venerdì 27 ottobre 2017

Recensione; "Follia profonda" di Wulf Dorn

Ed eccomi con la consueta recensione!
Qualche giorno fa di ho parlato di "Il superstite" anticipandovi l'arrivo del commento relativo al suo seguito ed ora finalmente è arrivato il momento; "Follia profonda", il terzo romanzo del mio amato Wulf Dorn! Anche questa volta gli elogi si sprecheranno vi avviso, ma sono assolutamente ben meritati.



Titolo: Follia profonda
Autore: Wulf Dorn
Paese: Germania
Titolo originale: Dunkler Wahn
Genere: thriller psicologico
Pagine: 432
Casa editrice: Tea
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo di copertina: 12 euro copertina flessibile, 14 euro copertina rigida edizione Corbaccio

Ebook: 3.99 euro





Ad un anno dall’aver risolto il terribile mistero sulla sparizione di suo fratello, Jan Forstner è riuscito finalmente ad andare avanti con la sua vita. Ora vive tranquillamente nella casa dei suoi genitori, ha costruito una fiorente carriere alla Waldklinik e ha iniziato una relazione con Carla Weller, giornalista che ha conosciuto dopo il suo ritorno a Fahlenberg e che nel frattempo è diventata un autrice famosa pubblicando proprio un libro sulla sua storia, appunto “Il superstite”.
La fama e gli impegni però li hanno fatti allontanare e quando a Jan viene recapitato un mazzo di rose rosse, lo psichiatra immagina che sia un iniziativa della sua fidanzata per riavvicinarli, mai potrebbe immagina che in realtà una pericolosa psicopatica ha messo gli occhi su di lui e dopo aver brutalmente ucciso un famoso giornalista, è determinata a conquistarlo per attuare il suo terrificante piano.
L’assasina però è molto più intelligente di quanto si pensi, e mentre Jan inizia ad indagare indipendentemente alle spalle della polizia, lei decide di confessare i suoi peccati all'unica persona che non potrà mai tradirla; il giovane parroco Felix Thanner.


Inutile che ci giriamo intorno, Wulf Dorn è uno scrittore assolutamente geniale e dopo la lettura di “Follia profonda” (il quarto per me dopo "Gli eredi", "La psichiatra" e "Il superstite") posso affermare con ancora più convezioni che si tratti senza il minimo dubbio del Re dei Thriller Psicologici!! 
Quando ho iniziato leggerlo avevo ovviamente delle aspettative molto alte e come spesso succede quando ci sia aspetta così tanto da un libro, potevo incorrere nel timore di rimanere delusa; fidatevi,, non è successo. Ma proprio per nulla! 
Anche questo volta Wulf è stato capace di sconvolgermi, lasciandomi completamente a bocca. 
Come piace fare a me quando mi trovo a leggere thriller o gialli di questo genere cerco sempre di capire chi è il colpevole prima del tempo e ancora una volta questo autore mi ha fatto spaziare da un personaggio all'altro con una velocità incredibile, ho praticamente accusato ogni donna che apparisse, anche solo come cosparsa tra le pagine e quando ho scoperto chi davvero si celava dietro da misteriosa donna bionda avvolta in un impermeabile credetemi se vi dico che ho dovuto fermami un attimo per riprendermi.
È proprio vero, che quando si legge Dorn bisogna stare attenti ad ogni piccola frase.. e aspettarsi di tutto.
Sono stata anche molto contenta di ritrovare Jan Forstner, il protagonista di "Il superstite", personaggio che ho amato molto del libro precedente e che in questa storia ha perso totalmente la sua fragilità trasformandosi quasi in un “supereroe” pronto a lottare contro tutti.
Anche questa volta però sarà costretto a trovarsi in balia del destino, perché ammettiamolo, Jan è un po’ sfigatello, gliele capitano davvero di tutti i colori e anche in questo caso dovrà lottare per salvare le persone che ama, soprattutto Carla, altro personaggio che sono stata felice di aver ritrovato, il cui nuovo ruolo la mette ovviamente in pericolo visto la finalità del loro pericoloso nemico.
Nonostante i tratti tipicamente scabrosi e le scene a dir poco inquietanti (la scena del pettirosso, santo cielo Wulf!!!) in questo libro si parla principalmente di amore, l’amore salutare tra Jan e Carla e quello avvelenato e ossessivo che Jana, nome usato dalla sua stalker, crede di provare per Jan.
In un interessante scambio tra Jan e il caro Rudi Marenberg si parla di “limirence” ossia quello stranissimo effetto che sente il nostro corpo quando ci innamoriamo di qualcuno, quella sorta di follia che ci fa sentire in orbita e che ci fa pensare solo ed esclusivamente alla persona interessata facendo sparire tutto il resto, Rudi chiede che cosa succederebbe se questo limirence durasse per sempre e non si trasformasse in qualcosa di più ragionevole e Jan risponde “allora impazziresti”.
C’è così tanto significato in questo piccolo passaggio che qualsiasi mio commento sarebbe superfluo.
Potrei parlare ancora molto di questo libro ma direi che posso fermarmi qui e concentrarmi sul prossimo psico-thriller del Re: Ora tocca a “Il mio cuore cattivo”, e veramente io non vedo l’ora!!

Voto: 8/10

Frase: "L’animo umano vive nascosto e quando si spezza lo fa in silenzio. Non ci sono schianti, né tintinnii, come con la porcellana o il vetro. Solo quando è già troppo tardi, si vedono le schegge"



Wulf Dorn nasce il 20 Aprile 1969 a Ichenhausen, in Germania.
Dopo aver studiato lingue, ha lavorato per anni come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici.
Arriva alla fama grazie al suo thriller d'esordio "La psichiatra", diventato in pochi mesi un vero caso editoriale, e in seguito pubblica "Il superstite", "Follia Profonda", "Il mio cuore cattivo", "Phobia", "Incubo" e "Gli eredi".

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