lunedì 3 settembre 2018

Recensione; "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" di Alice Basso

La seconda lettura di cui assolutamente devo parlarvi è "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" opera d'esordio di Alice Basso, autrice milanese che negli ultimi anni ha conquistato decine e decine di lettori.
Da diverso tempo ero curiosa di conoscere questa scrittrice, più volte paragonata come genere e stile alla mia amata Alessia Gazzola, e soprattutto la sua celebre protagonista Silvana "Vani" Sarca e ciò che ho ricevuto durante la lettura ha addirittura superato qualsiasi aspettativa, creando in me un vero e proprio colpo di fulmine! Volete saperne di più? Benissimo, allora continuate a leggere



Titolo: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Autore: Alice Basso
Paese: Italia
Genere: Romanzo/Giallo
Pagine: 271
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice italiana: Garzanti
Prezzo di copertina: 9.99 euro copertina rigida, 5 euro copertina flessibile
Ebook: 3.99 euro
Link per l’acquisto Amazon e ibs






Tutti noi, nel nostro piccolo, abbiamo le nostre capacità, ma quelle di Silvana "Vani" Sarca sono davvero eccezionali, a partire dal suo aspetto. Amante del nero e dello stile dark, Vani ha trentaquattro anni e ne dimostra dieci in meno. Ma il primo errore con lei è proprio fermarsi alle apparenze; sotto l'apparente fragilità si nasconde un temperamento tutt'altro che dolce. Del resto, con un lavoro come il suo, farsi rispettare è una necessità. E qui arriviamo alle sue vere capacità; Vani lavora infatti per un'importante casa editrice torinese ma non come autrice e tanto meno come redattrice, bensì come ghostwriter, un lavoro oscuro, misterioso e assai raro, che la costringe a rimanere in ombra ma le fa anche avere un grande potere. Fin da piccola Vani ha l'immensa capacità di "entrare" nella testa delle persone, di immedesimarsi totalmente in loro e di "leggerli", proprio come se fossero loro dei libri aperti. Ed è proprio per questo che è perfetta per quel lavoro, un lavoro che consiste nello scrivere libri di ogni genere, dai romanzi ai trattati di medicina, al posto di personaggi famosi, professori e, perchè no, anche celebri scrittori, che non hanno la capacità o il tempo per farlo ma che si prenderanno tutto il merito. È un lavoro sporco il suo, ma lei non si lamenta, un po' perchè le continue delusioni del passato le hanno insegnato a fregarsene del giudizio della gente un po' perchè, infondo, questo è l'unico lavoro che potrebbe fare e che le permette di vivere in completa autonomia, l'unica cosa a cui davvero tiene. Certo che alle volte però la mette davvero a dura prova come succede quando il suo capo le fa conoscere Bianca, una vera e propria celebrità che ha conquistato mezzo mondo grazie alla sua "capacità" di vedere e parlare con gli angeli. Tutta questa situazione avrebbe già modo di stomacarla ma tutto si complica quando nel bel mezzo del suo lavoro, Bianca viene improvvisamente rapita e Vani si ritroverà, suo malgrado, a dover indagare..


Inizio dicendo che nel parlarvi di questa opera e di tutto ciò che nasconde mi è impossibile essere coincisa, per cui, se volete continuare, vi conviene prendere qualcosa da bere e mettervi tranquillamente seduti. Per prima cosa voglio parlarvi dei personaggi e nel farlo non posso non iniziare da questa splendida protagonista; Silvana "Vani" Sarca è una donna infinitamente forte e non fa nulla per nasconderlo. È testarda, altamente poco loquace, autonoma e anche un po' acidella, ma al punto giusto. Un po' per impostazione genetica un po' per motivi professionali, Vani è abituata a vivere nell'ombra; può passare giorni interi senza uscire di casa o vedere nessuno e non c'è nulla che vorrebbe di più perchè infondo sono davvero poche le persone che le piacciono. Anzi, a dire la verità è solo una, la giovane Morgana, sua vicina di casa e così simile alla lei adolescente da farle sembrare di essere tornata indietro nel tempo. Se c'è una cosa che Vani Sarca sa fare è capire le persona, ed è forse proprio per questo che da tempo ha smesso di interessarsi a chi le sta incontro, con una sola piccola eccezione formata da Riccardo Randi, un celebre scrittore che ha avuto modo di "salvare" grazie ad un provvidenziale aiuto nella creazione del suo secondo bestseller, e che sembra giocare su di lei un potere molto particolare. E pensare che di potere Vani se ne intende, tra le sua mani risiede il destino di una grande quantità di artisti, e lei potrebbe distruggerli solo rivelando la sua identità; per fortuna che non le importa nulla, come più volte ci tiene a precisare. Ma non sottovalutate, mai fare questo errore, perchè basterebbe un attimo e tutto cambierebbe.. Vani Sarca sa come prendersi le sue rivincite e non mostrerà alcuno scrupolo nel farlo.
In questo agglomerato di saccente e ilarità, Vani si trova inspiegabilmente coinvolta in un caso molto particolare, la sparizione della "celeste" bianca, l'ultima autrice in cui si deve immedesimare. Ed è proprio grazie a questo incarico che Vani incontra il Commissario Romeo Berganza, un uomo che ostenta il suo essere poliziotto dalla punta dei capelli fino a quella dei piedi, e che dimostra fin da subito verso la ghostwriter e le sue capacità un vero e proprio interesse viscerale. È grazie, o per colpa, di lui che Vani si ritrova quindi a prestare servizio come Consulente Investigativa, un nuovo ruolo che darà modo di mostrare a pieno tutte le sue doti da moderna Sherlock Holmes.
Un accoppiata quella tra Vani e il Commissario che promette del belle, sia sul campo amoroso, che, chi lo sa, anche su quello sentimentale.. noi lettori rimaniamo aperti a tutto.
Detto questo devo assolutamente passare a spendere due parole sullo stile di scrittura di Alice Basso, una prosa scorrevole, semplice, a tratti ironica, come solo sanno essere quelle capaci di conquistarmi a pieno. Ed è proprio dallo stile di scrittura, e anche ovviamente dal genere dell'opera, che ho trovato davvero riscontro con il paragone già citato in precedenza tra lei e la sua collega Alessia Gazzola. Le due serie si piazzano infatti esattamente nel mezzo tra il genere giallo e il romanzo vero e proprio, creando un genere a sè, che a questo punto dovrebbe avere un nome proprio, e mostrano uno stile di scrittura fresco e deciso, un vero toccasana per le menti del lettori. Se su questi punti le due produzioni potrebbero assomigliarsi non lo fanno però di certo le due protagoniste; Alice Allevi e Vani Sarca non potrebbero essere più diverse e a dire la verità, per quanto io abbia adorato Alice, se Vani la incontrasse se la mangerebbe in un sol boccone. Se la prima è curiosa, la seconda è indifferente. Se una è fragile, l'altra non accusa un colpo. Se Alice si lascia travolgere da una complicata e distruttiva "relazione a tre", Vani non lo farebbe nemmeno sotto tortura.. almeno apparentemente. Del resto gli elementi ci sono, starà tutto nei prossimi libri che, a questo punto, non vedo davvero l'ora di divorare!
Io ho finito il mio papirone, ora tocca a voi dire la vostra e se ancora non lo avete letto.. cosa state aspettando?!

Voto: 8

Frase: "Infondo il mondo è pieno di gente come noi, brutte copie, versioni beta. E a me non poteva che toccare di appartenere a questa categoria, perchè evidentemente è mio destino essere sempre il doppione di qualcun altro"


Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Il suo esordio letterario è avvenuto nel 2015 con la pubblicazione di "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" primo libro della serie con protagonista la ghostwriter Vani Sarca, di cui fanno parte "Scrivere è un mestiere pericoloso", "Non ditelo allo scrittore", "La scrittrice del mistero", il racconto "Nascita di una ghostwriter" e lo speciale natalizio "La ghostwriter di Babbo Natale".


Nessun commento:

Posta un commento