venerdì 11 ottobre 2019

Recensione: "Il figlio prediletto" di Angela Nanetti

Buon venerdì a tutti cari amici lettori!
La settimana sta volgendo al termine e per celebrare l'arrivo del weekend eccomi pronta a parlarvi della mia ultimissima lettura, finita giusto ieri sera. Non conoscevo Angela Nanetti e mi sono approcciata al suo "Il figlio prediletto" perchè alla ricerca di un romanzo con protagonista omosessuale da leggere per la challenge annuale a cui sto partecipando e devo ammettere di aver trovato in esso davvero un piacevole intrattenimento. Qui sotto trovate la mia recensione completa.




Titolo: Il figlio prediletto
Autore: Angela Nanetti
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 232
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo di copertina: 16,50 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro 
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Nunzio Lo Cascio è solo un ragazzo quando la sua vita cambia per sempre. è il 9 giugno del 1970 e lui si trova in una vecchia Fiat nascosta nella boscaglia, a sfogare il proprio amore represso con Antonio, quando tre uomini incappucciati fanno irruzione, trascinano quest'ultimo fuori dall'abitacolo e lo uccidono di botte, sotto gli occhi inermi del suo compagno. Tre giorni dopo Nunzio è costretto a partire, la sua destinazione è l'Inghilterra dove ha ottenuto un ingaggio in una piccola squadra di calcio e proprio in quel Paese straniero, così lontano da quello in cui è cresciuto, riuscirà a trovare finalmente sè stesso. Diversi anni dopo, sua nipote Annina, figlia di quel fratello che gli ha rovinato la vita, si troverà a compiere i suoi stessi passi per scappare da un esistenza di tristezza e prigionia e scoprirà finalmente la verità su quello zio che a casa non è mai più voluto tornare.


Questa storia riesce a mostrarsi coinvolgente ed emozionante fin dalle prime pagine, e lo fa con un protagonista principale e con una cooprotagonista, appunto Nunzio e sua nipote Annina, alla quale è difficile non affezionarsi e provare da subito una forte empatia. Con salti temporali che interessano vari decenni l'autrice ci mostra due esistenze a confronto che seppur diverse conservano in loro stessi le caratteristiche di speranza e di coraggio, necessari per cambiare una vita che non è come la si desidera. Angela Nanetti ci porta a viaggia in Calabria, nell'Aspromonte per la precisione, ma più nello specifico nella parte più crudele e oscura della regione, fatta di mentalità retrogradi, ignoranti, vili e incapaci di concepire una vita diversa da quella predisposta. Nunzio prima ed Annina poi a questa realtà non ci stanno e, anche se per motivi diversi, decidono di ribellarsi e di crearsi una vita in Inghilterra, un Paese così diverso per modi e cultura da apparire quasi surreale. Come già detto i personaggi principali di questa storia sono due ma il vero protagonista è senza dubbio Nunzio, basti pensare che la storia inizia con lui e la sua esistenza è quella che viene narrata maggiormente. La sua vita è quella che fa da filo conduttore in tutta la narrazione dove scopriremo il suo intimo, le sue emozioni, i suoi desideri e suoi amori. Annina viene dopo, come è giusto che sia, e ricopre il compito di ricostruire l'esistenza di quello zio che lei non ha mai avuto modo di conoscere se non per i ricordi, che si riveleranno essere tutt'altro che inerenti alla realtà, della nonna che aveva sempre visto in Nunzio il figlio perfetto, questo però senza conoscerlo a pieno. Anche quello di Annina è un personaggi molto interessante e colpisce la sua esistenza di donna che ha avuto il coraggio di ribellarsi ad un ruolo già prefissato per lei e di lanciarsi all'avventura. Il libro di Angela Nanetti è senza alcun dubbio molto emozionante perché affronta tematiche importanti come l'omosessualità, la diversità, l'incomprensione e la perdita e una prosa scorrevole permette di divorare una pagina dietro l'altra. Allo stesso tempo però, soprattutto nella parte finale del libro si notano alcuni piccoli buchi nella trama, che in fin dei conti sarebbero anche trascurabili ma che se fossero stati sviluppati avrebbero permesso una comprensione completa. Visto che le pagine sono poco più di duecento potrei dire che un altra cinquantina avrebbe potuto starci ma forse l'autrice, essendo più esperta di un genere differente dalla narrativa, ossia i romanzi per ragazzi, ha avuto un po' paura di essere troppo prolissa, sentimento che si può concepire. Detto questo, ho trovato questo romanzo davvero molto piacevole e non posso fare a meno di consigliarvelo, magari per un weekend in cui desiderata staccare un po' dalla quotidianità attraverso una bella storia di sentimento.

Voto: 7.5

Frase: "Non ti accorgi dell'aria che respiri, la respiri e basta. E se poi ne respiri una migliore pensi solo a riempirti i polmoni. Così credi di dimenticare"


Angela Nanetti è nata a Budrio (Bologna) e si è laureata in Storia medievale. Ha insegnato nelle scuole medie e superiori di Pescara, dove risiede. Dal 1984 a oggi ha pubblicato più di venti romanzi per ragazzi, molto dei quali premiati in Italia e all'estero. È tradotta in 25 Paesi. Il bambino di Budrio" (Neri Pozza, 2014) è arrivato finalista alla prima edizione del Premio Neri Pozza e ha vinto il Premio Terriccio, riconoscimento al romanzo storico. Di sua pubblicazione anche "Il figlio prediletto", pubblicato nel 2018. 

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