venerdì 7 dicembre 2018

Recensione; "Vita dopo vita" di Kate Atkinson

Seconda recensione di giornata, perché il tempo incalza e mi devo rimboccare le maniche, è su "Vita dopo vita" romanzo di Kate Atkinson che affronta un argomento molto importante e su cui si fonda il credo di diverse culture del mondo; la reincarnazione.
Senza indugiare oltre, ecco il mio personale e modesto commento


Titolo: Vita dopo vita
Autore: Kate Atkinson
Paese: Inghilterra
Titolo originale: Life After Life
Genere: Romanzo 
Pagine: 521
Anno di pubblicazione: 2014
Casa editrice italiana: Editrice Nord
Prezzo di copertina: 18.60 euro copertina rigida, 13 euro copertina flessibile, 9.90 euro copertina rigida in edizione economica
Ebook: 6.99 euro
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Ursola Todd ha decisamente un potere molto speciale. Terza figlia di una famiglia aristocratica inglese cresce negli agi ma di certo non nella spensieratezza. Nell'esatto momento della sua nascita, si dovrà rendere infatti conto che il destino di ognuno di noi è assolutamente mutevole, che la morte è sempre dietro l'angolo e basta solamente una piccola scelta, nostra o di chi ci circonda, per andarle incontro oppure evitarla per un pelo. Ed è così che fino a quando non sarà grande e non capirà questo grande insegnamento che Ursola sarà costretta ad imbattersi più volte nella sua morte che per lei non sarà però la fine di tutto ma bensì un punto in cui fermarsi per poter ripartire da capo e rivivere la propria vita in modo diverso e, con un po' di fortuna, forse anche migliore.


Da aspirante scrittrice quale sono, alle volte mi capita di imbattermi in alcuni romanzi che mi colpiscono immediatamente per la geniale idea da cui sono nati. Quando capita mi ritrovo sempre a dirmi - Cavolo! Potessi aver avuto io un idea del genere! -. Questo romanzo è uno di quelli. L'idea che ha avuto Kate Atkinson nel creare questo romanzo è qualcosa di veramente geniale e mi ha spinto a leggere le prime duecento pagine come se non ci fosse un domani. Non ho potuto fare a meno di rimanere coinvolta nella vita della piccola Ursola e della sua famiglia, una vita assolutamente insolita e particolare ma capace di rendere splendidamente l'idea che ognuno di noi è l'artefice principale del nostro destino e che ogni nostra scelte può portare a strade completamente diverse. Inutile specificare quindi che il romanzo parla di reincarnazione, anche se non nella versione reale del concetto. Come saprete infatti la reincarnazione prevede il ritorno in vita dopo la morte in un altro essere vivente, mentre con Ursola succede una cosa molto particolare; lei ha la possibilità di reincarnarsi e lo fa molteplici volte durante il romanzo ma lo fa nella sua stessa vita, come se si trovasse all'interno di un videogioco e avesse modo di ricominciare tutto da capo per cercare di andare avanti nel livello. Tutto questo appare incredibilmente interessante, almeno fino a quando la storia diventa più corposa e i salti temporali decisamente troppo ambi. Da quel momento in poi la narrazione assume delle sembianze troppo confuse, i personaggi si mischiano tra di loro ed è davvero troppo difficile, una volta ricominciato a leggere, mettere ordine tra gli eventi e le situazioni. Ciò avviene senza dubbio anche grazie all'importanza del periodo storico in cui sfocia la storia, Ursola sarà infatti al centro di alcune delle vicende che hanno caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto grazie alla sua amicizia con Eva Braun che le permetterà di essere a stretto contatto con Adolf Hitler. Detto questo però l'impressione che ho avuto da metà libro in avanti è che il progetto iniziale si sia rivelato un po' troppo ambizioso, e lo dico con tutto il rispetto possibile per una scrittrice che è stata addirittura inserita nell'Ordine dell'Impero Britannico per meriti Letterari. Forse una vita più semplice sarebbe stata più adatta Ursola, già così enormemente speciale di suo, e questo avrebbe permesso al lettore di rimanere ancorato al messaggio iniziale, senza rischiare di perdersi nel turbine degli eventi. Detto questo si tratta sicuramente di un romanzo insolito e particolare, forse però adatto solo a chi affronta la lettura in modo lento e metodico, magari chi è abituato a romanzi di un certo livello letterario. A me non ha convinto, ma forse io non sono ancora nella condizione adatta per comprenderlo a pieno.

Voto: 6

Frase: "- Dopotutto abbiamo una vita soltanto, dovremmo sfruttarla al meglio. Non sarà mai perfetta, ma dobbiamo provarci -.  - E se avessi la possibilità di rivivere più volte la tua vita, finché non venisse come deve? Non sarebbe splendido? -"




Kate Atkinson è nata il 20 dicembre 1961 a York, Inghilterra, ed attualmente vive ad Edimburgo. Studentessa di Letteratura britannica si è laureata nel 1974. Dopo essersi sposata e aver avuto il primo figlio, si rimette a studiare e conquista il dottorato in Letteratura americana. Il suo esordio come autrice avviene nel 1995 con "Dietro le quinte al museo" con cui vince il prestigioso Costa Book Awards. Autrice di diversi racconti, a volte di stampo comico altre satirico, si specializza nella creazione di romanzi in cui la vita mondana si lega a quello della magia tanto da dare vita ad un vero e proprio genere letterario; il Realismo magico. Nel 2011 è diventata inoltre Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico. Di sua pubblicazione "Lontano dal mio giardino", "I casi dimenticati", "Un colpo di fortuna", "Aspettando buone notizie", "Vita dopo vita", "Un dio in rovina" e "Tutti i bambini perduti".


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