Nel mio modesto parere questa prospettiva si rivela però un po' fuorviante; gli Aubrey non sono i Cazalet ma questo non gli vieta di dar vita ad una storia piacevole; la storia di una famiglia nel pieno della crisi economica dell'Inghilterra dei primi del Novecento raccontata da Rose, una delle tre figlie della famiglia. È così che, attraverso una prosa lenta e ricercata, arriviamo alla conoscenza di mamma Clare, ex pianista di successo, di papà Piers, diretto di un giornale, della giovane Cordelia, decisa a lanciarsi nella carriera musicale, di Mary, gemella di Rose, del piccolo Richard Quin, unico maschietto, e di tutti gli insoliti amici e parenti venuti a destabilizzare lunghissime giornate dedicate alle passeggiate, ai fantasiosi giochi e ai continui esercizi musicali.
Potete trovare la recensione completa di quest'opera al link più in basso
Titolo: La famiglia Aubrey
Autore: Rebecca West
Paese: Inghilterra
Titolo
originale: The
Fountain Overflows
Genere: Romanzo/Saga Famigliare
Pagine: 570
Prima
pubblicazione: 1976
Prima pubblicazione italiana: 1958, Sugar, con il titolo "La fontana degli Aubrey"
Anno
edizione: 2018
Casa editrice italiana: Fazi editore
Prezzo
di copertina: 18 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
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per l’acquisto Amazon e ibs
Trama:
Trama:
Gli
Aubrey sono una famiglia fuori dal comune: una famiglia di artisti.
Poveri ma molto uniti, fanno fronte alle difficoltà quotidiane con
grande spirito. Si spostano in continuazione a seconda dell'impiego
del padre, Piers: giornalista e scrittore molto stimato, vive in un
mondo tutto suo, ha un problema con la gestione del denaro e un
debole per il gioco d'azzardo. È la madre Clare a tenere le fila:
pianista dotatissima, ha rinunciato alla carriera per i figli;
logorata ma mai abbattuta, ha trasmesso la sua passione per la musica
anche a loro. Le due gemelle Mary e Rose sono due talenti precoci,
votate al pianoforte, sveglie e disincantate. Il fratellino minore,
Richard, è adorato e coccolato da tutti; e infine c'è Cordelia, la
figlia maggiore: molto bella e naturalmente non priva di velleità
artistiche, non è dotata come le sorelle ma è troppo ottusa per
accorgersene. In questo primo romanzo, che copre un arco di dieci
anni a cavallo tra Ottocento e Novecento, fra vicende più o meno
importanti i figli cominciano a prendere ognuno la propria strada e
così anche i genitori.
Rebecca
West, nata
Cicely Isabel Fairfield a Londra, prese il suo pseudonimo
dall’omonimo personaggio di Ibsen, un’eroina ribelle. Nel corso
della sua lunga vita travagliata e romanzesca è stata scrittrice,
giornalista, critica letteraria, instancabile viaggiatrice,
femminista ante litteram e politicamente impegnata. Amica di Virginia
Woolf e amante di H.G. Wells, Rebecca West viene considerata una
delle più raffinate prosatrici del ventesimo secolo. La trilogia
degli Aubrey, ispirata alla storia familiare dell’autrice, è stata
indicata da Alessandro Baricco in risposta alla domanda «Quale libro
ti porteresti su un’isola deserta?»
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