lunedì 10 giugno 2019

Recensione; "Il metodo del coccodrillo" di Maurizio De Giovanni

Buon lunedì a tutti amici lettori!
Una nuova settimana ha inizio e io ho già molte cose da raccontarvi; questo weekend è stato infatti per me incredibilmente ricco di letture, della quale vi parlerò nel corso della settimana. Partiamo con la prima ossia "Il metodo del coccodrillo", giallo di Maurizio De Giovanni che da inizio alla celebre serie de "I Bastardi di Pizzofalcone". Desideravo conoscere questa saga investigativa da molto tempo e finalmente ho avuto modo di poter prendere in prestito dalla mia biblioteca questo primo capitolo che, nello specifico, fa conoscere per la prima volta il personaggio dell'ispettore Giuseppe Lojacono. Qui sotto trovare la mia recensione




Titolo: Il metodo del coccodrillo
Autore: Maurizio De Giovanni
Paese: Italia
Genere: Giallo
Pagine: 292
Prima pubblicazione: 2012
Casa editrice: Einaudi
Anno edizione: 2016
Prezzo di copertina: 14 euro copertina flessibile
Ebook: 7.99 euro  
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Tutti vanno di fretta a Napoli. Nessuno a tempo di aspettare, tutti hanno troppe cose da fare, troppi pensieri, troppe preoccupazione. E soprattutto tutti sono determinati a farsi gli affari propri, per evitare, il più possibile di immischiarsi in faccende più grandi di loro. Ed è per questo che è così facile nascondersi, a Napoli. Questo l'ispettore Giuseppe Lojacono lo sa bene perché lui, più di tutti, è proprio un di quelli che riesce a nascondersi, passando totalmente inosservato, in quella città che non conoscere e in cui sta scontando la sua pena. Sono passati esattamente dieci mesi da quando il pentito Alfonso Di Fede lo ha indicato come responsabile di passare informazioni alla mafia e da quando, dopo una lunga sospensione, è stato costretto ad abbandonare Agrigento e la sua famiglia per trasferirsi al Commissariato San Gennaro, chiamato dispregiatamente "Il Cottolengo", dove deve limitarsi al noioso lavoro d'ufficio senza poter in alcun modo prendere parte a qualsivoglia indagine. Quando però una serie di tragici omicidi avvengono in città e la squadra del commissario Di Vincenzo sembra brancolare totalmente nel buio, in suo aiuto giunge Laura Piras, la giovane e bella magistrato, convinta che Lojacono sia l'unico in grado di fermare il terribile assassino, chiamato "Il Coccodrillo" per il fazzoletti zuppi di lacrime che lascia sui luoghi del delitto. Per Lojacono inizierà quindi una vera e propria lotta con il tempo, cercando di ricostruire un terribile evento successo molti anni prima e scoprire chi ha deciso finalmente di attuare la sua vendetta.


Uno degli incipit più belli che io abbia mai letto da vita a questo intrigante giallo che inizialmente appare un po' difficile da seguire, data la presenza di molteplici punti di vista, ma che pian piano prende sempre più forma fino a risultare impossibile staccarsi dalla sue pagine. Di De Giovanni avevo ovviamente sentito molto parlare ma non sapevo realmente cosa aspettarmi quindi ho letto questo libro a scotola chiusa, lasciando trasportare totalmente; la prima cosa che mi ha colpito è la prosa dello scrittore, quasi poetica, più affine forse alla narrativa che al thriller che dona alla lettura una musicalità insolita che la rende assolutamente unica nel suo genere. La seconda caratteristica sulla quale "Il metodo del Coccodrillo" pone tutta la sua attenzione sono senza alcun dubbio i personaggi, a partire dal protagonista, l'ispettore Giuseppe Lojacono, un uomo assolutamente interessante, sconfitto dal passato ma impossibilitato a staccarsi dal suo animo di poliziotto, che traspare in ogni fibra del suo essere. Lojacono sembra un uomo apparentemente arreso ma appena si trova per caso sulla prima scena del crimine, la sua attenzione e la sua intelligenza vengano chiamati a rapporto. Ne Il Coccodrillo lui vede molte caratteristiche di sè stesso, quasi non ci fosse differenza tra il buono e il cattivo ed è per questo che lui è il solo che può riuscire a fermarlo. "Il metodo del coccodrillo" è un romanzo che lascia il segno e lo fa parlando di perdita, di amore e di vendetta, lo fa attraverso le sue frasi che fanno riflettere ma anche attraverso alcuni episodi che lasciano scappare un sorriso, grazie soprattutto al personaggio dell'ispettore Giuffrè per cui è impossibile, fin da subito non provare simpatia. Inutile specificare quanto questo libro mi sia piaciuto e mi abbia segnato grazie ad un finale terribile ma necessario ma se devo trovare un piccolo neo in tutta la narrazione devo ammettere che si troverebbe nei personaggi femminili; le donne di questo giallo sono principalmente due, Laura Piras e Letizia, la proprietaria dell'osteria in cui Lojacono è solito mangiare. Entrambe sono belle, entrambe sembrano vedere nel protagonista qualcosa di più di ciò che nasconde la facciata, entrambe cercano di aiutarlo; in poche parole, sono create per lui, per sostenerlo e per condurlo verso la strada che lo porterà a rivivere. Ciò che non mi è piaciuto è proprio questo, il fatto che non abbiano un ruolo preciso, che non riconosca in loro una vera importanza, come se fossero solo delle comparse, e il fatto che entrambe siano innamorate di lui e che facciano trasparire questo sentimento in modo maldestro, accentua in qualche modo questo messaggio. Forse questo ruolo avrebbe potuto essere credibile in Letizia, che sembra attirata da lui fin da subito, ma non nel personaggio di Laura Piras che mostra si una dose di determinazione e forza ma poi cancella tutto quando si trova di fronte a lui, tramutandosi in una qualsiasi donna gelosa. Detto questo, che forse è solo la mia impressione e riguarderà solo questo primo capitolo, cosa che spero, "Il metodo del coccodrillo" è un romanzo che merita assolutamente di essere letto e che sarà davvero difficile da dimenticare. 

Voto: 8

Frase: "Siamo soli tutti e due, qui. Altrimenti qualcuno ti avrebbe visto, ti avrebbe riconosciuto. Ma sei invisibile, proprio come me. Questa città è solo un maledetto muro, dietro al quale tu ti ripari, e io non riesco ad abbatterlo. Ma ti troverò. Ci puoi giurare."




Maurizio De Giovanni è nato il 31 marzo 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Giunto alla fama grazie alla serie gialla del Commissario Ricciardi, ambientata nella Napoli degli anni trenta, composta da ben tredici capitoli tra cui "Il senso del dolore", "La condanna del sangue", "Per mano mia" e "Anime di vetro", dopo "Il metodo del coccodrillo", prima romanzo in cui appare il personaggio dell'Ispettore Giuseppe Lojacono ha dato vita alla serie de "I Bastardi di Pizzofalcone", composta al momento da nove libri, tra cui "Buoio", "Gelo", "Cuccioli" e "Vuoto". Nel 2018 ha dato vita anche un ulteriore serie con "Sara al tramonto" seguito, l'anno dopo, da "Le parole di Sara". Di sua pubblicazione anche "I Guardiani" e altri racconti scritti in collaborazione con alcuni celebri colleghi giallisti.


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