martedì 30 aprile 2019

Le migliori letture del mese; Aprile 2019!



Ciao a tutti amici lettori!
Oggi è l'ultimo giorno di Aprile e come consueto ecco la mia personale classifica delle letture del mese! I libri di cui vi devo parlare sono tanti (undici, per la precisione) e il tempo a mia disposizione poco quindi non mi trattengo oltre. Ecco a voi la mia classifica delle letture di Aprile!


Undicesimo posto: "Karma city" di Massimo Bisotti

Prima collaborazione con Thrillernord; una nuova uscita capace di creare in me molta curiosità ma non di conquistarmi a pieno per via di una narrazione forse un po' troppo particolare

Voto:  5                   Recensione completa su thrillernord.it




Decimo posto: "Addio fantasmi" di Nadia Terranova

Sarò controcorrente ma anche questo osannatissimo romanzo candidato al Premio Strega non è riuscito a convincermi del tutto, infondendo in me solo una profonda tristezza

Voto: 6                     Recensione completa qui




Nono posto: "Le solite sospette" di John Niven

Cercavo un romanzo ironico e leggero e sicuramente l'ho trovato ma il linguaggio inutilmente volgare e le scene alla "american comedy" dopo un po' scocciano. Peccato..

Voto. 6                 Recensione completa qui




Ottavo posto: "La forchetta, la strega e il drago" di Christopher Paolini

Dopo otto anni dalla fine della saga fantasy di Eragon, Paolini ci riporta in Alagaesia con tre racconti piacevoli ma che appaiono più come incipit che come racconti veri e propri. Fa piacere che possano esserci dei seguiti ma, da fan della saga, avrai voluto qualcosa di più

Voto: 6                    Recensione completa qui




Settimo posto: "Aquila. Le vette dello spirito" di Monika M

Prima collaborazione con un autrice emergente che attraverso un romanzo storico ben scritto e congeniato ci porta alla scoperta dei segreti del territorio aquilano.


Voto: 7               Recensione completa qui



Sesto posto: "Amico, nemico" di Simone Censi

Seconda collaborazione emergenti e secondo libro di Simone Censi letto dopo "Il garzone del boia", un breve romanzo storico che ci porta a scoprire la tragica realtà vissuta da milioni di bambini costretti a crescere negli Istituti religiosi industriali dell'Irlanda di inizio Novecento

Voto: 7                   Recensione completa qui




Quinto posto: "Morte sotto spirito" di Brigitte Glaser

Seconda indagine con protagonista la cuoca Katharina Schweitzer, tornata a casa, nella Foresta Nera, per prendere in gestione temporanea l'osteria di famiglia. Ironico ma incredibilmente ricco. Forse un po' difficile da seguire se non si ha la necessaria concentrazione

Voto: 7.5               Recensione completa qui



Quarto posto: "Four" di Veronica Roth

Raccolta di racconti conclusiva delle serie dispotica young adult Divergent composta da quattro racconti narrati dal punto di vista di Tobias/Quattro. Il modo migliore di salute una saga per adolescenti ma capace di convincere anche i lettori più maturi

Voto: 7.5                   Recensione completa qui




Terzo posto: "L'ipotesi del male" di Donato Carrisi

Secondo capitolo della serie che vede come protagonista Mila Vasquez e la sua lotta contro il Suggeritore. Le idea sono ancora una volta vincenti e piacevoli ma la forza narrativa risulta inferiore al libro precedente, ad esclusione del finale.

Voto: 7.5              Recensione completa qui



Secondo posto: "Come un padre" di Marco Martani

Prima lettura del mese in collaborazione con Thrillernord, un romanzo avvincente ed emozionante che porta alla scoperta del vero cuore della malavita attraverso il racconto di un uomo a confronto con il suo passato

Voto: 8.5                 Recensione completa su thrillernord.it




Primo posto: "È tempo di ricominciare" di Carmen Korn

L'attesissimo ritorno ad Amburgo e alle storie di Henny, Kathe, Lina, Ida e tutti i magnifici personaggi che le circondano. Una storia delicata e ricca di emozioni. Il primo posto non poteva che essere suo

Voto: 8.5              Recensione completa qui






Segnalazione NPS; "Venuti dal mare" di Gianluca Malato

Buon martedì a tutti amici lettori!
Come consueto ecco una nuova segnalazione tratta dal bel catalogo di NPS Edizioni!
Oggi vi voglio consigliare "Venuti dal mare" il romanzo fantasy per ragazzi scritto da Gianluca Malato che unisce mistero ed incredulità alla storia di Giuseppe Nicosia un musicista della Trapani di inizio Novecento. Qui sotto potete trovare le informazioni necessarie non che il sito di NPS Edizioni dove poterlo acquistare.




Titolo: Venuti dal mare
Autore: Gianluca Malato
Paese: Italia
Genere: Fantasy/Mistery/Horror per ragazzi
Pagine: 122
Casa editrice: NPS Edizioni
Prezzo di copertina: 12 euro
Ebook: 1.99 euro 
Link per l’acquisto sito NPS Edizioni








Trama: 
Trapani, inizi del Novecento. Giuseppe Nicosia è il primo flautista dell’orchestra del Conservatorio. Per lui, la musica è tutto. Durante un temporale, viene aggredito da una bizzarra creatura, proprio nel cuore della sua città. Convinto di aver sognato, Giuseppe prova a cacciare dalla mente il pensiero di quell’essere, ma nuove apparizioni lo convincono che la minaccia è reale. Con l’aiuto di un cacciatore e di un pescatore, Giuseppe indaga per scoprire il mistero che circonda le creature venute dal mare, prima che la tempesta da loro scatenata travolga Trapani e la Sicilia intera.

Frase: "Tutto ebbe inizio all’alba dei tempi. Dei e titani si contendevano il dominio della Terra, fino a quando Zeus non cacciò i titani diventando il re degli dei. Ebbene, esiste una terza razza di esseri, immortali come gli dei e pericolosa come i titani, una razza talmente potente e malvagia da avere il potere di uccidere persino un dio. Sto parlando di creature puramente malvagie, meschine, il male puro. Esseri dal sangue nero come la pece e impossibili da sconfiggere con le armi umane"

L'autore: Gianluca Malato è nato a Erice (TP) nel 1986. Scrive racconti fantastici fin dall’adolescenza. Ha scritto articoli per il giornale Fantascienza.com, per Silenzio-In-Sala.com, per la rivista Fantasy Magazine e per Ossblog.it. I suoi racconti e romanzi sono disponibili su tutti gli store di libri e ebook. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo i romanzi “Il cuore di Quetzal” (Nativi digitali edizioni, 2014), “Vapore nero” (Dunwich Edizioni, 2015), e il racconto lungo “L’isola del male” (autoprodotto, 2016).


lunedì 29 aprile 2019

Recensione: "Morte sotto spirito" di Brigitte Glaser

Ed ecco la seconda recensione della giornata che riguarda l'ultima lettura di questo mese ossia "Morte sotto spirito" di Brigitte Glaser, seguito di "Delitto al pepe verde". Ho letto il primo libro della serie gialla con protagonista la cuoca Katharina Schweitzer la scorsa estate e non ho resistito ad acquistare tutti i libri della serie! Questo mese ho finalmente letto il secondo capitolo e adesso sono pronta a parlarvene! Come sempre quando si tratta di serie invito a leggere la mia recensione solo chi ha già letto il primo libro, in modo da non incappare in spiacevoli spoiler!




Titolo: Morte sotto spirito
Autore: Brigitte Glaser
Paese: Germania
Titolo originale: Kirschtote
Genere: Giallo
Pagine: 329
Prima pubblicazione: 2004
Casa editrice italiana: Emons 
Anno edizione: 2016
Prezzo di copertina: 12.50 euro copertina flessibile
Ebook: 7.95 euro
Link per l’acquisto Amazon e ibs




Sono passati due mesi dalla tragica conclusione degli omicidi del "Bue D'Oro" e Katharina, sia per riprendersi dallo shock per la morte di Spielman sia per sostituire la madre, bloccata a letto per via di una gamba rotta, decide di tornare a casa, nel bel mezzo della Foresta Nera per prendere in gestione l'osteria di famiglia, "Il Tiglio". Dopo cosi tanti anni passata in giro per il mondo, saranno tante le cose da ritrovare, alcune piacevoli, come il tenero profumo delle ciliegie selvatiche e l'inconfondibile gusto del kirsch di prima qualità, alcune molto bene come il complesso rapporto con la madre Martha, una donna che, nonostante l'incidente, non ha alcun scrupolo a tormentala e a mettersi in mezzo nelle sue decisioni, professionali e personali. Meno male che c'è la cucina a aiutarla a calmarsi e grazie al supporto del giovane aiuto cuoco Carlo, appena diciassettenne ma con tanta voglia di imparare, Katharina avrà modo di dare sfogo a tutta la sua creatività per ottenere piatti sopraffini. Se sul piano professionale tutto sempre andare a gonfie vele, su quello personale invece gravita un grande peso e la giovane dovrà trovarsi incastrata tra i fantasmi del passato ed un futuro che sembra ancora molto incerto. Per distrarsi sceglie quindi di appoggiarsi a dei vecchi amici, il giornalista FK e la sua amica d'infanzia Teresa, sposata con Konrad Hils, l'ambientalista rivoluzionario che proprio in quel periodo fa molto parlare di sè grazie alla sua lotta contro la costruzione di una grande pista da sci al coperto. Ciò che sembra un periodo attuo a ritrovare la tranquillità è destinato a tingersi ancora del colore del sangue quando la stessa Katharina ritroverà il corpo di Konrad orribilmente ucciso e, con l'aiuto dell'immancabile Adela, giunta direttamente da Colonia per alcuni impegni di lavoro, dovrà nuovamente immischiarsi in una sordida faccenda, alla scoperta del colpevole.


Ad una prima impressione questo romanzo che unisce indagini alla cucina, sembrerebbe una lettura leggera e poco impegnativa ma vi posso dire con convinzione che è un impressione totalmente sbagliata. Fin dalle prime pagine infatti ci si rende subito conto che l'indagine in cui stiamo per imbatterci è incredibilmente complessa, forse addirittura un tanti troppo. Trasporti illegali, traffici illeciti, ricettazione, denaro sporco, fondi esteri, corruzione, l'egemonia dei grandi produttori contro quelli più piccoli, la mancata salvaguardia del territorio. C'è tutto questo in questo romanzo, e anche qualcosa di più, tanto che la sua lettura necessita una grande dose di attenzione. Stare dietro a tutto e riuscire a comprendere ogni cavillo fino in fondo non è così semplice ma a stemperare la situazione ci pensa la simpatia della protagonista e del personaggi che la circondano. Katharina è davvero una donna unica nel suo genere. La sua grande passione per il cibo e per la cucina si respira in ogni pagina e risulta impossibile non seguirla con piacere nelle sue incredibili indagini, dove si ritroverà più volte in situazioni assurde e a dir poco pericolose. Quando ho saputo che l'ambientazione non sarebbe più stata Colonia, come nel libro precedente, ho temuto che sarebbe venuto a mancare un altro personaggio unico ed insostituibile, Adela, l'irresistibile ostetrica in pensione con la passione per le indagini, ed è stato un gran piacere per me quando ho constata che con un un colpo da maestro l'autrice era riuscita a inserire anche lei in questa seconda storia. Senza di lei non sarebbe davvero stata la stessa cosa e soprattutto non avremmo mai potuto vederla in una situazione ben diversa ossia innamorata dell'improbabile commissario Kuno Eberle. Proprio parlando dell'incaricato alle indagini devo dire che anche questa volta, come è successo con Fischer, la polizia non ne esce proprio vincitrice ma anzi viene più volte etichettata come incapace e per nulla all'altezza. Caratteristica di certo insolita ma che dimostra come non sempre chi dovrebbe svelare il mistero sia davvero adatto a farlo. Se c'è una cosa che ho apprezzato più di tutto in questo libro è senza dubbio la passione con cui l'autrice ci parla della Foresta Nera, la sua terra d'orine, in cui si alternano leggende a fatti storici molto importanti. Soprattutto nella prima metà del romanzo veniamo continuamente a conoscenza dei grandi fatti storici che hanno caratterizzato la zona e la trasformazione che le città, i paesi e l'intera comunità ha subito nel corso degli anni. Una scelta molto piacevole ed interessante per chi, come me, ha potuto in questo modo imparare qualcosa di buono. Un altra caratteristica legata al territorio che si può notare indubbiamente è che questo romanzo appare a tratti come una sorta di denuncia alle istituzioni che tendono a prediligere l'innovazione al salvaguardia della tradizione, a discapito dei piccoli produttori e al matrimonio ambientalistico. Un argomentazione molto importante che conferma ciò che dicevo in precedenza; chi sta cercando un romanzo leggero e poco impegnativo dovrebbe proprio optare per qualcos'altro perchè "Morte sotto spirito" necessita tutta la nostra attenzione.

Voto: 7.5

Frase: "Il luogo del crimine non viene mai scelto a caso, tesoruccio. La dice lunga sull'assassino"



Brigitte Glaser è nata nella Foresta nera nel 1955 e vive da molti anni a Colonia dove si occupa di formazione. Oltre alle serie sulla cuoca Katharina Schweitzer e a quella precedente su due detective donne, Glaser ha pubblicato diversi libri per ragazzi. Della serie di Katharina fanno parte "Delitto al pepe verde", "Morte sotto spirito", "Assassino a la cart", "Miele amaro" e "Buffet al veleno"


Recensione; "Amico, nemico" di Simone Censi

Buongiorno amici lettori!
Aprile sta per concludersi ed è quindi il momento di affrontare le ultime recensioni del mese prima del consueto resoconto di domani. Posso già dire che questo è stato un mese caratterizzato da tante letture alcune dei quali giunte grazie a delle belle collaborazioni con autori emergenti. Una di esse è quella di cui vi parlo in questo primo posto di oggi; dopo aver letto lo scorso mese "Il garzone del boia" durante la scorsa settimana ho avuto modo di scoprire anche un altra opera del simpatico e sorprendente scrittore Simone Censi, "Amico, nemico". Senza indugiare oltre per evitare di svelarvi troppo già da subito, ecco qui la mia recensione!




Titolo: Amico, nemico
Autore: Simone Censi
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 97
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice: Edizioni Montag
Prezzo di copertina: 12 euro copertina flessibile
Link per l’acquisto Amazon e ibs







Romanzo breve ma ricco di emozioni contrastanti, "Amico, nemico" è ambientato nell'Irlanda di inizio Novecento e racconta la storia, narrata in prima persona, del protagonista, un ragazzo originario di Bray, una piccola cittadina della costa est, che dopo la morte di entrambi i genitori è costretto a lasciare i due fratelli maggiori per recarsi in un Istituto religioso industriale a Dublino. Qui il protagonista incontrerà Johnny, un ragazzino con un esperienza alle spalle molto simile alla sua, con la quale si troverà a condividere le malvagità subite all'interno dell'Istituto; la malnutrizione, il duro lavoro, e soprattutto percosse e le molestie, anche molto gravi, subite dai maestri monaci, capaci di creare ferite talmente profonde nell'animo dei giovani da trasformarli, una volta cresciuti, in qualcosa di molto diverso, qualcosa di rabbioso, furente. Qualcosa, addirittura, di diabolico. Anche questa volta Simone Censi non ha paura di dare luce a dei contenuti ostici e dolorosi ma che fanno parte della Storia. Attraverso una narrazione totalmente descrittiva priva di discorsi diretti, porta il lettore ad entrare totalmente nell'amino del protagonista sentendo sulla propria pelle tutte le sue emozioni, dalla paura, allo sconforto, dalla rabbia, alla voglia di vendetta, capaci di lasciarlo senza fiato. "Amico, nemico" è un romanzo relativamente breve ma capace di sconvolgere con una storia che sembra troppo crudele per essere vera ma che, purtroppo, trova le sue radici nella realtà. Quella raccontata dal protagonista è davvero la storia vissuta da milioni di ragazzi vissuti negli stessi Istituti e questo fa capire quanto sia importante parlarne ed esserne a conoscenza. Questo libro conserva anche una storia di positività, anche nelle parti più terribili, e sfocia in un finale stupendo, capace, dopo alcune lacrime di lasciar emergere un sorriso. Simone Censi mostra nuovamente un grande talento, una bella attenzione per il contesto storico in cui ambienta le sue opere ed uno stile unico che so già saprà riservarci molte sorprese in futuro.

Voto:  7


Simone Censi è marito, padre, impiegato e scrittore. Vive a Corridonia, in provincia di Macerata, e ha pubblicato due romanzi, "Amico, nemico" per Montag nel 2015 e "Il garzone del boia" per Elison Publishing nel 2018



giovedì 25 aprile 2019

Recensione; "Four" di Veronica Roth

Buon giovedì 25 Aprile a tutti voi amici lettori!
Altra giornata di festa, altra recensione pronta per voi! Nei giorni scorsi ho concluso ufficialmente la serie "Divergent" con la racconta di racconti "Four" e oggi è proprio di questa lettura che vi voglio parlare. Siete pronti a conoscere il mio parere? Bene, qui sotto trovate la mia recensione!




Titolo: Four
Autore: Veronica Roth
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: Four. A Divergent Collection
Genere: Raccolta di racconti/Dispotico/Young Adult
Pagine: 284
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice italiana: DeA
Prezzo di copertina: 14,90 euro copertina rigida, 12,90 euro copertina flessibile
Ebook: 6.99 euro
Link per l’acquisto Amazon e ibs





"Four" è la raccolta di racconti attua a concludere ed arricchire la celebre trilogia "Divergent". Composto da quattro racconti ("Trasfazione", "Iniziato", "Figlio" e "Traditore") nasce dall'idea di Veronica Roth di approfondire il personaggio di Tobias/Quattro, uno dei più importanti e misteriosi dell'intera trilogia. L'autrice ci svela nell'introduzione iniziale di aver iniziato a scrivere "Divergent" proprio dal punto di vista del ragazzo che decide di cambiare fazione per scappare alle violenze del padre ma poi di aver cambiato idea dopo essersi resa conto che la sua non era la voce adatta per raccontare la sua storia. Detto questo appare inevitabile per lei aver scritto anche questa raccolta che permette al lettore di andare un po' indietro nel tempo e di seguirlo nel momento della sua Cerimonia della Scelta, del suo periodo da Iniziato negli Intrepidi, la sua scalata nella gerarchia fino a diventare istruttore, il suo rapporto con i compagni, sia amici, come Zeke e Shauna, sia nemici, come Eric, ma anche ai suoi complicati legami con i genitori, che tanto saranno importanti nell'evolversi della storia. I quattro racconti sono tutti narrati in prima persona e appaiono in qualche modo legati l'uno all'altro, cosa che ho apprezzato molto soprattutto nei primi tre, ambientati prima dell'inizio di "Divergent" e quindi totalmente inediti. Il quarto e l'appendice finale, invece, sono degli omaggi ai più nostalgici e servono per ripercorrere alcuni episodi già visti in "Divergent" ma raccontati dal punto di vista di Tobias come l'incontro con Tris e la nascita del loro amore. I più romantici saranno quindi accontentati grazie ad alcuni teneri momenti racconti con maestria e che infondono una grande malinconia che infondo non guasta mai. Anche questo ultimo capitolo mi fa rimanere dell'opinione che, pur essendo una lettura tipicamente adolescenziale, la serie di Veronica Roth riesce a coinvolgere ed intrattenere piacevolmente anche il pubblico più adulto grazie all'alternanza di azione, sentimento, spensieratezza e la trasmissione di messaggi importanti. Ora che ho scoperto la penna di questa autrice penso proprio che leggerò qualcos'altro di suo, e lo farò molto presto!

Voto: 7.5

Frase: "Il mio nome che adesso è solo "Quattro", ogni sospetto della mia provenienza e sulla mia identità dimenticati, ora che sono uno di loro, ora che sono un Intrepido. Non sono Tobias Eaton, non lo sono più, non lo sarò mai più. Sono un Intrepido"


Veronica Roth è nata il 19 agosto 1988 a New York e attualmente vive a Chicago con il marito. Il suo esordio è avvento in giovanissima età con la pubblicazione del romanzo best seller "Divergent", che ha scritto rubando il tempo agli esami, e a cui hanno fatto seguito due romanzi "Insurgent" e "Allegiant" e una raccolta di racconti "Four".
Nel 2017 è uscita anche il primo libro della duologia "Carve de Mark" "I presidiati" che si concluderà quest'anno con "Il destino divide".

mercoledì 24 aprile 2019

Recensione; "La forchetta, la strega e il drago" di Christopher Paolini

Buon mercoledì a tutti cari amici lettori!
Oggi torno da voi con una nuova recensione che riguarda un libro che mi ha permesso di ritrovare una storia tra le più amate della mia infanzia ed adolescenza; sto parlando del nuovissimo libro di Christopher Paolini, autore della serie fantasy denominata il Ciclo dell'Eredità composto da "Eragon", "Eldest", "Brisingr" e "Inheritance", tornato proprio quest'anno con una nuova racconta chiamata "I Racconti di Alagaesia". "La forchetta, la strega e il drago" è una racconta di tre racconti che riprende la storia di Eragon e dei suoi compagni una volta conclusa la sanguinosa guerra con il perfido Galbatorix. Qui sotto potete trovare la mia recensione, che, come avrete capito, sarà piena di emozioni!




Titolo: La forchetta, la strega e il drago
Autore: Christopher Paolini
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: The fork, the witch and the worm
Genere: Racconta di racconti/Fantasy
Pagine: 285
Anno di pubblicazione: 2019
Casa editrice italiana: Rizzoli
Prezzo di copertina: 17 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
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Sono passati otto anni dall'uscita di "Inheritance" e dalla fine del Ciclo dell'Eredità ed Eragon, il più celebre Cavaliere dei Draghi, dopo aver sconfitto Galbatorix e al liberato Alagaesia dal suo perfido controllo si è lanciato nel suo nuovo compito per istituire nuovamente quell'antico ordine. Trovato nuovo rifugio sul Monte Arngor, il giovane sta costruendo una nuova casa per le uova di drago e gli Eldunarì ma i lavori sono ancora in altro mare e tra i mille impegni, ci sarà molto tempo per pensare al passato e alle avventure trascorse. Christopher Paolini decide di dare continuità alla propria storia con questi tre nuovi romanzi ambientati in Alagaesia e che vedono protagonisti alcuni del personaggi del Ciclo dell'Eredità. Si parla ovviamente di Eragon e di Saphira e del loro nuovo obbiettivo, si ritrovano Murtagh e Castigo, scappati a nord per rifarsi una vita e dimenticare i dolori del passato e si approfondisce il ruolo dell'enigmatica Angela, la strega veggente il cui passato è ancora avvolto nel mistero. Tutti questi intenti sono assolutamente positivi ed emozionanti, soprattutto per chi ha amato la serie, come me, peccato che ogni racconto, fine a sé stesso, appaia molto di più come un incipit per una storia molto più estesa e l'opera in generale risulta profondamente incompleta. Cosa succederà a Murtagh nella sua personale lotta con i misteriosi Sognatori? E quali segreti conserva segretamente Angela? Queste sono due domande che purtroppo non trovano risposta e lasciano il lettore completamente spaesato. Che l'idea sia quella di creare dei seguiti? Sinceramente non saprei ma se così fosse a questo punto avrei preferito che ogni racconto costituisse un romanzo breve a sè in cui la storia dei tre personaggi viene ripresa ed analizzata una per volta. In questo modo sembra decisamente confuso, come se l'autore avesse messo insieme tre idee iniziali quasi a casaccio.Una piccola spiegazione viene data dalla nota finale dove Paolini spiega la nascita di questa raccolta assolutamente non prevista grazie alla creazione di “Il drago di Kulkaras” un racconto fantastico che nulla aveva a che vedere con la storia di Eragon ma che è stato inserito infine in questa raccolta come una sorta di morale sulla storia del giovane Cavaliere dei Draghi e della sua lotta con Galbatorix. “Il drago di Kulkaras” è però il racconto più corposo ed è chiaro che sia stato creato con l’obbiettivo di far nascere su di esso un nuovo romanzo. Una bella delusione per i lettori a cui brillavano gli occhi all’idea di leggere questa raccolta, me compresa, che si va ad aggiungere a quella di non poter ritrovare tutti i personaggi ma solamente alcuni, mentre gli altri vengono solamente citati.. Un ritorno, meritevole di questo nome, avrebbe dovuto riportare alla luce le antiche emozioni ma, lo dico con dispiacere, riesce in questo solo in parte. Un altra cosa che mi è mancata è la cartina di Alagaesia, la cui assenza in questa nuova opera necessita di aver a portata di mano uno dei vecchi libri per poter ritrovare i luoghi citati. Concludo infine con una cosa molto importante; dopo otto anni anche per i fan della serie è necessario un piccolo riepilogo quindi è a dir poco impossibile per un lettore che non conosce la storia comprendere "La forchetta, la strega e il drago". La sensazione che mi rimane dopo la lettura di questo romanzo è una profonda amarezza. L'unica cosa che mi fa ben sperare è il fatto che probabilmente ci saranno dei seguiti. Spero solo che vengano strutturati e curati molto meglio perchè non vedo davvero l'ora di ritrovare i miei cari personaggi e scoprire che cosa gli succederà in futuro.

Voto: 6



Christopher Paolini è nato il 17 novembre 1983 a Southern California. Figlio di due insegnati, è stato istruito in casa insieme alla sorella Angela. Attualmente vive in Montana i cui paesaggi mozzafiato hanno ispirato i suoi romanzi fantasy. Ha inizio a scrivere che aveva appena quindici anni e a diciannove ha scalato le classifiche di tutto il mondo con "Eragon", primo capitolo del Ciclo dell'Eredità di cui fanno parte "Eldest", "Brisingr" ed "Inheritance". Nel 2019 è uscita la raccolta "La forchetta, la strega e il drago" scritto in collaborazione con la sorella.

martedì 23 aprile 2019

Segnalazione NPS; "L'ora del diavolo" di Alessio Del Debbio

Buona giornata a tutti voi cari amici lettori!
Ormai lo avrete capito; martedì vuol dire segnalazione NPS ed oggi questo nostro consueto appuntamento diventa ancora più speciale perché parliamo di un opera scritta dal direttore del gruppo editoriale, Alessio Del Debbio. "L'ora del diavolo" è un antologia fantasy ispirata alle leggende popolari della zona toscana di Lucca quindi ancora una volta un opera che mostra un grande interesse per il territorio e per il folklore popolare. Se siete interessanti a saperne di più qua sotto vi lascio la scheda libro, la trama e il link del sito NPS.




Titolo: L'ora del diavolo
Autore: Alessio Del Debbio
Paese: Italia
Genere: Racconta di racconti/Fantasy
Casa editrice: NPS Edizioni
Prezzo di copertina: 18 euro
Ebook: 2.99 euro
Link per l’acquisto sito NPS Edizioni








Trama: 

"L'ora del diavolo" è un'antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni popolari lucchesi. Tredici storie che conducono il lettore nei sentieri oscuri della Lucchesia, della Versilia e delle Alpi Apuane, assieme al linchetto, alle sirene, agli streghi e a tutte le creature fantastiche che popolano l'immaginario locale. Storie di donne bellissime e maliarde, di guardiani di abissi oceanici, di uomini insicuri e inappagati, pronti a evocare il diavolo per chiederne i favori. Presenza incombente nella loro vita, mercante di sogni altrui, il diavolo tesse la sua tela all'ombra degli uomini, fautori inconsapevoli del proprio destino, e anche del suo.

I racconti della raccolta: 
L'ora del diavolo, Il guardiano degli Oceanini, Le voci alla Balza, La donna di fuoco, La luna sul fondo, La guerra del Fatonero, Il mercante di sogni, Gli uomini della neve, Il violinista del diavolo, Le fate di pioggia, Il risveglio degli Oceanini, Che fine ha fatto Babbo Natale?, In viaggio con te.


Frase: 
Un affarista, sì, potrei definirmi in questo modo. Un mercante di sogni, che offre merce scelta e pregiata, tessendoli nell’animo di uomini troppo deboli per resistere al mio richiamo. Sono il gran burattinaio di vite che, in mia assenza, sarebbero poco gloriose, destinate a perdersi negli abissi del tempo senza che nessuno ne abbia memoria. Chi sono io? Oh beh, nomen omen. E io di nomi ne ho avuti tanti.

L'autore: 
Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste e in antologie, cartacee e digitali. I suoi ultimi libri sono la saga fantasy Ulfhednar War, composta da La guerra dei lupi (Edizioni Il Ciliegio, 2017) e I Figli di Cardea (Edizioni Il Ciliegio, 2018) e l’urban fantasy Berserkr (Dark Zone Edizioni, 2017). 




lunedì 22 aprile 2019

Recensione: "L'ipotesi del male" di Donato Carrisi

Buona Pasquetta a tutti amici lettori!
Probabilmente tutti voi oggi starete in campagna o al fiume o in qualche splendido posto a godervi la consueta scampagnata ma io sono a casa di fronte al computer e pronta a parlarvi di libri, perchè domani si ricomincia e come ben saprete mi è sempre più difficile riuscire a stare dietro a tutti.
Parliamo di libri, parliamo di thriller e nello specifico del secondo capitolo di una serie poliziesca che ho iniziato lo scorso mese e che mi sta piacevolmente colpendo; sto parlando di "L'ipotesi del male" di Donato Carrisi, seguito di "Il suggeritore" e secondo libro con protagonista Mila Vasquez.
Senza indugiare oltre, ecco a voi la mia recensione!




Titolo: L'ipotesi del male
Autore: Donato Carrisi
Paese: Italia
Genere: Thriller
Pagine: 426
Anno di pubblicazione: 2013
Casa editrice: Longanesi
Prezzo di copertina: 18,60 euro copertina rigida, 5 euro edizione economica
Ebook: 9.99 euro
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Sono passati sette anni dal caso del Suggeritore e Mila Vasquez è tornata alla sua vecchia occupazione; ritrovare persone scomparse. Dopo la misteriosa sparizione del collega Eric Vincenti, al Limbo (così viene chiamato il loro ufficio investigativo) sono rimasti solo lei e il suo capo Gus Stephanopoulos, da tutti chiamato semplicemente Steph. Solo loro due ogni giorno fanno ingresso in quel seminterrato tappezzato da molteplici foto di uomini, donne, bambini di cui si è persa la traccia e la cui esistenza è stata risucchiata dalla nebbie del tempo. Per quanto motivo Mila non sa trattenere lo stupore quando un giorno, nell'ufficio di Steph trova un altra figura, una persona che lei ha già conosciuto ma che non vede da ben sette anni; Klaus Boris, ormai diventato ispettore, è giunto fino a lì per parlare di un terribile pluriomicidio, successo proprio quella notte. L'intera famiglia Belman, proprietaria di una ditta farmaceutica, è stata brutalmente uccisa, ad esclusione nel figlio minore, Jess, di soli dieci anni, unico testimone del delitto e in grado di riferire il nome del colpevole. Si tratta di Roger Valin, un semplice contabile quarantenne, sparito nel nulla diciassette anni prima. Questo è solo il primo dei molteplici casi in cui "gli scomparsi" faranno improvvisamente ritorno, spinti da chissà quale desiderio di vendetta e Mila dovrà riaffrontare le sue vecchie paura, appoggiandosi al sostegno di Simon Berish, un poliziotto reietto dal passato tormentato.


In questo secondo capitolo sulle terrificanti indagini di Mila Vasquez, Donato Carrisi ci mostra dei personaggi completamente nuovi, a parte ovviamente la protagonista e Klaus Boris, ispettore già apparso dell'indagini del "Suggeritore". Alcuni, come il Giudice, Steph e Gurevic saranno semplicemente delle comparse, attue a creare una cornice intorno alla vicenda che viaggia tra presente e passato, altri invece risultano ben più importanti, come Simon Berish un personaggio davvero molto interessante che è stato capace di conquistare a pieno la mia simpatia, a differenza di Mila Vasquez, incapace non solo di sentire lei stessa empatia ma anche di creare nel lettore. Io, sinceramente, inizio a non sopportarla. La trovo troppo debole e disturbata per riuscire a compiere il suo lavoro come si deve. In questo romanzo soprattutto perde completamente il ruolo di investigatrice diventato addirittura una delle vittime. Ciò fa perdere un po' di brillantezza in questa storia che infondo, nello suo sviluppo, risulta un po' al di sotto del livello creato nel libro precedente.  Lo schema narrativo appare esattamente come nel capitolo precedente. Si inizia tutto da un caso la cui soluzione è sotto gli occhi di tutti ma ben presto si capisce che quello era solo un inizio, il primo anello di una lunga catena di omicidi. Come ci viene spiegato dallo stesso autore nella nota finale, l'idea di basare un romanzo sulle persone scomparse era presente da molto nella mente di Carrisi ma ha preso sfogo quando, dopo la pubblicazione de "Il suggeritore", ha ricevuto una misteriose email di un uomo che annunciava di aver fatto questa scelta di vita e di essere sparito nel nulla. Questo particolare non può che entusiasmare e del resto le basi ci sono ma ho trovato poco coinvolgente il modo in cui la storia è stata sviluppata. Se nel libro precedente trovato una pecca nel finale, in "L'ipotesi del male" lo devo ammettere, succede esattamente in contrario. Il corpo non è riuscito del tutto a convincermi ma il finale lo ha fatto sicuramente, lasciando un colpo di scena che incastra il lettore nella volontà di voler continuare questa serie per scoprire cos'altro il Suggeritore può avere in mente per noi.


Voto: 7.5

Frase: "Ogni sbirro è costretto a fare i conti col proprio mestiere e con le brutture che comporta. Ma noi del Limbo non diamo la caccia a ladri o assassini, il nostro nemico è il vuoto ed è fatto di aria e di ombra. Più lo guardi e più ti sembra vero. Ingoia le persone e non le restituisce più, o perlomeno non come prima"


Donato Carrisi è nato a Martina Franca il 25 marzo 1973 e attualmente vive a Roma. Collaboratore di "Il Corriere della Sera", scrittore di teatro, sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, ha esordito in letteratura con il thriller "Il suggeritore" con il quale ha vinto il Premio Bancarella. Della stesse serie, con protagonista Mila Vasquez, fanno parte anche "L'ipotesi del male", "L'uomo del labirinto" e "Il gioco del suggeritore". Di sua pubblicazione anche la serie con protagonisti Marcus e Sandra, "Il tribunale delle anime", "Il cacciatore del buio" "Il maestro delle ombre", non che altri due libri auto conclusivi "La donna dei fiori di carta" e "La ragazza nella nebbia".




sabato 20 aprile 2019

Recensione: "Aquila. Le vette dello spirito" di Monika M

Buongiorno a tutti amici lettori, e soprattutto buona vigilia di Pasqua!
Prima di lasciarvi ai preparativi per il lungo pranzo di domani voglio condividere con voi la mia recensione di "Aquila. Le vette dello spirito" romanzo storico scritto da Monika M di cui già vi avevo parlato in una segnalazione al momento della sua uscita. Ho avuto modo di leggere questo interessante ed intrigante romanzo nel corso della settimana grazie al gentile invio da parte dell'autrice di una copia cartacea autografata, che conserverò gelosamente nella mia libreria. Se siete amanti della storia non potete proprio perdervelo quindi vi consiglio caldamente di leggere la mia recensione che trovate qui sotto!



Titolo: Aquila. Le vette dello spirito
Autore: Monika M
Paese: Italia
Genere: Thriller storico
Pagine: 246
Anno di pubblicazione: 2019
Metodo di pubblicazione: Self publishing 
Prezzo di copertina: 10 euro copertina flessibile

Ebook: 2.99 euro
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È il Febbraio 2013. Da diversi anni il territorio aquilano è segnato da terrificanti sisma che lo hanno quasi del tutto distrutto. Bramante Rossi è un restauratore romano e viene incaricato di un importante lavoro all'interno della chiesa di Collemaggio dove per caso fortuito ritrova un misterioso manoscritto, apparentemente bianco ma nasconde sulle sue pagine una storia rimasta abilmente celata grazie all'aceto di piombo. Nel tomo viene narrata la storia del giovane monaco benedettino chiamato Malachia che nel 1296 si è ritrovato a vivere sulla propria pelle la congiura più grande della storia della Chiesa, fatta per celare al mondo il più grande segreto non ancora svelato. Con l'aiuto di Giulia, Bramante dovrà scoprire cosa è successo a Malachia dopo le ultime pagine del manoscritto ma per farlo dovrà mettersi in serio pericolo, percorrendo una strada nel quale sarà difficile capire di chi fidarsi e chi no.



Monika M nel creare questo romanzo da estrema importanza ai fatto storici scoperti nel suo periodo di ricerca e questo è un gran bel punto a favore, che gli amanti della storia non potranno non apprezzare. Il romanzo è diviso in due parti; alla prima corrisponde il manoscritto, vergato da Malachia, nella seconda invece riguarda Bramante che secoli dopo lo ritrova per caso e decide di ricostruire il resto della sua storia. La prosa della scrittrice si rivela da subito estremamente duttile; nella prima parte viene usato infatti un linguaggio datato e diverse espressioni dialettali attua a rendere più verosimile possibile l'intera vicenza anche se crea qualche problema di compressione per i lettori non abruzzesi; mentre nella seconda parte la scrittura è molto più moderna e scorrevole anche se forse un po' priva di quella ricchezza storica e folcloristica che si ritrova quasi in un pagina del manoscritto e che spinge il lettore, soprattutto se della zona, a fare delle ricerche e a documentarsi sulle leggende, le storie e le tradizioni dell'epoca. Grazie a tutti questi riferimenti l'opera si rivela estremamente interessante e conta di svelare alcuni segreti. sia territoriali sia ecclesiastici, come il grande mistero sulla vera figura di Maria Maddalena e sulla discendenza di Cristo, divenuti celebri grazie a "Il Codice Da Vinci" di Dan Brown, che l'autrice stessa cita nelle ultime pagine. "Aquila. Le vette dello spirito" è anche un romanzo di avventura, adatto a tutti quelli che vogliono saggiare il pericolo e stare sul bordo del baratro che ad ogni pagina diventa sempre più stretto e pericolante. Una lettura adatta particolarmente agli amanti dei romanzi storici che voglio scoprire un opera intrigante e davvero unica nella sua forma.


Voto: 7



Monika M è un appassionata di arte e storia, viaggiatrice cronica e sognatrice irrecuperabile. Scrive quando non legge ed è una booklover a tempo pieno. Osserva molto, ma le sue storie nascono sempre da curiosità storiche. Il suo più grande pregio? L’ironia. I suoi romanzi sono “Margot”, “Fregiate virtù”, “Come un isola” e “Aquila. Le vette dello spirito”.