martedì 25 settembre 2018

Recensione; "Io sono Dot" di Joe R. Lansdale

Ma ben ritrovati carissimi amici lettori!
Tra impegni, vacanze e tanta tanta stanchezza questo mese non ho proprio avuto la minima costanza nella pubblicazione qui sul blog e di questo mi dispiaccio immensamente.
Quando si è da soli a dover gestire più realtà contemporaneamente non sempre di riesce a fare tutto ma so che questo voi lo capite e saprete perdonarmi.
Detto questo, è proprio il caso di non sprecare altro tempo e dedicarci a quelle che sono state le mie letture del mese. Dopo "Lo scalpellino" di Camilla Lackberg di cui vi ho parlato nell'ultimo post, la mia scelta è ricaduta su un opera di tutt'altro genere ma che è stata capace di sorprendermi, regalandomi una lettura davvero piacevole; sto parlando di "Io sono Dot" uno dei più recenti romanzi dello scrittore statunitense Joe R. Lansdale che racconta, senza mezzi termini, la storia di Dorothy Sherman una ragazza molto giovane ma che si è già confrontata con le prove più dure della vita.
Ecco qui la mia recensione


Titolo: Io sono Dot
Autore: Joe R. Lansdale
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: Fender Lizards
Genere: Romanzo
Pagine: 220
Prima pubblicazione estera: 2015
Prima pubblicazione italiana: 2017
Casa editrice italiana: Einaudi
Prezzo di copertina: 17.50 euro copertina flessibile
Ebook: 8.99 euro

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Dorothy "Dot" Sherman dovrebbe essere una diciassette come tante, ma la difficile situazione famigliare l'ha totalmente trasformata, facendola crescere ben prima del previsto. Da quando il padre Jetro, è uscito di casa per compare le sigarette e non è più tornato (non è una barzelletta, questa volta è successo davvero), la famiglia Sherman, composta da madre, nonna e fratellino più piccolo, è costretta a vivere in una piccola Roulotte che diventa ancora più affollata quando si unisce anche la sorella maggiore Raylyn con i due figli, avuti da due padri diversi, "aiutata" da Dot (in un modo ben poco consono e che le procurerà non pochi problemi) a liberarsi dell'attuale compagno, nullafacente e violento. La vita non è stata di certo clemente con la piccola Dot che ha dovuto imparare molto presto a difendersi, sia fisicamente che verbalmente, e a lavorare sodo con interminabili e massacranti turni ai "Dairy Bob", un ristorante in cui le cameriere servono sul pattini in pieno stile anni '50. Il futuro di Dot sembra essere già scritto e la giovane si vede già incastrata in una vita di rinunce di frustrazioni ma tutto improvvisamente cambia quando dal suo vialetto vede sbucare il furgone di Elbert, un uomo strano e fin troppo socievole, che si presenta come ignoto fratello di suo padre e che sarà capace di instaurare con Dot una bella amicizia in grado di insegnarle che non è mai detta l'ultima parola e che con impegno e costanza tutti i sogni si possono realizzare.


"Io sono Dot" è un romanzo che porta a contatto con la vita vera, la vita di tante famiglie, americane e no, che vivono la giornata, i cui figli sono costretti ad abbandonare la scuola per contribuire alle spese e che spesso ricorrono alla violenza per sfogare la rabbia che li affligge. Questa è la storia di Dot, una ragazzina senza peli sulla lingua e dalla battuta sempre pronta che, nonostante la sua giovane età, si è già quasi arresa ad una vita di stenti e di angosce. Il suo futuro in qualche modo apparirebbe già segnato se non fosse per l'arrivo di un vero e proprio angelo custode, Elbert, che condivide con Dot l'ironia e che sarà capace di farle da esempio, dandole la guida che le sarebbe altrimenti mancata dal suo vero padre, scappato di casa e mai più tornato. Elbert insegna a Dot, e a tutti i ragazzi che vogliono leggere questo libro, quanto sia importante non arrendersi mai e trovare sempre il coraggio per tirarsi fuori da qualsiasi situazione. Nel complesso posso dire sicuramente che la vera forza del romanzo è rappresentata dai personaggi; sia i protagonisti che le "comparse" fanno modo di ricreare tutta una cornice capace di dare spessore e vita a questo libro che effettivamente risulta essere formato da tante piccole cose messe insieme.
Quella che racconta Joe R. Lansdale è una vera propria favola, che più che un romanzo vero e proprio assume le sembianze di un lungo racconto, con tanto di morale finale fatta per mettere la ciliegina sulla torta ad una storia già di per sé splendida.
Un messaggio importante e tanta tanta ironia fanno di questo romanzo un opera perfetta per passare qualche momento di tranquillità e spensieratezza e lo adattano a qualsiasi fasce d'età, sia agli adolescenti a cui alla fine è rivolta, sia agli adulti che possono sorprendersi dall'imparare anche loro un grande insegnamento; niente più separarci da quello che vogliamo ottenere, a parte noi stessi.

Voto: 7.5

Frase: "Vi dirò la pura verità, dal principio alla fine. Vi dirò che il mio nome è Dorothy Sherman e racconterò le cose come stanno. Vi dirò che i miei amici mi chiamano Dot, e che preferisco che i miei amici non mi chiamino affatto. Si tratta di una grande avventura? Be', nessuno andrà sulla luna o scalerà una montagna altissima. Ma per me è un avventura. è la mia vita quotidiana"


Joe R. Lansdale è nato a Gladewater, Texas, nel 1951. Nella sua lunga carriera a scritto oltre venti romanzi e centinai di racconti ed è diventato celebre per la sua serie con protagonisti Hap e Leonard, da cui è stata tratta anche una serie tv. Considerato uno dei più geniali autori contemporanei tra le sue opere ricordo "La sottile linea scusa", "Tramonto e polvere", "Acqua buia", "La foresta", "Paradise Sky", "Io sono Dot" e "L'ultima caccia".

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