interno di sè la passione per lo sport e gli anni più critici della storia mondiale in un unico evento, le Olimpiadi di Berlino 1936. Qui sotto trovate la mia recensione e, ve ne prego, non fatevela scappare.




Titolo: L'ultima estate di Berlino
Autori: Federico Buffa e Paolo Frusca
Paese: Italia
Genere: Romanzo storico 
Pagine: 302
Prima pubblicazione: 2015
Casa editrice: Rizzoli
Anno edizione: 2017
Prezzo di copertina: 13 euro copertina flessibile
Ebook: 6.99 euro
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Agosto 1936. Le tanto attese Olimpiadi sono ormai alle porte e Berlino brilla nella luce di splendore ed innovazione tecnologica. Tutto il mondo potrà finalmente vedere lo sfarzo del nazionalsocialismo, l'austerità del rigore ed inginocchiarsi di fronte alla nuova potenza del futuro. Wolfgang Furstner sa bene quali sono i messaggi che il Reicht vuole mandare e nel suo ruolo di organizzatore del Villaggio Olimpico ha cercato di essere il più possibile fedele agli ideali a cui la sua patria ha dedicato la vita. Sotto la magnifica luce dei Giochi si nascondono però sentimenti ben diversi e molto più infidi; intolleranza razziale, violenze, persecuzioni. Ed è proprio in questo clima di silente terrore che Furstner vedrà il suo mondo andare a pezzi quando un giornale rivelerà al Paese le origini ebraiche del suo nonno paterno e l'uomo dovrà per questo abbandonare il suo ruolo per ricoprirne uno ben più marginale. Mentre il futuro si tinge di nero, i Giochi devono compiersi, gli atleti devono sfidarsi per tenere alto l'onore del proprio Paese e dall'altra parte del'Oceano un giornalista americano di nome Dale Warren sta per imbarcarsi alla volta di Berlino con in mano il taccuino e la sua penna, alla ricerca della verità.


Davvero difficile per me spiegare cosa mi sia piaciuto in questo romanzo. Potrei dire semplicemente tutto, ma il mio commento sarebbe tutto fuorchè professionale quindi forse mi conviene partire dalle cose che mi sono piaciute di più. Al primo posto metto sicuramente l'ambientazione, la splendida Berlino del '36, solamente due anni prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, una città meravigliosa ma che nasconde in sè il seme del male. Le Olimpiadi di quell'anno sono state senza ombra di dubbio uno degli avvenimenti più importanti della storia del mondo perchè ha potuto riunire, in una sola città. le potenze che qualche anno dopo si sarebbe scontrate sul campo di battaglia. Ma in quella settimana di Agosto la guerra sembrava in qualche modo solo un pericolo all'orizzonte e non c'era spazio per altro se non per la più alta competizione sportiva. Federico Buffa, dall'alto della sua esperienza come giornalista e commentatore sportivo, pone lo sport su un piano di fondamentale importanza, come è giusto che sia e lo fa servendosi delle eccezionali storie di atleti davvero esistiti, come ci rivela, in un impeto di emozione alla fine del libro. I due autori compiono quindi un grande lavoro di ricerca, uniscono le storie, le romanzano un po' ma senza intaccare la bellezza delle persone citate, aggiungono qualche personaggio di fantasia e creano un insieme capace di sconvolgere ed emozionare chiunque abbia il cuore di leggere questo libro. La veridicità delle vicende è senza dubbio la seconda cosa che mi sia piaciuta di più perchè è impossibile non rimanere folgorati pensando che Wolfang Furstner, Carl Lutz Long, Jesse Owens e Sohn Kee-chung siano esistiti davvero e che la loro forza sia stata concentrata in un unico momento storico rimasto immutato nel tempo. Questo libro parla si di sport, parla, come già detto, della storia tedesca e di come il nazionalsocialismo si sia impiantato come un virus letale nella mente del popolo ma tratta anche di altre crudeltà mondiali e lo fa attraverso il secondo protagonista, il giornalista Dale Warren, americano e delegato alla spedizione sportiva in terra tedesca che porta con sè i racconti della persecuzione contro i neri, molti dei quali rappresentati dagli atleti olimpici, e dai vari personaggi che i due narratori hanno modo di incontrare nella settimana berlinese come ad esempio il maratoneta Sohn che vive all'interno di sè il terribile periodo di prigionia della Corea, sotto il controllo del Giappone. Forse mi ripeterò ma giunta alla fine di questo libro è stato impossibile per me non rimanere sconvolta dal fatto che la maggior parte delle vicende narrate siano reali e che certe cose possano essere successe davvero ed è questo il più grande pregio di questo libro, dare modo a chi non ha potuto vivere quel periodo di cambiamento e crudeltà di sentirlo sulla propria pelle, come bruciante fuoco di Olimpia. Senza alcun dubbio il miglior libro di questo periodo, che ogni lettore appassionato di storia e di sport dovrebbe assolutamente leggere.

Voto: 9

Frase: "Di saluti militari nella mia vita ne ho ricevuti moltissimi, infiniti. In ogni circostanza. In situazioni drammatiche o gioiose. Al suono di fanfare o al sibilo delle granate. Festeggiando qualcosa, ascoltando l'inno nazionale o salutando la bandiera. Partendo per il fronte o tornandovi. Sulle tombe scavate di fresco per dei camerati, o mentre ricevevo decorazioni. Ma mai, mai avevo visto una tale fierezza nello sguardo di un commilitone che mi salutava. Sbatto i tacchi, anche la mia mano sulla visiera. Qui, all'ombra delle querce di Olimpia"




Federico Buffa, nato a Milano nel 1959, è un personaggio di culto nel mondo del basket e dello sport, nonché un esperto di cultura americana. Su Sky Sport ha ideato il programma di straordinario successo "Federico Buffa racconta". Ha pubblicato diversi libri di argomento sportivo ma "L'ultima estate di Berlino" è il suo primo romanzo.



Paolo Frusca è nato a Brescia il 1963, vive felicemente in esilio a Vienna e coltiva la passione per la Storia e per il Brescia (inteso come squadra di calcio). Nel 2010 ha pubblicato per Mondadori "Urania Phoxgen!", scritto a quattro mani con Italo Bonera. Per e con Federico Buffa ha scritto a otto mani il testo teatrale "Le Olimpiadi del 1936" non che il romanzo ad esso spirato "L'ultima estate di Berlino". Prima o poi, forse, scriverà anche qualcosa a due mani.



Recensione; "La ragazza nello specchio" di Luigi Martinuzzi

Un buongiorno a tutti voi, cari amici lettori!
Eccomi pronta per una nuova recensione che riguarda il libro che ho portato con me dei tre giorni di vacanza in montagna e che si è rivelato essere davvero una bella compagnia; sto parlando di "La ragazza nello specchio", secondo thriller di Luigi Martinuzzi, edito da Leone Editore. Qui sotto trovate, come sapete, la mia recensione.




Titolo: La ragazza nello specchio
Autore: Luigi Martinuzzi
Paese: Italia 
Genere: Thriller
Pagine: 283
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice: Leone Editore
Prezzo di copertina: 12.90 euro copertina flessibile 
Ebook: 7.99 euro 
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Tutto inizia con una tragica morte. Quella di Carter, il migliore amico di Nerissa, trovato impiccato nel cortile della scuola. Ed è proprio la morte ad essere il filo conduttore che conduce le vicende della ragazza e del suo gruppo di amici all'interno di quello che altro non può descriversi se non un terribile incubo. Qualcuno di loro riuscirà a salvarsi o sono già tutti condannati ancor prima di iniziare a giocare? E cosa centrano davvero le loro vicende con le voci che circolano sullo spietato killer dei ragazzi, ancora pericolosamente libero? Per scoprirlo bisognerà arrivare fino all'ultima pagina e lasciarsi sconvolgere da drastici colpi di scena che rimescoleranno le carte in gioco. Solo una è infine la domanda a cui bisogna trovare risposta; chi di loro sta mentendo?


"La ragazza nello specchio" è un thriller che rientra nella categoria degli young adult, sia perchè le vicende circolano intorno ad un gruppo di ragazzi sia perchè nella lettura sia ha l'impressione che il target scelto dall'autore sia proprio quello dei lettori molto giovani, magari appassionati di horror e splatter. Nonostante questo il libro si adatta un po' a tutti, tranne forse ai più sensibili che potranno rimanere decisamente colpiti del susseguirsi di violenze concentrate in principal modo nella prima parte. Due accurati ed inaspettati colpi di scena fanno sì però che la storia venga portata più volte su un piano differente in cui i personaggi vengono mescolati, così come anche il loro ruolo nella vicenda, e la realtà subisce nette trasformazioni che fanno correre la fantasia del lettore sul filo del dubbio fino all'ultimissima riga. Attraverso questa storia possiamo viaggiare inoltre nella mente di una ragazza, la coraggiosa e complessa Nerissa, una mente colpita dei sensi di colpa e dai dubbi che più volte finirà a chiedersi se quello che sta vivendo è reale e soprattutto a domandarsi di chi si può davvero fidare. Luigi Martinuzzi è un autore che sta scoprendo pian piano la sua vera voce e la sua scrittura promettente si adatta perfettamente ai thriller pieni di adrenalina come questo, capace di tenere costantemente il lettori incollato alle pagine. Per me si tratta di una bella scoperta e per non rischiare di rivelarvi troppo e rovinare in questo modo la vostra esperienza di lettura mi limito a consigliarvi strenuamente di andare a scoprirlo. Non ve ne pentirete.


Voto: 7


Luigi Martinuzzi vive a Portogruaro (VE) dove è nato nel 1979. Ha un diploma come operatore Shiatsu ed è appassionato di testi di alchimia. Ha iniziato a scrivere nel 1997 brevi racconti, ma ha lasciato nel cassetto il suo sogno di diventare scrittore fino a quando ha avuto l’idea per "L’ultimo respiro", il suo romanzo d’esordio uscito nel 2016 con Leone Editore, un bestseller da migliaia di copie vendute. Nel 2018 esce "La ragazza nello specchio" sempre per Leone Editore.

 



martedì 20 agosto 2019

Recensione; "La canzone di Achille" di Madeline Miller

Buon martedì a tutti amici lettori.
Il mio impegno per recuperare le recensioni mancanti continua e quindi ecco qui per parlarvi di una nuova lettura, che, come quelle di ieri, è stata capace di convincermi e farmi provare tante emozioni. Sto parlando di "La canzone di Achille", celebre riedizione scritta da Madeline Miller. L'autrice si ispira all'Iliade di Omero ed in questo suo elogio racconta la storia della mitica guerra di Troia prendendo come punto focale l'amore di due uomini, Patroclo e Achille, e il loro crudele destino. Qui sotto potete trovare la mia recensione.




Titolo: La canzone di Achille
Autore: Madeline Miller
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: The Song of Achilles
Genere: Romanzo storico 
Pagine: 380
Prima pubblicazione: 2012
Casa editrice italiana: Marsilio/Feltrinelli
Anno edizione: 2019
Prezzo di copertina: 18 euro copertina rigida, 11 euro copertina flessibile
Ebook: 7.99 euro
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Tutti conosciamo il nome di Achille. La sua fama è giunta fino a noi, grazie alla grande penna di Omero che ci ha voluto raccontare la sua potenza ed il suo ruolo nella mitica guerra di Troia. Ma quanti di noi sanno davvero dire di conoscerlo davvero? Com'era Achille da bambino? Quali sogni e speranze conservava dentro di  da ragazzo? E quali emozioni ha realmente provato nei lunghissimi dieci anni alla porte di Troia? Solo una persona può rispondere a queste domande, l'uomo che gli è stato al suo fianco per tutta la vita e che, per lui, ha deciso di sacrificare la propria; Patroclo, il suo amico, il suo fedele compagno, il suo grande amore. Per secoli la sua figura è rimasta nell'ombra, ma ora è arrivato il suo turno di parlare.

Se ci penso non potrei indicare con esattezza da quanti anni desidero leggere questa storia, probabilmente da quando ero sui banchi di scuola e scoprivo i grandi personaggi omerici. Ci ho messo un po' a trovare questo libro ma quando finalmente lo ho avuto tra le mie mani non ho potuto che perdermi nella sue pagine. La prima cosa che posso dire è che Madeline Miller ha avuto un idea a dir poco eccezionale, ossia quella di riproporci dei personaggi e delle tematiche che tutti noi già conosciamo ma aggiungendo scene inedite ed emozioni del tutto nuove. Attraverso la narrazione condotta interamente dal punto di vista di Patroclo veniamo infatti condotti alla scoperta di uno dei personaggi più controversi della letteratura; il grande e coraggioso Achille, il guerriero più forte di tutte la greca, figlio di un re e di una ninfa del mare, condotto in una guerra in cui lui non ricercava nessun interesse se non la fama promessagli al costo della sua vita. Chi si sia amanti della letteratura classica o meno, è indubbio il fascino che questa figura gioca su tutti noi, con la sua forza, il suo onore e la sua follia, al momento della separazione dal suo grande amore. Ed è proprio Patroclo ad incaricarsi del compito di raccontare il suo compagno, ponendo un altra versione di lui agli occhi della gente; ed è così che in questo romanzo abbiamo modo di vedere un Achille ancora acerbo, solo un ragazzo, alle preso con una fama ben più grande di lui e ad un destino che non sa ancora come gestire. Insieme a Patroclo vive la sua trasformazione, gli anni più delicati della vita di un uomo, fino a diventare lo spietato guerriero che tutti noi conosciamo. Madeline Miller racconta tutto questo con un prosa eccezionale, delicata e forte allo stesso tempo, dando vita alla storia di un amore eterno ed impossibile, destinato a rimanere immutato nei secoli e nei luoghi. Una lettura dolcissima e commovente che merita davvero tutta la fama che è riuscita a guadagnare.

Voto: 8.5

Frase: "Il nostro era un mondo di sangue e d'onore, onore che si conquistava con il sangue. Solo i codardi non combattevano. Un principe non aveva scelta. Poteva fare la guerra e vincere, oppure poteva fare la guerra e morire"

 

Madeline Miller è nata a Boston il 24 luglio 1978, ha un dottorato in lettere classiche alla Brown University e ha insegnato drammaturgia e adattamento teatrale dei testi antichi a Yale. Attualmente vive a Narberth, Pennsylvania, con il marito e due figli. Il suo primo romanzo, "La canzone di Achille", è stato un successo internazionale, ha vinto l’Orange Prize ed è stato tradotto in venticinque lingue. Nel 2019 è uscito anche il suo secondo romanzo "Circe" che ha scalato le classifiche dei libri più venduti del New York Times e del Sunday Times ed è stato “libro dell’anno” per le principali riviste letterarie americane





lunedì 19 agosto 2019

Recensione: "Gli anni del nostro incanto" di Giuseppe Lupo

Seconda recensione di giornata per parlarvi di un altro libro che è stato capace di colpirmi ed emozionarmi con una storia assolutamente nelle mie corde, raccontata magistralmente da un autore che si è rivelato essere davvero una bella scoperta, sto parlando di Giuseppe Lupo e del suo "Gli anni del nostro incanto", libro breve ma incredibilmente emozionante che ci porta a rivivere attraverso i ricordi di una famiglia gli stralci della splendida Milano degli anni '60. Qui sotto trovate la mia recensione!




Titolo: Gli anni del nostro incanto
Autore: Giuseppe Lupo
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 156
Anno di pubblicazione: 2017
Casa editrice: Marsilio
Prezzo di copertina: 16 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro 
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Nessuno può negare il potete di una fotografia. Tanto meno può farlo Vittoria, quell'estate del '82, passato tra le mura dell'ospedale nella quale sua madre è stata ricoverata dopo ciò che le è successo. Avvenimento assai strano, in realtà, quello che ha colpito la bella Regina, improvvisamente chiusa nel suo silenzio fatto di tristezza ed apatia nella quale è possibile accedere solo mostrandole una fotografia, l'unica della loro famiglia al completo, in giro per il centro di Milano, a bordo della Vespa. I medici non sanno cosa fare e del resto sono troppo impegnati a seguire le vicende calcistiche dell'Italia ai Mondiali spagnoli per sottoporre la nuova paziente all'adeguata attenzione e quindi Vittoria, sola nel suo silenzio, non può fare altro che raccontare alla madre i ricordi della loro famiglia, le innocenti stranezze del padre Luigi, dalla madre rinominato Louis, appassionato di tecnologia e incantato dalla Luna; la profonda tristezza di Indiano, il primogenito, destinato ad un avvenire di ribelle rivoluzione ed infine le emozioni di Vittoria, ormai donna ma in qualche modo, ancora bambina, a sorridere tra le braccia di sua madre.


Ho acquistato questo libro dopo averne sentito parlare da uno dei miei profili bookstagram preferiti e una volta finito non posso fare a meno che ringraziarli di cuore. "Gli anni del nostro incanto" è un romanzo breve ma che conserva una bellezza assoluta; fascino trasmesso dagli anni nel quale ci porta a viaggiare, i mitici anni '60, i più splendenti del nostro Paese, gli anni della evoluzione tecnologia, degli elettrodomestici, dello sbarco sulla Luna. In questi anni su svolgono i ricordi di una famiglia come tante, quella composta da Regina, una madre seria a amorevole, da Louis, il padre emigrato dal sud, appassionato e folle, da Bartolomeo, soprannominato da subito Indiano, e da Vittoria, la più piccola che deve caricarsi sulle sue spalle il peso di dover far rivivere la loro storia. I capitoli brevi e la prosa poetica permette di scivolare tra le pagine e lasciarsi sconvolgere da una storia emozionante e ricca di fascino. Per chi per me è nato decenni dopo è eccezionale poter assaggiare lo splendore della Milano degli anni '60 e chi ama le saghe famigliari non può davvero perdersi l'emozione di leggere questa storia, d'incanto e commozione.

Voto: 8

Frase: Nessuno poteva immaginare che quella strada , su cui la Vespa avanzava libera e gradassa, sarebbe entrata nel nostro destino famigliare e certo non per i semafori, non per i cartelloni pubblicitari, non per le guglie del Duomo dietro i tetti, ma per quella strana materia che sono i ricordi: niente più che un bosco di ombre, dove torniamo ogni tanto per vedere scorrere il film del nostra vita


Giuseppe Lupo è nato in Lucania (Atella, 1963) e vive in Lombardia, dove insegna letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia. Per Marsilio, dopo l’esordio con "L’americano di Celenne",  ha pubblicato "Ballo ad Agropinto", "La carovana Zanardelli", "L’ultima sposa di Palmira", "Viaggiatori di nuvole", "Atlante immaginario", "L’albero di stanze" e "Gli anni del nostro incanto". È autore di numerosi saggi e collabora alle pagine culturali del Sole 24 Ore e di Avvenire.


Recensione "Friend request" di Laura Marshall

Buongiorno amici lettori!
è da tanto tempo che non ci sentiamo ma ho dovuto prendermi un periodo di parsa nella quale però ho avuto modo di leggere diversi libri di cui vi devo assolutamente parlare. Inizio oggi con il thriller "Friend request. Richieste di amicizia" esordio di Laura Marshall che ha collezionato diversi commenti positivi, compreso il mio. Qui sotto potete trovare la mia recensione!



Titolo: Friend request
Sottotitolo: Richieste d'amicizia
Autore: Laura Marshall
Paese: Inghilterra
Titolo originale: Friend request
Genere: Thriller
Pagine: 340
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice italiana: Piemme
Prezzo di copertina: 18.90 euro copertina rigida, 9.90 euro copertina flessibile
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Per tutti arriva il momento nella propria vita in cui è impossibile resistere alla tentazione di guardarsi indietro e ritrovarsi faccia a faccia con il proprio passato; per Louise Williams, interior designer di quasi quarantanni, separata e con un bambino piccolo, quell'istante arriva quando riceve una semplice notifica al cellulare; Maria Weston le ha inviato una richiesta di amicizia su Facebook. Peccato che Maria lei la conosca molto bene. E che sia scomparsa vent'anni prima. Da quel momento in poi per Louise inizierà una vera e propria discesa dell'incubo che farà tornare alla luce i sensi di colpa del passato accentuato anche dal fatto che proprio in quei giorni si sta per celebrare una grande rimpatriata della loro scuola. Tutto è destinato a capitolare quando, proprio la sera della rimpatriata, una delle loro ex compagne viene ritrovata uccisa e Luoise inizierà a temere realmente per la sua sicurezza. Chi si nasconde davvero dietro il fantasma di Maria Weston? La ragazza è rimasta davvero nascosta per tutti quegli anni per giungere ora a riscuotere la sua vendetta?


Ho sentito molto parlare di questo libro prima di decidere di leggerlo, spinta dai commenti positivi e devo ammettere che questo thriller merita davvero tutta l'attenzione acclamata. La struttura del romanzo non è proprio originalissima, è composta infatti da capitoli che raccontano la storia presenti e flashback passati, alternati tra loro; ormai già vista e rivista ma elemento ormai da considerare necessario nei thriller che trovano le loro origini nel passato. La narrazione comunque funziona e il fatto di volerla far condurre in prima persona dalla protagonista permette di sondare a pieno la psiche di Louise, questa donna che ha passato la vita a cercare di convivere con i fantasmi del proprio passato e che li vede improvvisamente tornare in vita nella figura di Maria Weston, questa persona avvolta nelle nebbie del mistero che prende forma attraverso il social più famoso del mondo. Quello di Laura Mashall si è classifica a pieno tra i thriller moderni perché attraverso la sua storia cerca di mandare dei chiari avvertimenti ai pericoli del mondo che ci circonda, il mondo cibernetico, quello in cui tutti, anche i nostri più crudeli nemici,  si possono nascondere. "Friend request" è una lettura che funziona perché si basa sulla società e sulla mentalità di oggi e lo fa anche affrontando tematiche molto importanti come il bullismo, il dolore della perdita e la violenza sulle donne. Attraverso questi temi, l'autrice riesce a creare una lettura emozionale, che coinvolge e colpisce, grazie alle diverse vicende dei personaggi e ai sapienti colpi di scena, non eclatanti ma comunque funzionali per creare una storia capace di rimanere impressa in chi l'ha letta.

Voto: 8


Laura Marshall è nata nella contea di Wiltshire, e attualmente vive in Sussex con la famiglia e il marito. Con il suo primo romanzo, "Friend Request - Richiesta di amicizia", è diventata in breve tempo una delle più affermate autrici inglesi. Oltre al grande successo in UK, il romanzo è in corso di pubblicazione in altri diciotto Paesi, ed è stato finalista al Bath Novel Award e al Lucy Cavendish Fiction Prize, prestigiosi premi riservati agli esordienti.