lunedì 18 marzo 2019

Recensione: "Il bambino segreto" di Camilla Lackberg

Buona giornata a tutti amici lettori!
Lo scorso weekend è stato per me molto proficuo perché pur avendo lavorato ho avuto modo di concludere ben due libri. Il primo è quello che vi voglio mostrare oggi in questa mia nuova recensione. Tra i buoni propositi per questo anno c'è quello di concludere le serie iniziate nel 2018 e tra queste non può non figurare "I delitti di Fjällbacka" di Camilla Läckberg. La scorsa settimana ho concluso la lettura del quinto capitolo della serie; "Il bambino segreto", lettura su cui riponevo grandi aspettative grazie al finale con il botto del libro precedente. Sarà stato capace di rispettare le mie aspettative? Ora ve lo svelo.




Titolo: Il bambino segreto
Autore: Camilla Läckberg
Paese: Svezia
Titolo originale: Tyskungen

Genere: Thriller
Pagine: 526
Prima pubblicazione: 2007
Casa editrice italiana: Marsilio
Anno edizione: 2013
Prezzo di copertina: 19 euro copertina flessibile, 14 euro edizione economica
Ebook: 7.99 euro 
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Dopo un anno dalla nascita della piccola Maya finalmente i ruoli si sono ribaltati. Erica ha deciso di tornare al lavoro e apprestarsi a scrivere il suo nuovo romanzo, mentre Patrik si è preso qualche mese di congedo dal lavoro per immergersi a pieno nel suo ruolo di padre. Peccato che l'intenzione iniziale sia così difficile da mantenere, per entrambi. Il baule trovato in soffitta all'inizio dell'estate ha portato alla luce antichi misteri e si intromette continuamente nella mente di Erica, sempre più decisa a scoprirne di più sul passato della madre Elsy, una donna fredda e incapace di amare le sue figlie ma che un tempo sembrava una ragazza davvero speciale. Qualcosa deve esserle successo e la giovane decide di andare a fondo alla faccenda consegnando la misteriosa medaglia nazista trovata nascosta nel baule a Erik Frankel, un anziano esperto della Seconda Guerra Mondiale. Tutto improvvisamente prende una piega diversa quando lo studioso viene trovato morto nella sua biblioteca, ucciso tramite un violento colpo alla testa. Tutta la responsabilità dell'indagine ricadrà su Martin ma non sarà solo perché ad accompagnarlo ci sarà una nuova arrivata, Paula Morales, una giovane poliziotta giunta a scombussolare, indirettamente, la vita del pigro commissario Mellberg. E poi c'è sempre Patrik, che tra pappe, pisolini e pannolini, proprio non ce la fa a stare lontano dal lavoro non potrà che mettere naso in un indagine che scava nel torbido passato di quattro amici e non potrà che toccarli intimamente.


Questo capitolo della serie segna il tanto atteso ritorno alle indagine di Erica Falck, praticamente destinata al ruolo di comparsa da "La principessa di ghiaccio", e questo non può che farmi piacere perchè la sua presenta così prepotente e quasi molesta, diciamocelo, un po' mancava. Per meglio dire questo libro sembra proprio creato su di lei e sulla sua storia personale in quando si basa interamente sulla sua scoperta del passato della madre, improvvisamente tornato a galla prima grazie al baule ritrovato in soffitta ed in seguito alla morte di Erik Frankel, suo vecchio amico. Ed è così che prendono vita due indagini parallele, quella ufficiale, capitanata da Martin che, vista "l'assenza" di Patrik, ha modo di mostrare tutta la sua capacità, e quella personale di Erica. Nella narrazione appaiono così nuovi personaggi, legati all'indagine, ma anche quelli a cui ormai siamo affezionati; Annika, Anna e Dan, ora felicemente innamorati, Gosta, il commissario Mellberg che dopo l'ultima grande delusione d'amore si consola con una nuova amicizia a quattro zampe che si potrebbe rivelare più utile del previsto, e infine un nuovo personaggio, quello di Paula, la nuova poliziotta ancora da definire ma venuta a portare un po' di scompiglio e soprattutto aria di novità nel piccolo paese di Fjällbacka. "Il bambino segreto" è un opera intima ed emozionale, si annuncia tale e così rimane per tutta la lettura, perchè appunto si basa sulla sfera personale dei protagonisti, ma si lega anche alla storia, affrontato il delicato tema della Seconda Guerra Mondiale, del nazismo e soprattutto del neonazismo. Del resto Camilla Läckberg ci ha abituato a trattare nelle sue opere argomenti di attualità, nella sua Svezia, ma anche in tutta Europa, a volte difficili da affrontare. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una narrazione che alterna episodi presenti a flashback passati e se la cosa può funzionare nelle prime parti alla fine stanca un po', risultando un po' pesante. Le ultime cinquanta pagine di questa autrice sono sempre le migliori e anche in questo caso non smentiscono, compresa la caratteristica del finale al sorpresa, presente anche in questo capitolo anche se, forse presumibilmente, anch'esso strettamente personale. Mi dispiace affermare che questo libro seppur piacevole e ben fatto non ha rispettato a pieno le mie aspettative, forse un po' troppo alte, alimentate dal finale a sorpresa di "L'uccello del malaugurio". L'impressione personale è che in questa storia manchi qualcosa o che il fatto emotivo ed intimo sia troppo presente, tramutandolo quasi in un romanzo mistery che in un vero e proprio thriller. In conclusione una buona lettura, ma non il migliore della serie. 


Voto: 7.5

Frase: "Ormai avevano accettato da tempo il fatto che l'incostanza della vita e del destino non era nelle loro mani. Facevano quello che potevano, tentavano di vivere come riuscivano. Il resto era affidato alla provvidenza"



Camilla Lackberg (nome completo Jean Edith Camilla Lackberg Erikson) nasce a Fjallbacka il 30 agosto 1974. Dopo gli studi in economia a Goteborg si trasferisce nella capitale Stoccolma dove lavora nel marketing, attività che abbandona per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, da sempre suo grande hobby. Oltre alla celebre serie poliziesca, ha scritto anche libri di cucina e, ispirandosi ad uno dei suoi figli, libri per bambini. Attualmente vive con i quattro figli e il terzo compagno. Il suo esordio è avvenuto nel 2010 con "La principessa si ghiaccio", diventato poi bestseller mondiale e vincitore in Francia del Grand Prix de Littérature Policière. Ne fanno seguito "Il predicatore", "Lo scalpellino", "L'uccello del malaugurio", "Il bambino segreto", "La sirena", "Il guardiano del faro", "Il segreto degli angeli", "Tempesta di neve e profumo di mandorle", "Il domatore di leoni" e "La strega". Di sua pubblicazione anche "Donne che non perdonano", uscito nel 2018.

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