venerdì 22 dicembre 2017

Recensione "Canto di Natale" di Charles Dickens

Buongiorno cari amici lettori!
Siamo quindi giunti al venerdì prima dell'inizio delle feste, un venerdì assolutamente speciale in cui si conclude la mia speciale avventura avvenuta nelle scorse settimane alla scoperta dei più belli racconti di Natale, percorso di cui vi parlerò più tardi nello specifico grazie ad una rubrica speciale.
Quando, ad inizio mese, ho espresso la volontà di intraprendere questo progetto e ho chiesto quali fossero i romanzi natalizi che proprio non potevano mancare, mi sono sentita urlare all'unanimità "Il canto di Natale"!!! E io, da brava succube, ho dovuto per forza di cose darvi ascolto.
Quindi ecco a voi la mia personale recensione del racconto di Natale più famoso di sempre.


Titolo: Il canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Paese: Inghilterra
Titolo originale: A Christmas Carol
Genere: Racconto di Natale
Pagine: 70
Casa editrice: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 1843
Prezzo di copertina: 7 euro copertina flessibile
Ebook: 0.49 euro 

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Siamo alle soglie del Natale e il vecchio Scrooge un uomo d'affari avido ed egoista, torna a casa più adirato del solito.
Il cuore freddo non è infatti capace di apprezzare le piccole cose come il calore del Natale e lui vede tutto come un immensa sciocchezza e scocciatura.
Quella sera però, qualcosa di molto strano sta capitando e poco prima di andare a dormire Scrooge si ritrova davanti il vecchio Marley, suo amico e socio in affare, morto ormai da sette anni che gli annuncia che nelle tre notti successive riceverà la visita di tre fantasmi di Natale; quello del passato, quello del presente e infine quello del futuro, per cercare di impedirgli di finire come lui ed essere tormentato dai suoi errori per il resto dell'eternità.
Così il vecchio Scrooge, stupefatto da quello che gli sta succedendo ma impossibilitato e fare qualcosa per evitarlo, verrà messo di fronte dai tre spiriti a tutte le sue malefatte che riusciranno finalmente ad aprirgli gli occhi e a farlo diventare una persona migliore.

La storia scritta da Charles Dickens la conoscevo già perfettamente, soprattutto grazie alla trasposizione cinematografica per ragazzi "A Christmas Carol" del 2009, e poterla scoprire alle sue origini è stata per me una grande emozione.
Nata inizialmente come favola di Natale e trasformata negli anni nei modi più disparati, l'opera dell'immenso scrittore inglese è in realtà non adatta esclusivamente a bambini e ragazzi, ma anche, se non proprio solamente, agli adulti. Sono loro infatti che, ancora oggi, come Scrooge, spesso si lasciano condizionare dal lavoro, dai soldi e dall'egoismo, perdendo così le cose che valgono davvero, non solo a Natale ma anche nell'intera vita.
Non si può discutere che questo sia il vero racconto di Natale, quello da leggere di fronte all'albero addobbato tutti insieme la sera della Vigilia, l'unica cosa, è che non si può definirla certo una lettura semplice. 
Essendo un classico scritto a metà del 1800 e quindi quasi duecento anni fa presenta uno stile di scrittura in qualche modo un po' datato, arricchito e pomposo, come si usava a quel tempo e non proprio accessibile a tutti.
Detto questo, il mio voto non può che essere decisamente buono.

Voto: 7
 Charles John Huffam Dickens nacque a Portsmounth il 7 febbraio 1821 e morì ad Higham il 9 giungo 1970. Celebre per le sue prove umoristiche tanto che per il suoi romanzi sociali, è considerato uno dei romanzieri più importanti, non che più celebri, di sempre.
Moltissime le sue pubblicazioni tra cui spiccano dei grandi capolavori "Il circolo Pickwick", "Le avventure di Oliver Twist", "David Copperfield", "Grandi speranze" e "Il canto di Natale".


2 commenti:

  1. Che bel libro! Lo leggevo sempre a mia sorella quando era piccola... E poi lei adorava anche Rover salva il Natale, un racconto divertentissimo per i bambini!

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    1. Ciao! Grazie per il consiglio, non conosco questo racconto ma andrò sicuramente a dargli un occhiata :)

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