lunedì 15 gennaio 2018

Dal libro al film: "Babylon Berlin". Parte Seconda.


Torniamo a parlare di una delle serie tv che più mi sta entusiasmando nell'ultimo periodo, continuando il discorso intrapreso nella prima parte (che potete trovare qui); Babylon Berlin, serie televisiva tedesca proposta da X-Filme Creative Pool tratta dall'omonimo libro di Volker Novak.
Nella seconda stagione i sordidi fatti che vedono come protagonista il commissario Gereon Rath prendono una piega inaspettata; tutto inizia con il suo diretto coinvolgimento nella morte di Joseph il Santo, la morte del giovane Stephan Janicke e la rivelazione sul misterioso treno arrivato dalla Russia. Seppur sull'onda narrativa intrapresa nella precedente, questa stagione appare in qualche modo più simile al libro, partendo proprio dalla figura del protagonista; Gereon Rath, una volta liberato dal controllo del padre ed entrato ufficialmente nella sezione omicidi, mostra finalmente tutte le caratteristiche che Volker Kutscher aveva voluto donargli. È indomito, capace di inventarsi qualsiasi tipo di stratagemma per andare a fondo alle proprie indagini e talmente incosciente da rischiare la pelle ed arrivare, addirittura a sventare un colpo di stato. Sembrerà strano a vedendolo finalmente in azione mi si è riempito il cuore.
Anche il suo rapporto con Charlotte Ritter cambia e, anche se assai diverso da quello raccontato nel libro (soprattutto per via della passione che lega Gereon alla cognata, giunta a Berlino per coronare il loro sogno d'amore) si avvicina sempre di più al clima di affetto e stima reciproca che unisce i due principali personaggi. 
Attraverso l'utilizzo di quei personaggi "inediti", ossia non presenti nel libro, come a esempio  Greta, amica di Charlotte diventata cameriera presso la casa di August Benda, ancora una volta Tom Tykmer torna a sorprende offrendo una serie dalle scene sconvolgenti e dalle forti emozioni.
Splendida l'associazione con i fatti storici che quel periodo interessavano Berlino ed eccezionale l'interpretazione degli attori, nessuno escluso; Peter Kurt (Bruno Volker), Lar Eidinger (Alfred Nyssen), Severija Janusauskaitè (Swetlana Sorokina) e Ivan Shvedoff, il mio "amato" Alexej Kardakov, che sparisce misteriosamente per tutta la stagione fino ad una piccola e scenica apparizione finale.
Una delle più belle serie negli ultimi anni, creata da un libro che ancora una volta non risulta all'altezza. Per il momento questa sembra essere l'ultima stagione.. ma non è da escludere l'arrivo di una nuova serie. Io personalmente l'attendo con ansia.


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