giovedì 9 novembre 2017

Recensione; "Il prigioniero del cielo" di Carlos Ruiz Zafon

Buongiorno cari lettori!
Si preannuncia un altra giornata all'insegna del maltempo, perfetta per rifugiarsi nella lettura se sono non si avesse così tanto da fare come ho io oggi
Mi aspetta infatti una giornata decisamente impegnativa e quindi bando alle ciance e iniziamo subito alla grande con la recensione di una delle mie ultimissime letture; "Il prigioniero del cielo", terzo capitolo della serie del Cimitero dei Libri Dimenticati di Carlos Ruiz Zafon, un opera che mi colpito ed entusiasmato con un'infinita serie d'incredibili colpi di scena!
Vi ricordo che sul blog trovate le recensioni dei primi due capitoli della serie "L'ombra del vento" e "Il gioco dell'angelo"



Titolo: Il prigioniero del cielo
Autore: Carlos Ruiz Zafon
Paese: Spagna
Titolo originale: El Prisionero del Cielo
Genere: thriller
Pagine: 349
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo di copertina: 18 euro copertina rigida, 12 euro copertina flessibile
Ebook: 7.99 euro

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Daniel Sempere è un uomo adulto ormai, è passato un anno dalla conclusione delle vicende che l’hanno visto protagonista de "L'ombra del vento”, è felicemente sposato con Bea e il piccolo Julian cresce sempre di più.
Siamo alle soglie del Natale 1957 quando una mattina alla liberia Sempere e Figli si presenta uno strano personaggio, un uomo anziano terribilmente mutilato che offre una cifra spropositata per acquistare una rara edizione de "Il conte di Montecristo” che poi lascia, con una particolare dedica, come regalo a Fermin.
Daniel incuriosito da questo strano figuro e dal suo comportamento decide allora di seguirlo e scopre delle cose molto particolari che solo il caro amico, attraverso un racconto dettagliato del suo passato e soprattutto del suo periodo passato in prigione, potrà svelar e che lo porterà nuovamente di fronte ad un nuovo grande pericolo.
Lo strano uomo infatti non è il solo ad essere improvvisamente tornato dal passato che in qualche modo accomuna entrambi i personaggi, ma si staglia lontana la figura di Mauricio Valls, il direttore del carcere all’epoca della reclusione di Fermin, che per qualche ragione, attraverso una vecchia conoscenza, sta cercando di avvicinarci a Daniel, utilizzando la sua tanto amata consorte.


Terzo capitolo della serie “Il Cimitero dei Libri Dimenticati”, la prima cosa che mi ha colpito, non posso nasconderlo è stata il numero di pagine, decisamente minore rispetto ai primi due libri.
Basandosi su questo aspetto il pensiero che ho avuto inizialmente è che si trattasse di un libro creato per "mettere qualche pezza" e spiegare ciò che era rimasto in sospeso nelle prime letture.
E infatti in parte è proprio di questo che si tratta se non fosse che, a dispetto di qualsiasi mia personale aspettativa, si rivela ben presto essere anche un modo per unire le storie dei due protagonisti dei primi capitoli che fino a questo momento avevano percorso due vite a sè.
In "Il prigioniero del cielo" ritroviamo sorprendentemente sia Daniel Sempere, il famoso protagonista del tanto amato “L’ombra del vento” che riprende in questo terzo capitolo il compito di raccontare la vicenda, sia David Martin, lo scrittore maledetto su cui si basa la narrazione del secondo capitolo “Il gioco dell’angelo”.
David è infatti uno dei compagni di reclusione di Fermin, quello da cui prende proprio nome il romanzo perché soprannominato appunto “il prigioniero del cielo”, e quello più importante, non solo per il suo mestiere e per i suoi problemi psichici ma anche perché è colui che, proprio utilizzando l’ingegnoso piano descritto ne “Il conte di Montecristo”, permette a quest’ultimo di riuscire ad evadere e conquistarsi la libertà.
Questo per me è stato un libro decisamente sorprendente, sono stata inanzi tutto felice di ritrovare Daniel e di avere finalmente il vero continuo di “L’ombra del vento”, e mi è sembrata veramente meravigliosa la comparsa anche di David, personaggio che, nonostante il giudizio non del tutto positivo sull'opera, mi era piaciuto molto in "Il gioco dell'angelo". 
Se vi ricordate (e se no, vi basta andare a rileggerla al link che trovate in altro), inoltre, nella recensione di “L’ombra del vento” ero stata io stessa a citare "Il conte di Montecristo" associandolo alla storia di  vendetta di Julian Carrà ed è stato molto divertente ritrovarlo così presente in questa nuova opera.
Preciso dicendo che il libro mi è piaciuto molto ma devo dissentire su una piccola prefazione fatta dall'autore; Zafòn annuncia infatti che quella del Cimitero dei Libri Dimenticati è una serie che può essere approcciata attraverso ognuno dei quattro libri che la compongono, che non per forza chi vuole leggerla deve iniziare dal primo e che ogni romanzo è formato da una storia che si chiude in sé.
Se questo era perfettamente visibile di primi due capitoli, la quale lettura può essere davvero alternata senza complicazioni ma anzi seguendo l’ordine di tempo, non vale di certo per questo romanzo che non solo apparirebbe totalmente confuso se letto senza aver prima conosciuto le vicende dei primi due libri ma nemmeno si conclude con l’ultima pagina, lasciando invece aperti un sacco di punti che certamente verranno ripresi nel quarto e ultimo capitolo.
“Il prigioniero del cielo” è un modo perfettamente riuscito di approfondire la storia di uno dei personaggi più amati della serie, di collegare abilmente i due primi capitoli con l’uso di numerosi colpi di scena, tipici della scrittura di Zafon, e spiegare alcune parti lasciare precedentemente in sospeso, ma per leggerlo è necessario aver letto prima i precedenti due romanzi.
Trovo lo stile di Zafon assolutamente perfetto, nella scorrevolezza nella descrizioni delle situazioni, luoghi e personaggi, nella creazione di una storia che prende sempre svicoli che nessuno potrebbe mai predire e che lascia il lettore sempre a bocca aperta.
Sono molto contenta di aver conosciuto questo scrittore che mi sta entusiasmando ogni libro di più e non vedo l’ora di leggere “Il labirinto degli spiriti”, l’ultimo di questa tetralogia, per scoprire cos'altro avrà in serbo per me e come si concluderà questa bellissima serie.
Dopo una piccola delusione di “Il gioco dell'angelo", con questo torniamo a livelli decisamente alti.


Voto: 8


Frase: “E se un giorno, inginocchiato di fronte alla sua tomba, sentirai il fuoco della rabbia che tenta di impadronirsi di te, ricorda che nella mia storia, come nella tua, c’è un angelo che possiede tutte le risposte..”



Carlos Ruiz Zafòn nasce a Barcellona il 25 Settembre 1964 e dal 1996 vive a Los Angeles dove lavora anche  come sceneggiatore.
Ha iniziato la sua carriera come scrittore nel 1993 scrivendo libri per bambini e ragazzi e ha esordito nella letteratura per adulti nel 2002 con la pubblicazione di "L'ombra del vento", primo dei suoi grandi successi che lo hanno portato al successo mondiale.
"Il prigioniero del cielo" è il terzo libro della serie del Cimitero dei Libri Dimenticati preceduto da "L'ombra del vento" e "Il gioco dell'angelo" e seguito da "Il labirinto degli spiriti".
Di sua pubblicazione anche la Trilogia della Nebbia ("Il principe della nebbia", "Il palazzo della mezzanotte", "Luci di Settembre") e "Marina".

3 commenti:

  1. Ah, quanto adoro Zafon!
    Anch'io ho apprezzato molto questo romanzo, decisamente di più del secondo della serie che, onestamente, un po' di amaro in bocca l'aveva lasciato. Con maestria Z. ha intrecciato i capitoli precedenti dando ulteriori sfumature - anche con riferimenti colti - a personaggi già affascinanti. Adorato ma non in cima ai miei preferiti dell'autore: L'ombra del vento & Marina sono imbattibili a mio parere :D
    Un saluto,
    Fede

    P.S. Ne ho parlato anch'io qui: http://storiesbooksandmovies.blogspot.it/2014/11/il-prigioniero-del-cielo-carlos-ruiz.html

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    1. Ciao Fede!
      Che bello risentiti! Mi trovi totalmente d'accordo sia con il tuo commento che con la tua bellissima recensione che sono appena corsa a leggere.
      Sto apprezzando moltissimo lo stile di Zafòn in questa sua prima serie che sto leggendo, attendo ora di leggere il quarto capitolo e successivamente penso proprio di procedere con "Marina" che mi intriga molto.
      Un caro saluto,
      Simona

      P.s. mi sono iscritta ai lettori fissi del tuo bellissimo blog, se ti va ti invito a farlo con il mio

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    2. Ciao! :)
      Il quarto capitolo ancora mi manca, attenderò la tua recensione! Grazie per esserti iscritta, é un piacere trovare qualcuno con cui condividere la passione per la lettura.
      Io son già iscritta :D

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