giovedì 26 ottobre 2017

Recensione; "Ho sposato una vegana" di Fausto Brizzi

Buon pomeriggio, amici!
Ecco, come promesso stamattina con una nuova recensione.
Qualche mese fa ho avuto l'occasione di conoscere questo irriverente autore leggendo la sua ultima opera "Se prima eravamo in due", lettura che mi ha profondamente divertito ed emozionato e di cui sicuramente vi parlerò molto presto.
Dopo un inizio così coinvolgente non ho potuto resistere alla tentazione e sono corsa ad acquistare "Ho sposato una vegana", il primo capitolo sulle irresistibili disavventure della famiglia Brizzi.




Titolo: Ho sposato una vegana
Autore: Fausto Brizzi
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 130
Casa editrice: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo di copertina: 12.50 euro copertina flessibile, 8.50 versione tascabile

Ebook: 7.99 euro







Forse il nome Fausto Brizzi a primo acchito può non dirvi nulla, a meno che voi siate del suo stesso mestiere o degli appassionati del suo genere di arte, ma se io vi decessi invece “Notte prima degli esami”, “Ex”, “Maschi contro femmine” “Poveri ma ricchi” forse vi sarebbe tutto più chiaro.
Il regista e produttore di queste famose commedie italiane, e di molte altre, da qualche tempo si è dato anche alla scrittura, dando luce a romanzi irresistibili saturi della stessa ironia che contraddistingue le sue pellicole.
Quella di cui vi sto parlando è la sua terza opera, la prima dove il regista ci porta all'interno della sua vita privata analizzando il suo amore per l'attrice Claudia Zanella.
Da quando il mondo è mondo esiste una lotta interminabile e incondizionata, quella tra onnivori e vegani. Questi due sottogruppi della specie umana sono in continuo conflitto, non si sopportano, non capiscano le scelte dell’altro e si accusano in continuazione per le diverse caratteristiche.
Ciò che forse non sappiamo però è che alle volte può succedere che queste due specie così incompatibili arrivino ad innamorarsi: è quello che è successo a Fausto quando ha incontrato Claudia, vegana, ambientalista, animalista e chi può ne a più ne metta.
Come ho già detto ho conosciuto Brizzi scrittore grazie al suo ultimo libro “Se prima eravamo in due” che mi aveva divertito ma anche un po’ emozionato e dopo aver letto “Ho sposato una vegana” non posso fare a meno di convenire di aver scoperto un autore assolutamente ironico ma mai banale, perfetto per quelle occasioni in cui si ha voglia di gustarsi una lettura leggere e magari farsi anche qualche risata, che non guasta mai.
Devo ammettere di aver apprezzato molto anche questa breve lettura, così fluida e coinvolgente che l'ho conclusa, praticamente quasi senza accorgermene, in una mezza giornata.
Il fatto che io l'abbia finito in così poco tempo però non deve ingannarvi, infatti non è così leggero come si potrebbe immaginare.
Inizialmente le battute e l’ironia si sprecano, nelle descrizioni dei primi appuntamenti, negli aneddoti legati a Cluadia, una di quelle vegane che non è più che fiera di esserlo ma che combatte con forza e convinzione contro tutti quelli che non lo sono (lasciatemelo dire.. Brizzi non me ne voglia, ha una moglie bellissima e bravissima ma per alcuni versi mi è stata un pochino antipatica..) e la sua decisione, per amore suo di diventare un “vegano part time”. 
Pian piano si scopre che questo libro in realtà è un modo per mettere luce su questo strano mondo, a molti di noi ancora totalmente oscuro, aiutandoci, se non a condividerlo, di certo a comprenderlo un po’ di più, che è la cosa più importante da fare nel mondo di oggi sempre più vasto e soprattutto vario.
Forse in questo romanzo è mancata la nota emotiva che traspare nella pagine del seguito, quella che mi ha spinto a dargli quel piccolo voto in più, però è comunque un libro piacevole e che io consiglio con vigore: e poi vi sfido a non commuovevi di fronte alla scena di Claudia che cerca disperatamente di soccorrere la lucertola aggredita dal gatto dei vicini oppure alla disperazione di Fausto ad un passo dall'essere rinchiuso in una prigione thailandese per aver provato ad importare dieci chili di riso integrale.
Sono i veri drammi della vita! E come spesso si dice, il mondo reale è il miglior romanzo di sempre.


Voto: 7/10



Fausto Brizzi nasce il 15 novembre 1968 a Roma.
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico, diventa famoso con "Notte prima degli esami" con il quale guadagna anche diversi riconoscimenti, tra cui il David di Donatello e in seguito realizza moltissime altre commedie di successo.
Come scrittore esordisce nel 2013 con "Cento giorni di felicità", seguito poi da "Se mi vuoi bene" e infine "Se prima eravamo in due".


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