mercoledì 23 ottobre 2019

Recensione; "Red Dragon" di Thomas Harris

Buon pomeriggio cari amici lettori!
Sono pronta per palarvi di una nuova lettura che ho finito giusto stamattina e che fa parti di quei libri un po' "oscuri" che ho deciso di leggere per celebrare Halloween. L'idea che riguarda questo libro nasce del desiderio di iniziare a conoscere finalmente una delle menti più diaboliche e geniali della letteratura moderna ossia il dottor Hannibal Lecter, creato dalla penna di Thomas Harris e divenuto celebre al mondo interno sul maxi schermo grazie all'indimenticabile interpretazione di Anthony Hopkins. Devo iniziare con il dire di conoscere questa intrigante e complessa figura solo di fama perché non ho mai visto i tre film che lo vedono protagonista ed è proprio per questo che ho preso la decisione di leggere prima di tutto i libri. Il primo in ordine cronologico è "Red Dragon" (pubblicato anche come "Il delitto della terza luna" e "Drago Rosso") ed è proprio di esso che vi voglio parlare. Qui sotto trovate la mia recensione completa.





Titolo: Red Dragon
Autore: Thomas Harris
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: Red Dragon
Genere: Thriller psicologico
Pagine: 358
Prima pubblicazione: 1981
Casa editrice italiana: Mondadori
Anno edizione: 2002
Prezzo di copertina: 17.20 euro copertina rigida, 10 euro copertina flessibile
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Sono passati tra anni da quando Will Graham ha arrestato Hannibal Lecter, tra anni da quando quest'ultimo per un pelo non è riuscito ad ucciderlo, tre anni da quando l'investigatore ha deciso di mollare tutto e di ritirarsi lontano insieme alla moglie Molly e al figlio adottivo. Certi mestiere però sono destinati a rimanerti incollati addosso specialmente se hai capacità che nessuno ha; Graham infatti non è un poliziotto normale. Lui i serial killer li segue, li studia ed infine, in qualche modo, riesce sempre a capirlo. Questo lo sa bene Jack Crawford ed è per questo che decide di volare fino a lui ed andargli a parlare per convincerlo a collaborare nel terribile nuovo caso che si sono ritrovati a trattare; due famiglie sono state brutalmente uccise nelle proprie case da un killer spietato che agisce solo nelle notti di luna piena e tutto fa pensare che quando essa di mostrerà di nuovo egli sarà pronto a colpire ancora. Combattuto tra la paura di mettersi nuovamente in pericolo e l'impossibilità di starsene indifferente sapendo che un pericoloso omicida è in circolazione, Graham deciderà infine di tornare in azione ma ben presto dovrà arrendersi ad una terribile realtà; per trovare Drago Rosso dovrà chiedere aiuto al suo più spietato nemico.


La prima cosa che mi ha colpito di questa lettura è stata l'intensità della prosa di Harris, capace fin dalle prime pagine di lanciare il lettore nel pieno della terribile vicenda che vuole raccontare, quella di un pluriomicida senza scrupoli che entra di notte nella casa delle sue vittime per trucidarle nei propri letti. Per creare un clima di alta tensione l'autore punta su due fattori fondamentali, ossia un indagine dai dettagli spietati e terrificanti e dei personaggi davvero molto interessati. Partiamo con la conoscenza dell'ispettore Graham, colui che dotato di caratteristiche uniche che lo rendono un arma a doppio taglio all'interno delle forze investigative. La sua capacità di comprendere e "leggere nella mente" dei killer permette si di avvicinarsi sempre di più ad essi ma comporta anche dei grandi pericoli che egli non può non rischiare di compiere. La sua reputazione però, infondo, lo precede, lui è colui che è riuscito ad incastrare il terribile Hannibal Lecter, colpevole di aver ucciso nove persone e di aver fatto alle sue vittime... qualcosa che in realtà no viene specificato ma che, ci conosce almeno un po' questo personaggio, può conoscere da solo. Questa è una caratteristica molto importante e io credo che valga specificarlo bene a tutti coloro che vogliono leggere questo libro; "Red Dragon" non parla di Hannibal Lecter. Lui non è il protagonista di questa storia, anzi, in fin dei conti è poco più di una comparsa, una comparsa di grande spessore ed intensità ma comunque una comparsa. In questo libro Lecter si presenta ai lettori ma per conoscerlo veramente bisognerà arrivare a "Il silenzio degli innocenti"; qui ricopre il ruolo di ombra, colui che rimane in disparte ma che, pur non essendo il responsabile dei crimini commessi sembra rimanerne continuamente informato  e che, soprattutto, segue il proprio antagonista, ossia Will Graham nella sua indagine, come una sorta di sapiente burattinaio. La presenza di Lecter si concentra soprattutto nella prima parte ma la sua essenza si respira per tutto il libro, come una nube che segue il percorso di un altro omicida, il vero protagonista della storia ossia Drago Rosso, alias Francis Dolarhyde. La caratteristica della prosa di Harris che forse mi è piaciuta più di tutti è il fatto che abbia voluto concentrasi con grande attenzione sulla figura del suo cattivo, un uomo malato, torturato dalla vita, che trova improvvisamente un modo per emergere e mostrarsi al mondo. Thomas Harris non si limita solo a parlare di lui ma scende nei meandri del suo essere, analizzando il suo passato e portando il lettore a comprendere le sue folli azioni. Se il romanzo risulta piacevole per tutta la sua durata è proprio nell'ultima parte che fa un vero salto di qualità e lo fa proprio attraverso il cattivo che si ritroverà, grazie all'arrivo di un personaggio inatteso, a compiere una vera e propria guerra all'interno di sè, tra quelle che sono le sue due personalità, fino ad un finale da adrenalina alle stelle. Da quello che ho potuto scoprire in questo libro, le opere di Harris non sono certo adatti ai deboli di cuore ma se il livello narrativo è quello mostrato allora meritano davvero di essere scoperti. In più nei due libri seguenti, Hannibal Lecter sarà il vero protagonista e questo farà portare tutto nel baratro della follia.

Voto: 8

Frase: "Sai come hai fatto a prendermi? Il motivo per cui mi hai preso è che noi due siamo uguali"




Thomas Harris è nato a Jackson, Tenesse, l'11 aprile 1940. Scrittore poco prolifico, in trent'anni di carriera ha scritto solo cinque romanzi, non rilascia interviste dal 1976 e di lui si hanno pochi dettagli, spesso riferiti da illustri conoscenti, come Stephen King. Dal 1968 al 1974 lavora come report specializzandosi nel mondo del crimine, esperienza che gli si rivelerà molto utile nella creazione nel suo primo romanzo "Black Sunday" ispirato alla strage degli israeliani alle Olimpiadi del '72. Nel 1982 pubblica "Red Dragon" dalla quale vengono tratti due film e nel quale per la prima volta appare la figura del dottor Hannibal "il cannibile" Lecter che l'autore approfondirà nei celebri tre romanzi seguenti "Il silenzio degli innocenti", "Hannibal" e "Hannibal Lecter; le origini del male". Nel 2019 pubblica infine il nuovo attesissimo thriller "Cari Mora".

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