mercoledì 5 giugno 2019

Recensione; "Aspettando Monsieur Bellivier" di Britta Rostlund

Buon mercoledì a tutti amici lettori!
Giugno è appena iniziamo ma mi ha già regalato la sua prima lettura ed è proprio di essa che vi voglio parlare in questo nuovo articolo! Ho sentito parlare di "Aspettando Monsieur Bellivier", romanzo di Britta Rostlund, da uno dei miei profili bookstagram preferiti e ho da subito provato una forte curiosità per questa storia decisamente insolita. L'ho cercato parecchio, indecisa se comprarlo a meno e alla fine l'ho trovato in biblioteca quindi l'ho preso subito in prestito, facendo di esso la mia prima lettura di questo mese. Volete saperne di più? Benissimo, qui sotto potete leggere la mia recensione completa!




Titolo: Aspettando Monsieur Bellivier
Autore: Britta Rostlund
Paese: Svezia/Francia
Titolo originale: Vid foten av Montmartre
Genere: Romanzo
Pagine: 363
Prima pubblicazione: 2016
Casa editrice italiana: Marsilio 
Anno edizione: 2018
Prezzo di copertina: 18.50 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro 
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La vita di Mancebo è sempre stata la stessa per un numero di anni che ora non potrebbe nemmeno calcolare; ogni giorno alle cinque prende il suo furgoncino per recarsi al mercato all'ingrosso dove compra i prodotti da vendere nella sua drogheria che apre, ogni giorno alle sette; a metà mattina si reca con il cugino Tariq, proprietario della calzoleria posta esattamente di fronte al suo negozio, al bar, così come a metà pomeriggio; la pausa per il pranzo e quella per la cena sono sancite dall'odore di cibo che filtra nel negozio dall'appartamento al primo piano dove l'attende Fatima, sua moglie, Adéle, la moglie di Tariq, e Amir, il più piccolo dei suoi figli. Fino a quando ha lasciato la Tunisia per trasferirsi a Parigi che questa è la sua routine, fino a quando una sera bussa alla porta della drogheria l'affascinante Madame Cat, giunta per proporgli un lavoro inconsueto; convinta del tradimento del marito ed impossibilitata, per via del suo lavoro di hostess, a controllarlo lei stessa, propone a Mancebo di diventare il suo detective personale e controllare il più possibile durante il suo turno di lavoro le azioni del marito, aspirante scrittore che abita esattamente nel palazzo di fronte. Nello stesso momento Helena Folasau, giovane giornalista feelance, separata e madre di un bambino, viene avvicinata da uno strano uomo mentre siede al tavolo del bar che è solita frequentare che le fa una sola domanda "Aspetta Monsieur Bellivier?". Lei all'inizio nega, ma poi, spinta dalla curiosità che contraddistingue il suo mestiere, decide di accettare ed inizierà così un nuovo misterioso lavoro, apparentemente molto semplice ma che potrebbe nascondere dei sordidi segreti. Tutti i puntini si unirebbero se solo si trovasse risposta ad una semplice domanda; chi è davvero questo misterioso Monsieur Bellivier?


"Aspettando Monsieru Bellivier" è un romanzo decisamente insolito ed è difficile alla prima impressione aspettarsi ciò che in realtà si ottiene una volta concluso. Nei miei anni come lettrice ho sempre immaginato la Svezia e il paesi nordici in generale come la patria del thriller e quando mi trovo di fronte un autore originario di uno di questi paesi che decide di andare controcorrente lanciandosi nella narrativa sono sempre molto curiosa di leggere la sua opera. Britta Rostlund è assolutamente una di questi; nata e cresciuta in Svezia, da molti anni vive e lavora come giornalista a Parigi ed è soprattutto il suo amore e il rapporto con la capitale francese a fuoriuscire da questo romanzo. La prima caratteristica originale è il fatto che la narrazione abbia due protagonisti, che si dividono la narrazione in ugual misura e che portano il lettore a seguire due storie parallele (apparentemente) differenti; da una parte abbiamo Mancebo con la sua drogheria e il suo nuovo lavoro come investigatore privato, che grazie a questo incarico arriverà a conoscere gli oscuri segreti che si nascondono all'interno della sua famiglia, dall'altra parte Helena (il cui nome rimane celato fino agli ultimi capitolo) con il suo nuovo oscuro lavoro e la sua missione nel districare la matassa in cui improvvisamente è stata catapultata e che le permetterà di incontrare storie capaci di cambiare la sua visione della vita. Le loro storie si differenziano per il modo in cui sono narrati, il primo il terza persona e la seconda in prima, dal suo punto di vista. In entrambi i protagonisti troviamo delle caratteristiche interessanti, anche grazie ad una bella prosa che ci permette di conoscerli in tutte le loro sfaccettature, seguirli nei loro misteri e lasciarci, di tanto in tanto, scappare anche qualche sorriso; se devo ammettere però ho provato molta più affinità con il personaggio di Mancebo rispetto a quello di Helena, non perchè lei non sia una donna interessante, ma perchè davvero un regge il confronto a questo sprovveduto droghiere che grazie ad un incontro si trasformerà completamente. Detto questo "Aspettando Monsieur Bellivier" è un romanzo che si legge molto facilmente, forse grazie al fascino dei misteri che racconta, ma che alla fine mi ha lasciato come l'impressione di non aver compreso tutto nella sua interezza; un po' come quando si guarda un film d'autore e non si afferrano tutti i significati nascosti. Un po' d'incompletezza, è questo ciò che in particolar modo questo libro mi ha lasciato, rivelandosi così un po' al di sotto delle aspettative create nella parte iniziare. Rimane comunque un romanzo che consiglierei, magari proprio come lettura per le vacanze che stanno per arrivare. 

Voto: 6.5

Frase: "Tutti noi facciamo cose che non capiamo, senza sapere a cosa porteranno, e tutti noi svolgiamo lavori insensati. In realtà, siamo tutti alle dipendenze di Monsieur Bellivier"


Britta Röstlund vive da oltre quindici anni a Parigi, dove lavora come inviata per diverse testate giornalistiche svedesi. Si occupa di tutto quel che riguarda la capitale francese, dalla politica alla settimana della moda. "Aspettando Monsieur Bellivier" è il suo primo romanzo











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