martedì 12 dicembre 2017

Spunti tra le righe; Arsenico e vecchi merletti

Buon martedì a tutti cari amici lettori!
Torna "Spunti tra le righe", la rubrica che mette in luce interessanti particolari trovati nei libri.
Tra le pagine di "Mi piaci da morire", primo capitolo della trilogia scritta da Federica Bosco sulle avventure di un aspirante scrittrice emigrata a New York, ho trovato lo spunto di cui parlarvi oggi.
Un un divertente passaggio la protagonista Monica associa le sue antipatiche datrici di lavoro Miss V e Miss H come le "care ziette" di "Arsenico e vecchi merletti", commedia scritta nel 1939 dal commediografo statunitense Joseph Kesselring, famosa soprattutto per l'adattamento cinematografico del 1944 diretto da Frank Capra.
Delle dodici commedie scritte da Kesselring "Arsenic and Old Lace" è l'unica ad aver avuto successo; considerata un successo fin dal debutto avvenuto al Fulton Theatre di New York il 10 gennaio 1941 ha avuto ben 1444 repliche e il New York Times l'ha definita "così divertente che nessuno la dimenticherà mai".
La prima rappresentazione italia risale al 1945 per la regia di Ettore Giannini con un cast che comprendeva Rina Morelli, Paolo Stoppa, Olga Villi, Dina Galli, Guido Verdiani e molti altri grandi nomi.
Il protagonista della vicenda è Mortimer Brewster, severo critico teatrale proveniente da una pittoresca famiglia di pazzi assassini, tra cui figurano soprattutto il vecchio zio convito di essere Theodore Roosevelt che cerca di scavare il Canale di Panama in cantina e, appunto, le due vecchie zie zitelle che uccidono i loro coinquilini avvelenandoli con un vino di sambuco corretto con l'arsenico.
Questa irresistibile commedia è stata, come ho già detto, trasformata in un divertentissimo film grazie all'adattamento dei fratelli Epstein, vincitori dell'Oscar per il capolavoro Casablanca.
La storia presenta alcune differenze rispetto alla commedia originale, Mortimer Brewster è infatti uno scrittore, ex scapolo convinto, che dopo essersi sposato con la bella Elaine Harper torna a casa delle vecchie zie Abby e Martha, due disponibili signore che dopo aver affittato alcune stanze a diversi inquilini li uccidono e li seppelliscono nel "Canale di Panama" il tunnel che (in questo caso), il fratello di Mortimer, Teddy, sta scavando in cantina.
Deciso a porre fine alla loro pazzia, Mortimer cerca di fare internare Teddy in una casa di cura ma i suoi piani vengono sconvolti dall'arrivo dell'altro fratello Jonathan, un efferato pluriomicida che dopo un intervento plastico ha assoluto le sembianze dell'attore Boris Karloff.
La pellicola vanta un cast eccezionale tra cui Cary Grant nel ruolo del protagonista e Peter Lorre in quello del dottor Einstein, amico e compare di Jonathan.
Proprio per il ruolo dello spietato assassino inizialmente Capra avrebbe voluto direttamente Boris Karloff, che interpretava il personaggio nella commedia teatrale, ma infine ha dovuto optare per Raymond Massey, truccato con un make up ispirato a Karloff nel film Frankenstein.
Altra curiosità, "Arsenico e vecchi merletti" è uno dei pochi film in cui Cary Grant non viene doppiato dal suo doppiatore più assiduo e duraturo, Gualtiero De Angelis, ma bensì da Leonardo Cortese.

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