Agosto è ormai agli sgoccioli e io continuo a tirare le somme parlandovi oggi di un libro che mi ha tenuto compagnia durante una delle scampagnate che ho fatto durante il mese; "C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo" è un romanzo scritto dall'autore colombiano Efraim Medina Reyes. Un romanzo a tratti duro e anche un po' volgare, ad altri dolce e sorprendentemente poetico. Cambi di fronte improvvisi ma che rappresentano a pieno il personaggio protagonista; l'unico ed irripetibile Reptil!
Ecco la mia recensione
Titolo: C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo
Autore: Efraim Medina Reyes
Paese: Colombia
Titolo
originale: Érase
una vez el amor pero tuve que matarlo
Genere: Romanzo
Pagine: 173
Prima
pubblicazione estera: 1994
Prima pubblicazione italiana: Feltrinelli, 2001
Anno edizione: 2014
Casa
editrice: Feltrinelli
Prezzo
di copertina: 8.50 euro copertina flessibile
Ebook: 4.99 euro
Reptil, per gli amici semplicemente Rep, è un uomo profondamente annoiato. Gli da noia la sua anonima città (Cartagena, che lui chiama costantemente "città immobile"), gli da noia la sua routine così sciatta e senza un fine preciso, persino le sceneggiature per cinema che scrive quotidianamente riescono a soddisfarlo come dovrebbero, così come il tempo passato con i cari amici, anche loro sconclusionati e disadattati come lui. Rep sogna di poter cambiare vita, sogna l'America, sogna una luminosa carriera.. e soprattutto sogna di lasciarsi alle spalle la storia d'amore tormentosa e ormai finita con "una certa ragazza" che lo ha stregato a tal punto da lasciarlo inerme senza forze ne inibizioni. Perché anche un tipo forte e tutto d'un pezzo come lui ha fatto l'errore di innamorarsi ed ora sì che è proprio un bel casino.
"C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo" è un romanzo introspettivo, egocentrico e rozzo , così come il protagonista il cui "io" viene sviluppato durante tutta la lunghezza del libro.
Già dal titolo veniamo preparati ad una lettura estremamente ironica e anche un po' scorrile arricchita da una prosa semplice ma che rimanda un po' a Charles Bukowski, che di storie come queste ha fatto il suo marchio di fabbrica. Rap e i suoi amici rappresentano a pieno la gioventù senza ideali, senza prospettive e tristemente annoiata che troppo spesso si più osservare nelle città di tutto il mondo. Vivono in un ambiente duro, quasi invivibile, e nonostante tutti gli sforzi per fare un salto di qualità rimangono un fermi, un po' per mancanza di incentivi un po' per i crudeli scherzi del destino.
In tutti questo Rep è riuscito comunque a trovare qualcosa di bello; ha trovato l'Amore, quello vero, quello con la "A" maiuscola e per un po' tutto è andato bene fino a quando la sua vera natura è venuta fuori ed ha rovinato tutto. Nel pieno dei suoi più tormentosi sentimenti Rep ci mostra la sua idea sull'amore, a volte tipicamente maschile, altre invece sorprendente ricercata, addirittura poetica. Ma del resto il protagonista con le parole ci sa fare, e ne da spesso prova, così come il suo autore che mostra una buona capacità nel mischiare generi diversi che permettono al lettore di staccarsi almeno per un po' dal racconto della quotidianità.
"C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo" è senza dubbio un libro molto particolare, che si ama o si odia, senza via di mezzo, e che può essere apprezzato solo da una particolare cerchia di lettori. Nonostante tutto una buona lettura, se non per altro per prendere una boccata d'aria tra una lettura complessa e l'altra.
Voto: 6
Frase: "Sai bene che quando l'amore si spegne è più freddo della morte. Il problema è che le due parti in causa non si spengono contemporaneamente e quando sei la parte ancora accesa preferiresti essere morto"
Efraim Medina Reyes è nato il 29 giugno 1967 a Cartagena de Indias, Colombia, e attualmente vive dividendosi tra la sua città natale e Bogotà. Nella sua ricca carriera ha sperimentato diversi ruoli, dal musicista al drammaturgo, dal poeta al regista.
Il suo esordio letterario è avvenuto nel 1988 con "Seis Informes" e nel 1995 ha vinto il Premio Nazionale per il Racconto con la raccolta "Cinema albero". Oltre al suo romanzo più celebre "C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo", ha scritto "La sessualità della pantera rosa", "Tecniche di masturbazione tra Batman e Robin" e la raccolta di poesie "Pistoleri, puttane e dementi".
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