Qualche giorno fa di ho parlato di "Il superstite" anticipandovi l'arrivo del commento relativo al suo seguito ed ora finalmente è arrivato il momento; "Follia profonda", il terzo romanzo del mio amato Wulf Dorn! Anche questa volta gli elogi si sprecheranno vi avviso, ma sono assolutamente ben meritati.
Titolo: Follia profonda
Autore: Wulf Dorn
Paese: Germania
Titolo
originale: Dunkler Wahn
Genere: thriller psicologico
Pagine: 432
Casa
editrice: Tea
Anno
di pubblicazione: 2014
Prezzo
di copertina: 12 euro copertina flessibile, 14 euro copertina rigida edizione Corbaccio
Ebook: 3.99 euro
Ad un anno dall’aver
risolto il terribile mistero sulla sparizione di suo fratello, Jan
Forstner è riuscito finalmente ad andare avanti con la sua vita. Ora
vive tranquillamente nella casa dei suoi genitori, ha costruito una
fiorente carriere alla Waldklinik e ha iniziato una relazione con
Carla Weller, giornalista che ha conosciuto dopo il suo ritorno a
Fahlenberg e che nel frattempo è diventata un autrice famosa
pubblicando proprio un libro sulla sua storia, appunto “Il
superstite”.
La fama e gli
impegni però li hanno fatti allontanare e quando a Jan viene
recapitato un mazzo di rose rosse, lo psichiatra immagina che sia un
iniziativa della sua fidanzata per riavvicinarli, mai potrebbe
immagina che in realtà una pericolosa psicopatica ha messo gli occhi
su di lui e dopo aver brutalmente ucciso un famoso giornalista, è
determinata a conquistarlo per attuare il suo terrificante piano.
L’assasina però è
molto più intelligente di quanto si pensi, e mentre Jan inizia ad
indagare indipendentemente alle spalle della polizia, lei decide di
confessare i suoi peccati all'unica persona che non potrà mai
tradirla; il giovane parroco Felix Thanner.
Inutile che ci giriamo intorno, Wulf Dorn è uno scrittore assolutamente geniale e dopo la lettura di “Follia profonda” (il
quarto per me dopo "Gli eredi", "La psichiatra" e "Il superstite") posso
affermare con ancora più convezioni che si tratti senza il minimo dubbio del
Re dei Thriller Psicologici!!
Quando ho iniziato
leggerlo avevo ovviamente delle aspettative molto alte e come spesso
succede quando ci sia aspetta così tanto da un libro, potevo
incorrere nel timore di rimanere delusa; fidatevi,, non è successo. Ma proprio per nulla!
Anche questo volta Wulf è stato capace di
sconvolgermi, lasciandomi completamente a bocca.
Come piace fare a me
quando mi trovo a leggere thriller o gialli di questo genere cerco
sempre di capire chi è il colpevole prima del tempo e ancora una
volta questo autore mi ha fatto spaziare da un personaggio all'altro con una velocità incredibile, ho praticamente accusato ogni donna
che apparisse, anche solo come cosparsa tra le pagine e quando ho
scoperto chi davvero si celava dietro da misteriosa donna bionda
avvolta in un impermeabile credetemi se vi dico che ho dovuto fermami un attimo per riprendermi.
È proprio vero, che
quando si legge Dorn bisogna stare attenti ad ogni piccola frase.. e aspettarsi di tutto.
Sono stata anche
molto contenta di ritrovare Jan Forstner, il protagonista di "Il superstite", personaggio che ho amato molto del libro precedente e che in questa storia ha perso totalmente la sua fragilità
trasformandosi quasi in un “supereroe” pronto a lottare contro
tutti.
Anche questa volta però sarà costretto a trovarsi in balia del destino, perché
ammettiamolo, Jan è un po’ sfigatello, gliele capitano davvero di
tutti i colori e anche in questo caso dovrà lottare per salvare le
persone che ama, soprattutto Carla, altro personaggio che sono stata
felice di aver ritrovato, il cui nuovo ruolo la mette ovviamente in
pericolo visto la finalità del loro pericoloso nemico.
Nonostante i tratti
tipicamente scabrosi e le scene a dir poco inquietanti (la scena del
pettirosso, santo cielo Wulf!!!) in questo libro si parla principalmente
di amore, l’amore salutare tra Jan e Carla e quello avvelenato e
ossessivo che Jana, nome usato dalla sua stalker, crede di provare per Jan.
In un interessante
scambio tra Jan e il caro Rudi Marenberg si parla di “limirence”
ossia quello stranissimo effetto che sente il nostro corpo quando ci
innamoriamo di qualcuno, quella sorta di follia che ci fa sentire in
orbita e che ci fa pensare solo ed esclusivamente alla persona
interessata facendo sparire tutto il resto, Rudi chiede che cosa
succederebbe se questo limirence durasse per sempre e non si
trasformasse in qualcosa di più ragionevole e Jan risponde “allora
impazziresti”.
C’è così tanto
significato in questo piccolo passaggio che qualsiasi mio commento
sarebbe superfluo.
Potrei parlare
ancora molto di questo libro ma direi che posso fermarmi qui e concentrarmi sul prossimo psico-thriller del Re: Ora tocca a “Il
mio cuore cattivo”, e veramente io non vedo l’ora!!
Voto: 8/10
Frase: "L’animo umano vive
nascosto e quando si spezza lo fa in silenzio. Non ci sono schianti, né
tintinnii, come con la porcellana o il vetro. Solo quando è già troppo
tardi, si vedono le schegge"
Wulf Dorn nasce il 20 Aprile 1969 a Ichenhausen, in Germania.
Dopo aver studiato lingue, ha lavorato per anni come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici.
Arriva alla fama grazie al suo thriller d'esordio "La psichiatra", diventato in pochi mesi un vero caso editoriale, e in seguito pubblica "Il superstite", "Follia Profonda", "Il mio cuore cattivo", "Phobia", "Incubo" e "Gli eredi".
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