venerdì 13 ottobre 2017

Consiglio per il weekend; "Il corpo umano" di Paolo Giordano

Buon venerdì cari amici lettori!
Un altra settimana è già finita ed eccomi quindi a darvi il mio personale consiglio di lettura per questo weekend; "Il corpo umano" secondo romanzo scritto dall'autore del ben più celebre "La solitudine dei numeri primi" Paolo Giordano.
Non si tratta effettivamente della sua opera più conosciuta ma io ho iniziato a conoscere e apprezzare questo scrittore proprio leggendo queste pagine.
Ho sempre avuto una grande stima e passione per tutti quegli uomini e donne che difendo il nostro paese nelle varie Armi di Stato e tra tutti l'Esercito è sempre stato il mondo che ha suscitato in me più interesse, forse perché è proprio di soldati che parla questa storia che questo è uno dei libri che io abbai letto che mi ha colpito di più.
Ve la consiglio perchè è una lettura profonda, a tratti ironica e profondamente emozionante perchè dietro una divisa ci sono sempre degli esseri umani, con i loro problemi, i loro sbagli e le loro debolezze e mai come in questo libro ci viene spiegata questa realtà.



Titolo: Il corpo umano
Autore: Paolo Giordano
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 309
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo di copertina: 14 euro, copertina flessibile
Ebook: 6.99 euro








Trama:
È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L'ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent'anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l'area del conflitto: la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, "un recinto di sabbia esposto alle avversità", dove non c'è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio. Ad attenderli laggiù, c'è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all'interno di quella precaria "bolla di sicurezza", di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco. Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle "nuove guerre". E, nel farlo, ci svela l'esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.

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