mercoledì 24 gennaio 2018

Recensione; "¡Viva la Vida!" di Pino Cacucci

Buongiorno carissimi amici lettori!
Come promesso ritorno da voi con una nuova recensione, il secondo libro che ho terminato nel corso dello scorso weekend; "¡Viva la Vida!" breve ma estremamente piacevole piccolo saggio sulla vita di Frida Kahlo scritto da Pino Cacucci.
Ecco il mio commento


Titolo: ¡Viva la Vida!
Autore: Pino Cacucci
Paese: Italia
Genere: Saggio d'arte
Pagine: 77
Casa editrice: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo di copertina: 8 euro I Narratori, 7 euro Universale Economica. Entrambe copertina flessiile
Ebook: 4.99 euro 

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Viva la Vida!" è un interessante piccolo saggio sulla vita di Firda Kahlo, artista messicana vissuta nella prima metà del secolo scorso. Frida (all'anagrafe Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón) nacque a Cayoacàn il 6 luglio 1907. Quando ha solo diciotto anni un terribile incidente mentre tra viaggiando su un autobus la mutila orribilmente, destinandola ad una vita di cure e dolorose operazioni. Questo saggio, strutturato in tre parti, la prima in cui a parlare è proprio la stessa Frida; la seconda in cui Pinco Cacucci dona alle vicende narrate qualche dettaglio in più, e infine la terza in cui l'autore condivide con noi la costruzione del suo libro, inizia proprio dall'incidente per proseguire verso il complicato amore di Frida verso il marito Diego Rivera, celebre muralista, convinto comunista e famigerato donnaiolo, i tradimenti di quest'ultimo (in special modo quello con la sorella di Frida, Cristina) e infine il suo rapporto con Lev "Leon" Trotsky, che, ospitato a casa di Frida durante il suo esilio in Messico, finirà per rimanere da lei completamente ammaliato. 

Ho acquistato questo libro online qualche mese fa, spinta dalla curiosità di conoscere una delle artiste più grandiose ed eccentriche mai esistite; ciò che ho trovato in questa lettura non ha potuto che colpirmi, dandomi un interessante punto di partenza da cui poi approfondire.
Non mi capitato spesso, nella mia vita di lettrice, d'imbattermi in un autore della mia zona (a parte ovviamente l'indimenticabile Umberto Eco), soprattutto se dalle immense capacità narrative come quelle che può vantare Pino Cacucci, autore alessendrino che dopo aver dato vita a vari saggi sulla storia messicana, decide di dedicarne uno al pilastro fondamentale dell'arte di questo paese.
Ho apprezzato moltissimo la prima parte del libro, quella in cui ci viene presentato un lungo monologo in cui è Frida a parlare della vita, analizzando gli avvenimenti fondamentali e dando voce ai proprio sentimenti e alla sua più profonda intimità.
Una lettura piacevole, sorprendente ed illuminante. Una finestra su un mondo che non conoscevo e che sicuramente continuerò a scoprire.


Voto: 7.5

Frase: "Quel 17 settembre 1925, la Morte mi ha fissato negli occhi, ha osservato il mio corpo nudo, insanguinato, coperto di polvere d'oro, e quando stava per protendere le braccia verso di me, quando ho sentito il suo alito gelido.. ho lanciato quell'urlo che non poteva uscire dalla gola di una moribonda, un urlo di rabbia, un urlo di amore per la vita che non volevo abbandonare a diciott'anni, ho urlato il mio "¡Viva la Vida!" e la Pelona, assordata, è rimasta stupefatta



Pino Cacucci nasce ad Alessandria l'8 dicembre 1955.
Dopo essere cresciuto a Chiavari, si trasferisce a Bologna per frequentare il DAMS. Negli anni ottanta vive per lunghi periodi a Parigi e a Barcellona per poi viaggiare molto in America Latina, soprattutto in Messico, dove ha abitato per diverso tempo. 
Nella sua lunga carriera ha pubblicato numerosi di narrativa e saggistica, tra cui "Outland rock", "Nessuno può portarti un fiore", "Mahahual", "Quelli di San Patricio", "Puerto Escondido" e "La polvere del Messico" da cui Gabriele Salvatores ha tratto l'omonimo film.

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