mercoledì 23 maggio 2018

Recensione "La luce sugli oceani" di M.L. Stedman

Buon pomeriggio a tutti cari amici lettori!!
Sono appena tornata dal lavoro e la seconda cosa che ho fatto (la prima ovviamente è stata la doccia) è correre da voi perchè non vedevo davvero l'ora di parlarvi del primo dei tre libri (sì, avete capito bene, tre!) che ho finito nel corso di questa settimana; un libro così bello, così ricco di significato, così pregno di emozioni da essere entrato di diritto nella cerchia dei miei libri preferiti!
Sto parlando di "La luce sugli oceani", il capolavoro di M.L. Stedman!
Prima di leggere il libro avevo già visto il film (di cui vi parlerò nello specifico la prossima settimana) ma nonostante io conoscessi già lo svolgersi e l'epilogo della storia, perdermi tra le sue pagine è stata un emozione travolgente che difficilmente riuscirò a dimenticare.
Con un anticipazione del genere, capirete già che i complimenti si sprecheranno, ma se mi conoscete almeno un po' sapete che non è consueto che io parli di un libro così tanto bene quindi potete stare pur certi che non sto esagerando.
Ma ora, bando agli indugi ed iniziamo!



Titolo: La luce sugli oceani
Autore: M.L. Stedman
Paese: Australia
Titolo originale: The Light Between Oceans
Genere: Romanzo
Pagine: 366 
Casa editrice italiana: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo di copertina: 9 euro copertina rigida
Ebook: 8.99 euro
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È il 16 dicembre 1918 quando Tom Sherbourne giunge a Point Portaguese, cittadina del sud ovest australiano, con l'incarico di sostituire il guardiano del faro di Janus Rock, diventato pazzo per via dell'intossicazione da piombo.
Dopo aver combattuto in guerra l'unica cosa che cerca Tom è proprio la solitudine e la tranquillità, quindi non si spaventa quando tutti cercano di avvertirlo sulle difficoltà del vivere su quell'isola lontana, permanenza spezzata solo dall'arrivo, ogni tre mese, della barca con i rifornimenti e, ogni sei, di una breve trasferta sulla terra ferma. È proprio durante uno di questi permessi che Tom incontra Isabel, la figlia del preside Graysmark, ragazza giovane ma incredibilmente forte e determinata, che decide di sposarlo e trasferirsi al faro prima ancora che lui abbia potuto accorgersene. La totalmente solitudine viene così spezzata da un amore inarrestabile che non aspetta altro che sbocciare ma l'incubo è dietro l'angolo e colpisce la coppia quando rovinosamente vede svanire la speranza di avere un figlio per ben tre volte. Ciò che rimane di Isabel, dopo quei terribili aborti, è solo un pallido riflesso della ragazza che era e tutto fa pensare che quell'isola possa portare anche lei sull'orlo della follia fino a quando un giorno d'aprile del 1926 una piccola barca a remi giunge sull'isola e al suo interno viene ritrovato il corpo di un uomo e una bambina, molto piccola e incredibilmente viva.
Spaventata e affamata, la piccola trova subito conforto tra le amorevoli braccia di Isabel che vede nel suo arrivo un puro miracolo; finalmente ha la sua bambina e questa volta nessuno può portarla via. Tutto è già deciso, la bambina crescerà con loro e porterà il nome di Lucy, nessuno potrà scoprire mai nulla; l'unica cosa che Tom deve fare è scegliere di mentire.


Ho inseguito questa storia per diverso tempo, dopo aver visto il film, convinta che mi avrebbe regalato tantissime emozione; bhè.. non mi sbagliavo.
Questa incredibile storia può rientrare in diversi generi letterari ma il termine con cui mi sento davvero di descriverla è "storia d'amore"; non ho mai visto, nei libri, nei film o nelle storie che ho conosciuto nella mia vita, un opera che descrivesse l'Amore, quello vero, in modo così profondo e convincente come ci riesce M.L. Stedman in questo suo meraviglioso romanzo.
Ogni personaggio, a partire dai due protagonisti fino ad arrivare ai personaggi meno importanti, agiscono solo ed esclusivamente per amore, che come nella vita vera, assume diverse forme; c'è l'amore di una donna per il marito, l'amore di un marito per la moglie, l'amore di una madre per la figlia e quello di una figlia per la madre, l'amore di un padre per la figlia e l'amore di una donna per tutto ciò che un giorno ha improvvisamente perduto.
Oltre al'amore questo libro tratta molteplici argomenti, tutti capaci di segnare profondamente l'esperienza del lettore; un ruolo fondamentale ha la guerra, un conflitto così importante concluso da così poco non può non lasciare strascichi nel'animo e nella mente delle persone, sia di quelli che hanno perso qualcuno a loro caro, sia , come Tom, quelli che sono tornati ma che portano sulla pelle il senso di questa grande responsabilità. Uno degli argomenti fondamentali è quindi il dolore, il dolore per la perdita ma il dolore anche dei sensi di colpa, capaci di logorare e distruggere ogni cosa buona. C'è il dolore di chi non ha mai visto i loro figli, mariti, padri tornare dalle guerra e anche il dolore di chi la guerra l'aveva superata ma che per via dell'odio causato dalla guerra si è visto strappare tutta la propria felicità; è il caso di Hanna Potts, di cui parlerei per ore se non rischiassi di rivelarvi troppo e rovinarvi così il piacere di leggere questo libro. La verità è che Hanna, Isabel, Tom e tutti gli altri ricoprano un ruolo così preciso e così ben definito che è praticamente impossibile non comprenderli e non compatirli, qualsiasi errore abbiamo compiuto. Ogni personaggi è talmente ben delineato e così "vivo" da annullare completamente qualsiasi differenza tra giusto e sbagliato, tra buoni e cattivi. Infine, ma di certo non per importanza, il romanzo parla di madri e figlie attraverso una storia senza dubbio unica e irripetibile ma che incredibilmente riflette su un tema ancora oggi molto attuale; chi può reputarsi davvero "madre", la donna che ha messo al mondo o colei che ha cresciuto, accudito e seguito ogni giorno la vita di un bambino? 
Qualunque sia la vostra opinione, grazie a questa storia avrete modo di ragionarci su.
Adozione, isolamento, emigrazione, tolleranza, perdono.. più ci penso e più perdo il conto di quanti argomenti questa eccellente autrice è riuscita a trattare all'interno di trecento pagine, ognuno di enorme importanza, ognuno degno di essere conosciuto, attraverso questa lettura che, non penso ci sia bisogno di confermarlo, io vi consiglio con tutto il cuore


Voto: 9.5


Frasi: "Non sai mai quello che porterà la marea, un giorno dopo l'altro.."



M.L. Stedman è nata e cresciuta in Australia Occidentale e ora vive a Londra. "La luce sugli oceani" è il suo primo romanzo.



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