giovedì 21 dicembre 2017

Recensione: "A casa per Natale" di David Baldacci

Per quanto riguarda invece la lettura natalizia vi parlo dell'ultimo libro che ho concluso, ossia "A casa per Natale" dello scrittore italo-americano David Baldacci.
Un libro che mi è piaciuto veramente molto e che mi ha colpito soprattutto per la sua originalità.. fino agli ultimi capitoli, che non mi hanno propriamente convinto.


Titolo: A casa per Natale
Autore: David Baldacci
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: A Christmas Train
Genere: Romanzo/Racconto di Natale
Pagine: 200
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2002
Prezzo di copertina: 17 euro copertina rigida, 8 euro copertina flessibile

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Tom Langdon ha viaggiato in ogni parte del mondo nel suo lavoro di corrispondente nelle zone di guerra ma una volta tornato negli Stati Uniti ed essersi convertito ad un lavoro un po' più sicuro (e noioso) per via di uno scatto di nervi all'aeroporto non gli è più permesso di salire su un aereo, per cui, per raggiungere per le vacanze di Natale la fidanzata, la bellissima ed esigente Lelia, doppiatrice di una famose serie di cartoni animati, sarà costretto ad attraversare il Paese su due meravigliosi treni.
Prospettiva che in fin dei conti si rivela essere una benedizione, in questo modo infatti Tom potrà sfruttare l'occasione di scrivere un pezzo sulla traversata, esaudendo così l'ultimo desiderio del padre che in punto di morte gli aveva chiesto di terminare ciò che il suo lontano e celebre parente Mark Twain aveva iniziato, e soprattutto far chiarezza su alcuni aspetti della sua vita.
Ora che le missione a rischio della vita sono solo un lontano ricordo e la somma degli anni inizia a farsi importante, Tom inizia a pensare a quello che è riuscito ad ottenere e soprattutto quello che ha perso, concentrato nel suo unico amore Eleanor, donna di cui è ancora perdutamente innamorato, anche se non vede da molto tempo.
Il viaggio ha inizio a Woshinghton e appena mette piede sul treno il giornalista capisce che quello non sarà un viaggio come gli altri, a partire dai primi pittoreschi compagni di viaggio che incontra, come l'irresistibile veterana Agnes Joe, il prete in pensione padre Kelly e due giovani innamorati decisi a sposarsi proprio su quel treno. Ciò che però ignora totalmente è che proprio su quel treno è salita anche Eleanor e soprattutto che una terribile tempesta di neve li travolgerà mettendoli tutti in grande pericolo.

In un mondo controllato dalla fretta, in cui tutti siamo sempre di corsa e non abbiamo nemmeno il tempo di guardarci intorno, cosa c'è di meglio di riacquistare la calma con un bel viaggio in treno attraverso le sperdute praterie del cuore degli Stati Uniti d'America?
"A casa per Natale" è un romanzo all'insegna dell'amore per i viaggi e soprattutto per i treni, questi enormi mostri di metallo che sembrano destinati sempre più a venire dimenticati ma che sono capaci di regalare moltissimi emozioni.
David Baldacci ci porta alla scoperta di questi strabilianti e antichi mezzi di trasporto ed in special modo delle persone che su essi si possono trovare.
Da una vecchia circense in sovrappeso ad un burbero avvocato, da un regista premio Oscar ad un misterioso ladro che si aggira per le cuccette alla ricerca di preziosi, i personaggi sono il vero punto forte di questo libro.
Ce n'è un po' per tutti i generi e l'accostamento permette al lettore di non annoiarsi e di chiedersi "chi incontrerò ancora quando volterò la pagina?".
Ho apprezzato moltissimo ognuno di loro, unico e inimitabile com'è, e anche il modo in cui Baldacci è stato capace di dargli forma attraverso gli occhi del protagonista Tom che proprio grazie a questo viaggio finirà finalmente per capire quali sono le cose veramente importanti nella vita e che non bisogna mai aspettare se si vuole davvero qualcosa.
Irriverente, divertente e ironico, la lettura di questo libro è stato un vero piacere. L'unica cosa che mi ha lasciata un po' confusa è stato proprio il finale, a sorpresa certamente, ma che lascia un po' di amaro in bocca. Essendo questo anche una storia d'amore, oltre che d'avventura e di spionaggio, il fatto che si scopra che tutto ciò non sia opera del destino ma ben sì di un burattinaio in incognito a mio avviso toglie un po' di quella magia che un romanzo che si spaccia per natalizio dovrebbe avere.
In realtà del racconto di Natale ha ben poco, a parte la descrizione della festa e dello scambio di regali avvenuta nella situazione più critica che si possa immaginare e un ladro assai particolare che decidere di fare un regalo a tutti riconsegnando ciò che aveva rubato, ed è per questo che il mio voto non è dei più alti.
Se non dovessi valutare in base alla ricorrenza e, soprattutto, se non esistessero quelle due paginette finali, il mio voto saprebbe stato decisamente più alto.
Una lettura che consiglio a chi non ama pienamente le storie di Natale ma vuole distarsi un po' attraverso una lettura piacevole e poco impegnativa ricca di diverse emozioni.

Voto: 6.5

Frase: "Lo spirito del Natale doveva aver sprigionato la sua magia perchè i sani assistevano i malati e ci si aiutava fra sconosciuti. Nessuno protestava o si spazientiva per il posto che occupava nella fila o per i compiti assegnatigli"


David Baldacci nasce nel 1960 a Richmond da una famiglia originaria della provincia di Lucca. Attualmente risiede a Vienna, in Virginia, con la moglie e i loro due figli.
Ha esercitato la professione di avvocato per molti anni prima di iniziare a scrivere romanzi; il suo esordio avviene nel 1996 con "Il potere assoluto" a cui seguirono molti altri, alcuni raccolti in serie, di grande successo di pubblico e critica.

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