venerdì 28 settembre 2018

Recensione; "Carol" di Patricia Highsmith

Settembre è stato per me un po' il mese dei recuperi e oggi voglio parlarvi proprio di un libro la cui lettura ho rimandato per diverso tempo nei mesi precedenti; sto parlando di "Carol" romanzo di Patricia Highsmith da cui è stato tratto un paio di anni fa anche un fortunato film (di cui parleremo presto). La storia racconta di Therese e Carol, due donne molto diverse tra loro, e della loro storia d'amore all'interno di un epoca e una società in cui l'omosessualità era ancora un terribile tabù.
Ecco qui la mia recensione



Titolo: Carol
Autore: Patricia Highsmith
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: The Prince of Salt/Carol
Genere: Romanzo
Pagine: 284
Prima pubblicazione: 1952, con lo pseudonimo di Claire Morgan, inizialmente censurata
Casa editrice italiana: Bompiani
Anno edizione: 2017
Prezzo di copertina: 10 euro copertina flessibile
Ebook: 6.99 euro
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Alle porte di un Natale newyorchese degli anni '50, la giovane Therese, aspirante scenografa, timida e un po' insicura, trova lavoro come stagionale come commessa in un grande magazzino; un lavoro noioso ma che le permette di sopravvivere qualche altro mese, in attesa di un vero lavoro in qualche spettacolo teatrale, un lavoro che ha in serbo per lei una grande sorpresa. È proprio nel reparto giocattoli dove è stanziata che un giorno Therese fa la conoscenza di Carol, una donna distinta, elegante ma incredibilmente complessa, capace di stregarla dal primo momento. Da quel momento Therese entra in un vero e proprio incantesimo che le fa dubitare di tutte le certezze che aveva fino a quel momento; la storia con Richard, iniziata da diverso tempo, è davvero la cosa migliore di lei? Che cosa significa realmente il turbinio di emozioni che l'ha travolta da quando ha incontrato Carol? È davvero amore quello che sta nascendo tra loro due? E, soprattutto, a cosa le porterà? Un chiaro esempio di quanto un incontro possa segnare una vita intera.


Particolarmente importante quando si inizia la lettura di questo libro e privarsi totalmente di ogni tipo di pregiudizio; inanzi tutto quella racconta da "Carol" non è una storia d'amore omosessuale, o meglio, non è solo questo. Prima di tutto "Carol" è la storia di un percorso, un percorso che vede come protagonista Therese, una ragazza appena diciannovenne, insicura, indecisa sul proprio futuro e soprattutto ancora del tutto ignara dei proprio "io" che grazie ad un incontro, quello appunto con la ben più grande Carol, una donna vissuta, con i propri trascorsi e i propri problemi, effettuerà un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé e alla presa di coscienza del proprio intimo e dei propri desideri.
Patricia Highsmith racconta la storia di un amore che ha un po' dell'incredibile per come ha inizio; Therese appare infatti totalmente stregata dall'incontro con la donna misteriosa ed è proprio lei, forse per la prima volta in vita sua, a trovare il coraggio per fare il primo passo e non lasciarsela sfuggire. Per buona parte del romanzo, scritto totalmente in prima persona secondo il suo punto di vista, la natura dei sentimenti rimane solamente nell'intimo della protagonista, e questo dimostra quanto il volere della scrittrice non centrasse nulla con il congiungimento carnale di due donne. In realtà gli argomenti trattati della scrittrice sono moltissimi ma è attraverso il ruolo di Carol che l'autore riesce ad avere un impressione chiara e veritiera della società e della mentalità di quegli anni; Carol è infatti una donna che per anni si è dovuta annullare, ignorando quasi totalmente la sua vera indole per adeguarsi al ruolo di moglie e madre, deciso per lei da generazioni di donne. E se è Therese a compiere una crescita personale grazie alla loro unione, è proprio Carol che ne giova maggiormente, trovando un essa una seconda possibilità e un pretesto per trovare il coraggio di affermarsi finalmente di fronte a sè stessa e al mondo intero. "Carol" è un romanzo che fa riflettere, soprattutto per chi sa benissimo quanto, ancora oggi, l'omosessualità sia guardata come sospetto e giudicata aspramente e si dedica completamente a tutte quelle donne che nel corso degli anni hanno lottato per avere la libertà di esprimersi senza paure o restrizioni, portando in alto il nome dell'amore, di qualsiasi colore sia.
Chi lo sa, magari sarà anche grazie a libro come questo che un giorno certe cose potrebbero diventare una semplice e naturale realtà.

Voto: 7.5

Frase: "Sento d'essermi innamorata di te, e che dovrebbe essere primavera. Voglio sentire il sole pulsarmi sulla testa come accordi di musica. Penso a un sole come Beethoven, a un vento come Debussy, e a cinguettii come Stravinsky. Ma il ritmo della musica è tutto mio"


Patricia Highsmith è lo pseudonimo di Mary Patricia Plangman, conosciuta anche come Claire Morgan, nata a Fort Wurth, Texas, il 19 gennaio 1921 e deceduta a Aurigeno, Svizzera, il 4 febbraio 1995. Cresciuta dalla nonna, dimostrò fin da piccolissima una grande propensione verso la scrittura. Il suo primo romanzo "Sconosciuti in treno", non ottenne inizialmente il successo desiderato, tuttavia il grande Alfred Hitchcock ne trae il suo film "L'altro uomo". Forse a tematica delle tematiche scelte, sempre forti e alle volte addirittura disturbanti, è stata apprezzata più dalla critica europea che da quella americana, e nel 1963 decise proprio di trasferirsi in Europa, dove rimase fino alla sua morte. Nota per i suoi thriller psicologici, ha scritto più di venti romanzi e numerose raccolte di racconti in cui si ricorda assolutamente il suo personaggio più importante l'amorale truffatore e assassino Tom Ripley che appare in ben cinque di essi "Il talento di Mr Ripley", "Il sepolto vivo", "L'amico americano" e "Il ragazzo di Tom Ripley".



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