La scorsa settimana, in occasione di San Valentino ho letto un libro trovato in biblioteca e che mi aveva colpito moltissimo per la bellissima foto in copertina. Il suo titolo è "I baci sono definitivi" di Pietrangelo Buttafuoco e questa è la mia recensione.
Titolo: I baci sono definitivi
Autore: Pietrangelo Buttafuoco
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 200
Casa
editrice italiana: La nave di Teseo
Anno
di pubblicazione: 2017
Prezzo
di copertina: 18 euro copertina flessibile
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Per un anno intero, Pietrangelo Buttafuoco ha viaggiato ogni giorno come pendolare e nel silenzio del viaggio ha rubato le storie dei viaggiatori come lui; in metropolitana, in autobus, in autostrada, a Roma o all'estero vengono ambientate queste piccole storie vissute ad ogni ora del giorno da persone che per qualche ragione hanno colpito il suo interesse e che, non sapendo il loro nome, lui rinomina come gli viene in mente con i nome dei grandi personaggi storici, dei protagonisti delle più belle storie d'amore, delle più immense canzoni, persino, dei grandi simboli dalla mitologia mondiale, tingendo qualcosa di profondamente comune con una grande sfumatura di magia.
Quando scegli di leggere un libro totalmente alla cieca vai incontro a due conseguenze; o ti conquista completamente oppure non lo fa per nulla.
Purtroppo io devo ammette di essere uscita da questa lettura più propensa alla seconda ipotesi.
Quella di Pietrangelo Buttafuoco è senza dubbio un idea originale; raccogliere in un solo libro tutte quelle vite che ad ognuno di noi può capitare di incontrare per sbaglio e sul quale anche solo per un attimo concentriamo la nostra attenzione. A chi di noi non è mai capitato di incrociare lo sguardo di qualcuno e chiederci chi sia, quale sia il suo nome, come sia la sua vita?
Ciò che invece non mi convinto molto è la struttura del romanzo; diviso in stagioni e in seguito in varie pillole anticipate dal luogo e dall'orario in cui si svolgono, mi è apparso troppo fugace per essere apprezzato a pieno. Non hai nemmeno il tempo di ragionare su quello che hai appena letto che subito vieni catapultata nella situazione seguente.
Uno stile di scrittura un po' troppo ricercato, che mi ha in qualche modo ricordato quello di Alessandro Baricco, non è riuscito ad agganciarmi e a trascinarmi con lui fino alla fine, raggiunta in fretta ma senza particolare emozione, che sono riuscita a provare solo nelle parti in cui l'autore parla di alcuni aneddoti della sua vita, analizzando alcuni argomenti anche importanti come la migrazione e la morte.
C'è una cosa però che mi è piaciuta veramente tanto e questo devo assolutamente dirlo; le illustrazioni curate da Banafshe Ahmadzadeh! Foto veramente meravigliose e di grande effetto, poste a dividere le parti del libro, e unite da un solo tocco di colore; un bellissimo fiore.
A malincuore, la mia prima insufficienza di questo mese.
Voto: 5.5
Frase: "Gli amori dai quali ci si lascia trasportare sono gli amori gracili, momenti di vita che non sono giorni o notti ma istanti senza struggimenti, senza sfinimenti ma sempre affamati e insaziabili"
Pientrangelo Buttafuoco è nato a Catania il 2 settembre 1963.
Ha iniziato la sua carriera di giornalista collaborando con alcune riviste di destra ed ora scrive per "Il Foglio", "La Repubblica" e Il Sole 24 ore".
La sua carriera come scrittore ha inizio nel 2001 con la pubblicazione di "Fogli consanguinei" a cui hanno seguito "Le uova del drago", "L'ultima del Diavolo", "Cabaret Voltaire", "Fimmini", "Il Lupo e la Luna", "Fuochi", "Il dolore pazzo dell'amore", "Buttanissima Sicilia", "Dall'autonomia a Crocetta, tutta una rovina" e "Il feroce Saracino". "I baci sono definitivi" è la sua ultima opera.
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