lunedì 13 novembre 2017

"Spunti tra le righe"; La Venere di Malta

Ancora una volta, la rubrica "Spunti tra le righe" parla di arte, cosa che mi rende sempre molto felice.
Uno dei libri che ho letto la scorsa settimana è stato "Il dolore, le ombre, la magia" secondo libro di Banana Yoshimoto appartenente alla serie Il Regno (potete trovare la recensione qui) ed è proprio nella pagine di questo breve libro in cui si trova l'opera di cui vi voglio parlare oggi.
Durante una sua email, infatti, la nonna di Shizukuishi, trasferitasi sull'isola di Malta, racconta alla nipote di aver fatto visita ad un museo e di aver visto una bellissima statuetta rappresentate la cosiddetta Venere di Malta e la ragazza rimane così tanto ammaliata dallo straordinario fascino che riporta la foto che la nonna le allega da convincere l'amico Kaede, in quel momento a Firenze, a fare di tutto per andare a vederla prima di ritornare in patria.
Il fascino che questa opera trasmette è chiaro anche a noi, anche se non abbiamo la veduta particolare sul mondo della giovane protagonista della serie, basti pensare solamente che è stata datata 3500/2500 a.C. e quindi più di 5000 anni fa.
Ritrovata negli scavi avvenuti nei Templi di Hagar Quim, i più famosi tra i dei gruppi di templi patrimonio mondiale dell'UNESCO che vanta la bellissima isola del Mediterraneo, si tratta di una piccola statuetta in argilla coperta di ocra rossa rappresentante la una figura femminile, particolare perchè decisamente diversa dalle "donne grasse" tipiche dell'arte paleolitica.
Fa parte di una collezione molto ricca e dall'immenso valore storico in cui appaiano entrambe le rappresentazioni della Dea ritrovate nell'isola di Malta; la Dea della Vita, colei che presiedeva, tra gli altri, ai riti concernenti il parto, e la Dea della Morte e della rigenerazione, venerata soprattutto nei luoghi di sepoltura.



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