mercoledì 2 ottobre 2019

Recensione; "Gelo" di Maurizio De Giovanni

Buongiorno amici lettori!
Anche stamattina ho qualche ora libera per venire a trovarvi e mi fa molto piacere perchè i libri da recuperare sono tanti e non c'è tempo di perdere! Questa mattina vi voglio parlare di "Gelo" il quarto capitolo della serie de "I Bastardi di Pizzofalcone" di De Giovanni, una delle più belle serie gialle che ho scoperto quest'anno. Ormai saprete quanto amo leggere in serie e questo autore e i suoi personaggi mi sono entrati nell'anima quindi è sempre bello poter leggere le loro vicende professionali e personali. Di cosa tratta questa indagine? Ve lo svelo qui sotto, nella mia recensione completa!




Titolo: Gelo
Autore: Maurizio De Giovanni
Paese: Italia
Genere: Giallo
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2014
Casa editrice: Einaudi
Prezzo di copertina: 16 euro copertina flessibile, disponibile anche con una diversa copertina
Ebook: 9,99 euro
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A Napoli un freddo così davvero non si era mai visto. è un gelo glaciale che ti entra nelle ossa e ti paralizza, impedendoti di fare qualsiasi cosa, anche di pensare. Eppure i Bastardi di Pizzofalcone ragionare dovranno farlo eccome quando vengono ritrovati i cadaveri di due fratelli, brutalmente uccisi nel loro appartamento; il loro nome era Biagio e Grazia, erano originari di un paesino calabrese. Lui era un brillante ricercatore fuorisede, lei una splendida ragazza con la maledetta inclinazione a mettersi nei guai. Il caso di rivela da subito molto complesso anche sè tutti i presupposti sembrerebbero condurre al padre dei due ragazzi, un ex carcerato da poco rimesso in libertà e Lojacono e Alex dovranno stare attenti a tutti i più piccoli particolare per riuscire a capire chi sia il vero assassino. Nello stesso momento Romano ed Aragona sono impegnati a sventare il sospetto di presunte violenze del padre su una bambina di dodici anni. I Bastardi di Pizzofalcone dovranno dare ancora una volta il loro meglio per dimostrare agli altri che non sono gli inetti che tutti pensano e riuscire così a far finalmente desistere l'intento di chiudere il commissariato


Anche in questo quarto capitolo ritroviamo l'inconfondibile prosa di De Giovanni, che con sapienza e musicalità ci racconta una vicenda che ancora una volta mischia le questioni professionali con quelle personali. Del resto è impossibile non scendere nell'intimo con dei personaggi come questi e anche sè infondo in questo capitolo non succede loro nulla di eclatante è molto piacevole vedere come sono evoluti dai capitolo precedenti e comprendere pian piano la strada che hanno deciso di percorrere; Lojacono sempre più preso dalla bella Piras non presta la minima attenzione a Letizia, che continua a bramarlo da lontano, e soprattutto alla figlia Marinella, decisa ad avere un po' più di libertà nella sua vita di adolescente; Alex ha iniziato ufficialmente la sua storia con Rosaria anche se sono tante ancora le cose da affrontare e chissà se mai riuscirà a scendere a patti con sè stessa; Romano continua a non darsi pace per la fine del suo matrimonio con Giorgia; Aragona imperterrito sciama dietro la bella Irina, nonostante le sue finanze stiamo iniziando a scarseggiare e non possa più permettersi di alloggiare nell'hotel dove lei lavora; Ottavia e Palma continuano a coltivare un legame pericoloso nel quale si sfiorano per poi allontanarsi di scatto per paura delle conseguenze ed infine, il buon Pisanelli, combatte le sue battaglie sia fisiche che morali per riuscire a dimostrare a tutti che dietro i suicidi c'è davvero la mano di un assassino e questa volta, ad aiutarlo, ci sarà anche la dolce Adele, una donna in bilico tra l'ombra della depressione e la luce della speranza. Inutile specificare che anche questo capitolo mi sia piaciuto molto ma devo però ammettere di aver notato un piccolo calo rispetto ai capitoli precedenti, soprattutto per quanto riguarda l'indagine in sè. I primi due capitoli della serie, ossia "Il metodo del coccodrillo" e "I Bastardi di Pizzofalcone" hanno una forza narrativa che forse un po' manca nei due seguenti che appaiono si molto piacevoli ma non dello stesso affetto. Ciò non toglie che anche "Gelo" sia un giallo di tutto rispetto ed infine la soluzione del caso mi ha lasciato piacevolmente colpita. Questa è una serie che sto leggendo con molto piacere perchè capace di regalarmi momenti di relax per staccare un po' dalla vita di tutti i giorni quindi continuerò ovviamente a leggere i capitoli seguenti perchè ormai dei Bastardi non ne posso proprio fare a meno.

Voto: 7.5

Frase: "Eppure, prima o poi, il freddo finisce. Quando meno ve lo aspettate giunge una mattina con un soffio d’aria diversa, che magari sa un po’ di mare. Un’aria particolare, che vi mette sotto la pelle, resa insensibile dal gelo, una strana voglia di vivere. Un aria che vi fa pensare, dopo tanto tempo, che il domani arriverà, e che forse non sarà malvagio"




Maurizio De Giovanni è nato il 31 marzo 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Giunto alla fama grazie alla serie gialla del Commissario Ricciardi, ambientata nella Napoli degli anni trenta, composta da ben tredici capitoli tra cui "Il senso del dolore", "La condanna del sangue""Per mano mia" "Anime di vetro", dopo "Il metodo del coccodrillo", prima romanzo in cui appare il personaggio dell'Ispettore Giuseppe Lojacono ha dato vita alla serie de "I Bastardi di Pizzofalcone", composta al momento da nove libri, tra cui "Buio", "Gelo""Cuccioli" e "Vuoto". Nel 2018 ha dato vita anche un ulteriore serie con "Sara al tramonto" seguito, l'anno dopo, da "Le parole di Sara". Di sua pubblicazione anche "I Guardiani" e altri racconti scritti in collaborazione con alcuni celebri colleghi giallisti.



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