Oggi per me è un giorno molto importante perché anniversario di uno degli eventi più importi della mia vita, e mentre molti di voi saranno già liberi di rilassarsi su spiagge dorate o su prati verdeggianti, io sono ancora bloccata nella mia piccola città..
Per risollevarmi il morale, e celebrare questa giornata come si deve, ho pensato bene di parlarvi di un libro che ho letto lo scorso mese e che ho letteralmente amato; sto parlando ovviamente di "Lettera a un bambino mai nato" libro di Oriana Fallaci che, come forse sapete, si è guadagnato di diritto il primo posto nella mia persona classifica di Luglio.
Desideravo leggere un libro di questa celebre donna ed autrice da diverso tempo e ciò che è trovato all'interno di questo libricino è stato di una potenza e di un'emozione così forte ma avermi fatto rimpiangere di non averlo fatto molto prima. Ma prima di dilungarmi troppo, ecco la mia recensione
Titolo: Lettera a un bambino mai nato
Autore: Oriana Fallaci
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 131
Prima
pubblicazione: 1975
Casa
editrice: Rizzoli Bur
Prezzo
di copertina: 10 euro copertina flessibile
Ebook: 7.99 euro
Oriana Fallaci, in questo piccolo romanzo scritto in prima persona, ci porta alla scoperta di una donna qualunque, una donna italiana degli anni '75, una donna forte, che ha imparato fin da piccola a dover combattere per risollevarsi dalla povertà, per ottenere ciò che voleva e, soprattutto, per ottenere un ruolo lavorativo di prestigio in un mondo governato dagli uomini. Una donna che vede la sua vita e le sue prospettive per il futuro cambiare completamente quando scopre di aspettare un bambino. è proprio da quel momento che il romanzo ha inizio, nell'esatto istante in cui sente nascere la vita dentro di sè, ancora prima di averne la prova effettiva. Da allora in poi inizia la lotta più difficile che abbia mai combattuto, quella contro gli altri, colleghi, amici, famiglia, che giudicano malamente il suo ruolo di donna non sposata ed incinta e la vogliono quasi spingere con forza verso la scelta di abortire e quella ben più complessa ed importante contro sè stessa nella quale esistono due pensieri ben diversi destinati ripetutamente a scontrarsi fino a dover prendere la più difficile delle decisioni..
Può capitare alla volte, a noi lettori accaniti, di trovare una storia che ci colpisca particolarmente perché basata su vicende a noi vicine oppure su situazioni che noi stessi abbiamo vissuto in prima persona. Ma è quanto accade che una storia ci tocca le corde più profonde dell'anima pur parlando di situazioni e sentimenti ben lontani da quelli che possiamo aver vissuto che avviene la vera magia. Questo è ciò che è successo a me durante la lettura di questo meraviglioso libro.
Attraverso una scrittura decisa, schietta e potente, Oriana Fallaci ci porta a scontrarci, nel vero senso della parola, con la più intensa intimità di una donna in un lunga lettera, narrata dalla donna stessa al bambino che porta in grembo. Dai primissimi momenti della presa di conoscenza, alle complicazioni dei mesi seguenti, il lettore è messo di fronte alle più reali fragilità che possono colpire una donna in questo delicato momento della propria vita. La protagonista di questo libro si trova inanzi tutto a scontrarsi con il giudizio esterno, in quanto donna nubile che è rimasta incita in seguito ad un incontro casuale con un uomo, e ritrovatasi completamente sola dovrà far fronte a tutti quelli che sono gli interrogativi principali che si affrontano prima di una scelta così importanti; è giusto mettere al mondo un figlio in un mondo crudele, sofferente e pericoloso come il quello in cui viviamo? Una donna può davvero riuscire a fare tutto da sola o ha comunque bisogno dell'appoggio di qualcuno? è giusto decidere di buttare via tutta la fatica fatta per affermarsi in campo professionale solo per creare una nuova vita? Tutti queste importanti domande ci portano nel vero subconscio della protagonista di cui possiamo seguire le varie fase soprattutto i fondamentali ragionamenti che non possono fare a meno di farci riflettere a nostra volta. Le emozioni che Oriana Fallaci riesce a trasmettere in questo libricino di poco più di cento pagine sono davvero incredibili e rispecchiano un coraggio e una stabilità mentale che sono una donna con le sue scelte di vita potrebbe riuscire ad avere.
Ed è proprio di scelte di vita che si parla in questo libro, perchè nonostante tutte le restrizioni, i giudizi e i sensi di colpa, una donna ha sempre il diritto di fare le proprie scelte e capire se è essere madre, moglie, giornalista o semplicemente donna, separatamente o tutto insieme. Sempre che questo sia possibile. Un vero gioiellino, di cui bisognerebbe parlare per ore, ma che preferisco semplicemente consigliarvi. Lasciatelo libero di cambiarvi un po' la vita.
Voto: 9
Frase: "La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere. Ma il niente è da preferirsi al soffrire? Io persino nelle pause in cui piango per i miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazzi, concludo che soffrire sia da preferire al niente"
Oriana Fallaci è nata il 29 giugno 1929 a Firenze, e nella stessa città natale è deceduta il 15 settembre 2016. Spinta inanzi tutto dallo spirito del padre, convinto antifascista, entra a far parte giovanissima alla Resistenza italiana, primo passo che la conduce a diventare giornalista d'inchiesta e ad essere la prima donna italiana ad andare al fronte come inviata speciale. Durante la sua lunga e importante carriera ha intervistato i più grandi personaggi della terra. Negli ultimi anni della sua vita ha fatto molto parlare di sè per i suoi commenti forti sull'Islam in seguito agli attentati alle Torri Gemelli di New York, città in cui ha abitato per diverso tempo. Il suo esordio in letteratura è avvenuto nel 1958 con il libro "I sette peccati di Hollywood" e la sua bibliografia vanta più di venti pubblicazioni tra racconti, reportage e romanzi epistolari tra cui è giusto ricordare "Intervista con la storia", "Lettera a un bambino mai nato", "Un uomo", "Insciallah", "La rabbia e l'orgoglio" e "Un cappello pieno di ciliegie".
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