Ormai il 2018 è agli sgoccioli e io devo ancor più darmi da fare per essere pronta a salutarlo come si deve. Oggi ad esempio vi parlo di un libro che ho concluso qualche giorno fa e che si è rivelato essere uno dei migliori libri non solo del mese ma anche dell'interno anno (a proposito di questo argomento, martedì uscirà un articolo speciale sulle migliori letture del 2018!). Sto parlando di "La corsa di Billy" libro scritto da Patricia Nell Warren negli anni '70 e diventato una delle opere più famose ed importanti della lettera gay. Non voglio dilungarmi troppo nell'anticipazione quindi mi fermo qui ma vi invito caldamente a leggere la recensione completa. Questo è un libro che davvero merita di essere letto almeno una volta nella vita.
Titolo: La corsa di Billy
Autore: Patricia Nell Warren
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: The Front Runner
Genere: Romanzo
Pagine: 330
Prima pubblicazione: 1974
Casa editrice italiana: Fazi Editore
Anno edizione: 2017
Prezzo di copertina: 18.50 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro, disponibile con KU
È esattamente il 10 dicembre 1974 e la vita di Harlan Brown, allenatore della squadra di atletica della piccola università di Prescott, è destinata a cambiare per sempre. Dopo un passato turbolento e il licenziamento dopo uno gravoso scandalo, Harlan è deciso a non fare assolutamente nulla per mettersi in luce nei confronti di stampa ed autorità, ma quando il preside dell'Università, Joe Prescott, lo informa sullo stano fatto accaduto nella notte, capisce che i veri guai stanno ancora per arrivare. Tre giovani ragazzi, tutti e tre talentuosi atleti, sono appena giunti alla sua porta dopo un lungo viaggio per chiedere aiuto e protezione dopo l'espulsione dall'università che frequentavano e per la quale gareggiano. La motivazione offerta dall'allenatore è "problemi comportamentali" ma la verità è ben diversa; i tre ragazzi, infatti, sono gay. Dopo questa dichiarazione Harlan, anche lui gay, si trova di fronte ad una decisione difficile. Impedire ai tre ragazzi di laurearsi e gareggiare, soprattutto se dotati di un talento così grande, è una vera ingiustizia e proprio lui non può certo tirarsi indietro, soprattutto quando incrocerà per la prima volta lo sguardo di Billy, il più affascinante e il più dotato dei tre, deciso a fare di tutto per qualificarsi alle Olimpiadi dell'anno dopo. Le sfide da affrontare saranno tante e le più difficili saranno fuori dalla pista dove nemici ben più grandi di loro e duna mentalità chiusa e retrograda farà di tutto per fermarli ed impedirli di realizzare i loro sogni; poter correre nella competizione più importante per la vita di un atleta e soprattutto essere liberi di poter vivere la propria vita, di poter essere sé stessi e di poter amare chi si vuole.
Già dalla descrizione della trama penso abbiate capito quanto questa storia mi sia piaciuta. Del resto, visto quanto tengo a questo particolare argomento, questo libro sembrava essere proprio adatto a me. Così è stato, e anche di più. Inanzi tutto l'autrice fa una scelta estremamente importante ed azzeccata scegliendo di dare al proprio protagonista la piena libertà di raccontare la sua storia e quella del suo giovane atleta Billy Sive, una storia che nasce sulla pista di atleti e che tra gare, regolamenti e duri sconti con le Commissioni Nazionali mostra un importantissimo esempio di com'era la mentalità delle istituzioni e della società nei confronti degli atleti omosessuali nell'America degli anni '670. Questa serie tematica viene affrontata dall'autrice, attraverso la narrazione del suo protagonista, con un attenzione e una gravità veramente apprezzabili. La lettura si rivela da subito molto scorrevole ma allo stesso tempo piena di avvenimenti continui che coinvolgono il lettore, spingendolo a seguire le vicende dei personaggi, ai quali è davvero impossibile non affezionarsi. Grazie ad una splendida caratterizzazione, Harlan, Billy, Vince, Jacque e tutti gli altri diventeranno agli occhi del lettore dei veri e proprio amici, con la quale chiacchierare, discutere e seguire nella loro crescita, ma soprattutto sopportarsi, sia sul piano atletico che su quello sociale. Non posso nascondere che uno dei fattori che più mi sia piaciuto di questo libro è l'ambientazione nel campo dello sport; da appassionata del mondo sportivo ho trovato entusiasmante ed emozionante seguire i personaggi nel loro allenamento personale e nel sogno di poter partecipare alle Olimpiadi, nello specifico quelle di Montreal '74, una competizione che anche su di me riflette il suo splendore. Oltre alla fatica per raggiungere gli standard necessari per entrare a far parte dell'élite internazionale, Billy e i suoi amici dovranno anche lottare per un altro difficile traguardo; quello della parità di diritti per la comunità omosessuale. Una lotta straziante e alle volte senza senso ma necessaria per permettere a milioni di persone di essere finalmente sé stesse. Le difficoltà della vita quotidiana della comunità omosessuale viene rappresentata a pieno dall'unione di Harlan e Billy, un amore che provoca diverso scalpore sia nel mondo dell'atletica che nell'intera società americana tanto da dare vita ad una lunga serie di pettegolezzi, pregiudizio ed addirittura di dure ripercussioni. Nonostante questo, Patricia Nell Warren la descrive esattamente come qualsiasi altra storia d'amore, senza nascondersi dietro i tabù tipici della società nella quale vive e lavora. Questa scelta dimostra un grande coraggio ma anche una grande umanità, pienamente rispettabile. "La corsa di Billy" rientra a mio avviso di diritto nei romanzi di formazione e, come ho già scritto nella presentazione, ognuno di noi dovrebbe leggerlo almeno una volta nella vita perché grazie alla drammaticità e alla sofferenza che trasmette la sua storia pone un insegnamento fondamentale; nonostante sia passato molto tempo dall'epoca in cui Harlan e Billy vivevano, purtroppo ancora oggi non si possono notare così tante differenze della mentalità e nel trattamento che ogni uomo o donna omosessuale deve affrontare ogni giorno. Ancora oggi si sente parlare di pregiudizio e di intolleranza e questo è davvero inammissibile, considerando soprattutto quante persone come Billy ed Harlan si sono battuti in passato per far sì che in futuro cambiasse qualcosa. Chi lo sa, magari anche grazie a questo libro, un giorno tutti loro potrebbero non averlo fatto invano.
Voto: 9
Frase: "Quale
probo imperatore avrebbe emesso l’editto che ci consentiva di
uscire alla luce del giorno? Che male facevamo? Gli assassini e i
ladri fanno male alle persone, noi non facevamo male a nessuno, salvo
forse, confusi e pieni di sensi di colpa com'eravamo, a noi stessi"
Patricia Nell Warren è nata il 15 giugno 1936 a Helena, nello stato americano del Montana. Giornalista,
editor, editrice e scrittrice di grande successo, vive in California
ed è una delle più rispettate autrici di letteratura gay. Attivista
politica, è particolarmente nota per la sua vicinanza e l’appoggio
ai fenomeni di emancipazione del mondo omosessuale. È stata anche
un’atleta: una delle prime donne a correre la maratona di Boston,
nel 1968. "La
corsa di Billy",
il suo primo romanzo, ebbe un’eco tale da ispirare la nascita, nel
1974, dei Frontrunners (dal titolo originale del libro): un gruppo di
atleti gay, lesbiche, bisessuali e transessuali di San Francisco che
si riunivano per praticare sport. A oggi, esistono club di
Frontrunners in Europa, Canada, America meridionale e centrale,
Australia e Nuova Zelanda.
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