Un po' in ritardo sulla tabella di marcia (come al solito del resto) eccomi per parlarvi delle ultime letture del mese, una delle quali è stata veramente e totalmente a tema natalizio; "Lettere da Babbo Natale" è una splendida raccolta di lettere create dal genio di J.R.R. Tolkien che mi è stato gentilmente regalato da una mia cara amica lettrice e collega lo scorso Natale. Per apprezzarla a pieno ho dovuto attendere un anno ma non è stata vana perchè si è rivelato essere un vero e proprio gioiellino natalizio! Ecco la mia recensione.
Titolo: Lettere da Babbo Natale
Autore: J.R.R. Tolkien
Paese: Inghilterra
Titolo
originale: Letters from Father Christmas
Genere: Raccolta di lettere/Fantasy
Pagine: 190
Prima
pubblicazione italiana: 2004
Casa
editrice italiana: Bompiani
Anno
edizione: 2017
Prezzo
di copertina: 13 euro copertina flessibile
Dal 1920 al 1943 i bambini di casa Tolkien, John, Michael, Christopher e Priscilla, hanno atteso in Natale con ancor più trepidazione degli altri bambini perché sapevano che avrebbero ricevuto una lettera molto speciale; direttamente da Casa Natale al Polo Nord, Babbo Natale scriveva loro, con la sua scrittura malferma ed imprecisa, per informarli sulla sua quotidianità, per descrivergli la loro vita e per raccontargli tutte le fantastiche avventure che lo vedevano protagonista insieme ai suoi inseparabili amici; il pasticcione Orso Bianco, l'efficiente Elfo Ilbereth, gli Elfi della Neve, gli Gnomi Rossi, gli Orsi delle Caverne e tutti gli altri, alle volte impegnati nella lotta contro dei terribili nemici, i goblin, decisi ogni anno ad impadronirsi di tutti i regali di Natale. Che dietro queste leggere e le splendide illustrazioni che le accompagnano, ci fosse lo zampino dell'amorevole e geniale padre, per loro non faceva alcuna differenza. E così è anche per noi.
"Lettere a Babbo Natale" è un opera che si annuncia fin da subito splendida e lo diventa ancora di più una volta iniziata l'avventura sulle sue pagine. Questa raccolta è un vero e proprio tripudio di fantasia di fronte ai quali, bambini e adulti, non potranno fare a meno di sentirsi invadere dall'emozioni. è quasi incredibile pensare a ciò che abbiano provato i quattro figli dell'autore a ricevere ogni anno la loro busta da Babbo Natale e l'entusiasmo con il quale leggevano e scoprivano ciò che lui voleva raccontagli. L'amore e il genio di J.R.R. Tolkien risulta enfatizzato all'ennesima potenza nell'impegno che metteva nel ricreare le lettere (molte delle quali riportate come originali all'interno del libro), differenziando la scrittura per i diversi personaggi e accompagnandole con splendidi disegni e veritiere buste intestate. Impossibile quindi non rimanere senza fiato nel poter ricreare questo modo fantastico a cui ogni di noi a creduto (e a cui magari ancora crede). Le simpatiche avventure che ogni anno vanno a turbare gli equilibri del Polo Nord non possono che richiamare un sorriso, soprattutto quando centra l'esilarante Orso Bianco, a mio avviso il personaggio più bello dell'intera raccolta. Oltre ai sorrisi e alla spensieratezza, però, questa racconta porta anche una grande commozione, sia quando, attraverso le lettere, traspirano la povertà, i problemi economici, e i dolori della guerra, ma soprattutto quando Babbo Natale si trova nella condizione di dover salutare i suoi piccoli amici, diventati ormai troppo grandi per credere nella sua magia. Un opera perfetta da regalare a tutti coloro che amano il Natale e che vogliono viverlo nella sua forma più speciale.
Voto: 9
Frase: "Io non mi dimentico mai delle persone, nemmeno quando ormai hanno passato l'età in cui si appendono le calze, almeno fino a quando non sono loro a dimenticarsi di me"
John Ronald Reuel Tolkien è nato il 3 gennaio 1893 a Bloemfontein ed è deceduto a Bournemounth il 2 settembre 1973. Celebre per la sua saga "Il Signore degli Anelli", divenuto un bestseller di fama internazionale, è stato autore ed illustratore di altre due opere considerate delle vere pietre miliari della letteratura fantasy inglese; "Lo Hobbit" e "Silmalirrion" uscite postume la sua morte grazie al figlio Christopher, anch'esso scrittore.
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