Amo il romanzi storici e quelli che si basano su fatti realmente accaduti e spesso mi capita di leggere anche alcuni saggi, anche se non sono propriamente il mio genere di letture.
Quello di cui vi voglio parlare oggi l'ho conosciuto in versione audiolibro grazie a Thrillernord e, trovando nella pillola datami da ascoltare per la rubrica di mia cura una profonda passione e voglia di raccontare la realtà, non sono riuscita a resistere alla tentazione e sono corsa a comprare la versione cartacea. Ecco il mio personale commento.
Titolo: L'anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione
Autore: Ezio Mauro
Paese: Italia
Genere: Saggio
Pagine: 241
Casa
editrice: Feltrinelli
Anno
di pubblicazione: 2017
Prezzo
di copertina: 18 euro copertina rigida
Ebook: 9,99 euro
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per l’acquisto Amazon e ibs
Ezio Mauro,
direttore di Repubblica dal 1996 al 2016, in questo suo saggio
pubblicato da Feltrinelli ci porta a conoscere un Paese che gli è
rimasto nel cuore, la Russia, parlandoci, attraverso le testimonianze raccolte dal vivo nel suo viaggio a San Pietroburgo, delle rivoluzioni che hanno segnato le sorti del paese e della storia mondiale.
Si parte con il
regno dello zar Nikolaj II della dinastia reale dei Romanov e di sua
moglie, la zarina Aleksandra, tedesca e dal forte carattere,
indigesta al popolo proprio in quegli anni impegna nel conflitto con
il suo paese di origine, un regno destinato a finire in miserie
grazie anche ai cattivi consigli del “monaco nero” Rasputin, un
modesto contadino diventato pian piano uno degli uomini più potenti
di Russia, si giunge poi al governo di Aleksandr Karenskij, il primo
ministro dopo la caduta della monarchia in seguito alla rivolta
popolare, caratterizzato da un clima di rivoluzioni, fame e scontri
sanguinosi, fino ad arrivare all'ascesa di Lenin e il suo braccio
destro Trotzskij, tornati dall'esilio per affermarsi al potere e
concludersi infine con il terribile sterminio della famiglia da cui questo
libro era iniziato.
Lettura impegnata e
impegnativa, tipica dei saggi e dei romanzi storici che non
vengono tramutati in fiction ma che si basano su fatti e
testimonianza realmente esistite; richiede nel lettore tutta la
concentrazione possibile, e sinceramente anche io più volte ho
dovuto fermarmi e rileggere da capo alcune pagine per riuscire a
comprendere davvero ciò che vuole raccontare.
Un piacevole
manifesto della Storia del secolo scorso, scritta in maniera appassionata da un giornalista che ha fatto di questo argomento il perno
della sua carriera, e che riporta fedelmente i più importanti
avvenimenti di questo particolare e affascinante periodo storico.
Da ragazza
appratente a quella generazione cresciuta con il cartone animato "Anastasia", ho sempre provato una forte attrazione per
la famiglia dei Romanov, i reali decaduti e poi orribilmente
decimati, e ho trovato molto interessante in special modo la parte
che li riguarda, le vicende di un famiglia, il ruolo di Nikolaj,
della zarina Aleksandra e soprattutto dell’oscuro Rasputin, colui a decidere in primo luogo il loro destino.
Molto belle le foto
e tutta la parte finale con i riferimenti, le cronologie e l’albero
genealogico degli zar di Russia, all’inizio dell’opera vengono
anche citati alcuni libri sulla dinastia che di certo non esiterò a
cercare per approfondire un po' la loro storia.
Consiglio questa
lettura a tutti gli amanti dei saggi storici e in particolar modo a
chi ama questo particolare periodo storico.
Voto: 7
Frase: "Le due anime
travagliate formano insieme Pietrogrado, splendida e terribile nella
brace ardente di quei giorni, ultima capitale dell’impero zarista,
prima capitale della rivoluzione, eterna capitale simbolica di ogni
fine e di tutti gli inizi"
Ezio Mauro nasce a Dronero il 24 ottobre 1948.
Inizia a lavorare come giornalista per la Gazzetta del Popolo di Torino nel 1972, occupandosi principalmente del terrorismo nero degli anni di piombo.
Direttore di La Stampa dal 1992 al 1996, passa poi tra le file di Repubblica per cui prima lavora come inviato da Mosca e poi diventa direttore, carica che mantiene dal 1996 al 2016.
Oltre a "L'anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione" ha collaborato con Zygmunt Bauman nella scrittura di "La felicità della democrazia. Un dialogo" e "Babel".
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