mercoledì 6 marzo 2019

Recensione; "The wife. Vivere nell'ombra" di Meg Wolitzer

Buon mercoledì a tutti amici lettori!
Eccomi qui per parlarvi di una delle ultime letture di Febbraio (sì, sono quasi finite) che ha fatto parte di un progetto a cui partecipo sempre molto volentieri se mi è possibile; il gruppo di lettura virtuale e femminista "We can read it" ideato da due bookstagrammer per conoscere meglio il mondo del femminismo e le opere che parlano di esso. Nel mese di febbraio il libro scelto è stato "The wife. Vivere nell'ombra" libro di Meg Wolitzer divenuto celebre grazie alla trasposizione cinematografica candidata agli Oscar di quest'anno. Un libro intimo, scritto interamente dal punto di vista della protagonista, che spiega il ruolo della moglie e dalla donna all'interno di una famiglia che prevede un uomo decisamente importante. Ora mi fermo qui, qui sotto trovare la recensione completa.





Titolo: The wife. Vivere nell'ombra
Autore: Meg Wolitzer
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: The Wife
Genere: Romanzo
Pagine: 237
Prima pubblicazione: 2003
Casa editrice italiana: Garzanti
Anno edizione: 2019
Prezzo di copertina: 17.90 euro copertina rigida
Ebook: 4.99 euro
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Joan sa esattamente quale è stato il momento in cui ha deciso di lasciare suo marito: è stato sul volo internazionale diretto ad Helsinki dove lui, celebre scrittore, si recava a ritirare l'ennesimo premio, quello più importante; il Premio Helsinki per la Letteratura, secondo solo al Premio Nobel. Essere moglie di un uomo così importante non è stato semplice e per quasi cinquant'anni Joan ha dovuto ricoprire più di ruolo; quello della confidente, dell'amica, della compagna paziente che fa finta di non sapere dei vari tradimenti, della musa, della donna di casa che prepara piatti squisiti e organizza lunghe feste per gli amici intellettuali, della mamma di tre figli ormai grande, della ragazza che è stata capace di rapire il cuore del giovane professore, separandolo dalla prima famiglia. Tutto questo, più un ultimo ruolo che non potrebbe mai rivelare ma che più di tutti è stato capace di portarli fino a lì, fino a quel momento, quando ha capito che tutto doveva finire. Un lungo e costante flusso di coscienza ci porta a ripercorrere tutti i suoi ricordi, spesso saltando bruscamente tra una situazione e l'altra, seguendo il corso incontrollato dei pensieri e dei ragionamenti per scavare a fondo nel loro rapporto e sopratutto nel suo ruolo di moglie, la cui importanza sembra averla intuita solo un giovane giornalista, deciso a portare a galla la verità che per tanti anni Joan ha fatto di tutto per celare.


Questo libro mi ha lasciato dentro tanto. Mi ha fatto riflettere, ragionare, mi ha fatto anche arrabbiare come pure rassegnarmi perchè racconta una realtà. Attraverso la storia di Joan abbiamo modo di confrontarci con due diverse situazioni; il tutto inizia intorno agli anni 50, Joan è una giovane donna, studentessa universitaria, che porta avanti il suo sogni di diventare scrittrice ma che improvvisamente si ritrova sulla sua strada un giovane e affascinante professore del quale si innamora perdutamente. Quel giovane professore è Joe e molto presto diventerà su marito, il padre dei suoi tre figli, e l'uomo per cui sarà disposta ad abbandonare ogni sua ispirazione. è anche vero che quest'ultima affermazione è vera solo in parte, il motivo per cui Joan si tramuta da giovane ambiziosa a donna di casa seduta in un angolo che nessuno degna nemmeno di uno sguardo non è ricercarsi solo in suo marito ma in tutto il genere maschile che, sopratutto in quegli anni controllava la società, le arti, tutta la vita intera. Negli anni 50 diventare una scrittrice non era facile, se avevi talento potevi anche farcela ma difficilmente la tua opera avrebbe potuto diventare importante e mai e poi mai essere messa allo stesso piano di un libro scritto da un uomo. Quando grazie all'incontro con un altra autrice, Joan si rende conto di questo, capisce che non c'è nulla da fare. Il suo ruolo è quello di nascondersi nell'ombra, dimenticare tutto quello che aveva da dire e lasciare parlare suo marito, l'unico che abbia il diritto di farlo, l'unico che possa davvero giungere a vincere quel prestigioso premio che ora, molti anni dopo, si appresta a ritirare. La seconda situazione è appunto questa; quella della donna che si è ormai annullata, che si è trincerata nel suo angolo e che infondo lì ci sta anche bene perchè è stata la sua scelta. L'ha fatto perchè non aveva alternative, probabilmente. L'ha fatto per amore, certo. L'ha fatto perchè qualcosa si nasconde dietro questa facciata, forse. Come in tutte le cose però prima o poi si arriva ad un punto di stallo e Joan sente di esserci arrivata. è ora di cambiare. è ora di fare qualcosa per sè stessa. Forse Nathaniel Bone, quel giovane giornalista che da dieci anni si aggira intorno alla sua famiglia per accaparrarsi il diritto di scrivere la biografia autorizzata di suo marito potrebbe aiutarla in tutto questo.. forse.. 
"The wife" è un libro che dentro di sè nasconde tante verità e chi lo legge potrà confrontarsi con esse, ritrovando la propria e prendendo una posizione all'interno della storia raccontata. Meg Wolitzer lascia totale libertà al proprio personaggio, donandole le possibilità di ragionare a ruota libera e dare sfogo ai proprio pensieri in un turbinio di situazioni e meditazioni che, sopratutto all'inizio, lasciano un po' stranito il lettore che non saprà da che parte partire. In realtà il suo compito sarà quello di unire i puntini e lasciarsi trasporta fino alla scoperta della verità. Un libro splendido, letto benissimo della quale non si potrà fare a meno di parlare, parlare, parlare. Come è infinitamente giusto che sia.

Voto: 8

Frase: "Tutti hanno bisogno di una moglie, persino le mogli hanno bisogno di mogli. Le mogli accudiscono, le mogli ti aleggiano intorno. Le loro orecchie sono sensibili strumenti gemelli, satelliti che intercettano il minimo graffio di rassegnazione. Le mogli portano il brodo a letto, portano le caraffe alla scrivania, portano loro stesse e i loro corpi caldi e arrendevoli. Noi mogli sappiamo cosa dire agli uomini che per qualche motivo hanno molte difficoltà a prendersi cura di loro stessi e degli altri. - Ascolta – diciamo – Andrà tutto bene -. E poi, come se le nostre vite dipendessero da questo, facciamo in modo che sia così"


Meg Wolitzer è nata a Brookyln il 28 maggio 1959 da madre scrittrice e padre psicologo. Il suo primo romanzo "Sonnambulismo" è stato scritto prima della Laurea e dei suoi numerosi romanzi sono stati tradotti in Italia "The wife, Vivere nell'ombra", "La posizione", "La stagione delle madri cattive", "La città delle ribelli", "Quando tutto era possibile" e "Quello che non sai di me".




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