lunedì 27 agosto 2018

Recensione; "L'opera da tre soldi" di Bertolt Brecht

In questo ultimo lunedì di Agosto come potete vedere la programmazione del mio blog è decisamente ricca; ma del resto, Settembre si sta avvicinando e devo assolutamente rimboccarmi le maniche per recuperare tutti i libri che ho letto questo mese e di cui ancora vi devo parlare.
Dopo un romanzo drammatico e forte come "Salvare le ossa" e un fantasy strutturato e avvincente come "Il sognatore" voglio cambiare completamente genere e tornare ad uno dei miei primi amori; le commedie teatrali.
Qualche tempo fa, assistendo ad uno spettacolo televisivo sono venuta a conoscenza di un opera che non conoscevo e che ho voluto assolutamente andare a cercare nella mio biblioteca; Bertolt Brecht e la sua celebre "L'opera da tre soldi". Ecco a voi la mia recensione



Titolo: L'opera da tre soldi 
Autore: Bertolt Brecht
Paese: Germania/Austria
Titolo originale: Die Dreigroschenoper

Genere: Testo teatrale musicale
Pagine: 110 
Prima pubblicazione: 1928
Prezzo di copertina: 11.50 euro, variabile a seconda delle molteplici edizioni 
Ebook: 6.99 euro
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Nella fumosa e dissacrale Londra dei Primi Novecento, l'irriverente delinquente Macheath, conosciuto da tutti come Mackie Messer, è il vero padrone dei bassifondi. Con il suo gruppo di ladri ed assassini, depreda la città in un susseguirsi
di furtarelli e colpi da gran maestro come quello pianificato per il più che prossimo giorno dell'incoronazione della Regina. Tutto però sembra cambiare quando Mackie decide di sposare la bella Polly, figlia dello strozzino Gionata Geremia Peachum, che, prendendo in odio il novello genero, decide di fare di tutto per farlo finire finalmente sulla forca. Ciò che però il signor Peachum ha fatto è sottovalutare il potere di Mackie Messer, che tra colpi di scena, importanti conoscenze e terribili tradimenti sarà continuamente sul punto di soccombere ma vedrà infine capovolgersi il proprio destino.



È stato davvero interessante per me tornare a leggere una commedia teatrale dopo così tanto tempo, soprattutto con una così viva e ricca di azione come "L'opera da tre soldi".
Incentrato totalmente sul mondo della malavita londinese di inizio dello scorso secolo, il testo più celebre di Bertolt Brecht si delizia con situazioni irriverenti, alle volte decisamente comiche, e con bellissime canzoni, che certamente otterranno degna giustizia in una rappresentazione teatrale.
Del resto, tutte le opere sono create per essere interpretate e questa risulta esserlo più di altre, come se leggendola solamente, si possa solo giungere ad un apprezzamento superficiale.
La forza della narrazione è sicuramente data dalla personalità dei personaggi, a partire dall'egocentrico e spietato Mackie Messer, un delinquente certo, ma mai crudele e dotato di una classe decisamente di altri tempi.
Approfondirò assolutamente la conoscenza di questa opera, gustandomi a pieno una delle molteplici rappresentazioni teatrali e cinematografiche


Voto: 6.5


Bertolt Brecht (alla nascita Eugen Berthold Freidrich Brecht) nacque ad Augusta il 10 febbraio 1898 e morì a Berlino Est il 14 agosto 1956. Nato in un famiglia borghese, entrò giovane in contatto con gli ambienti d'avanguardia di Monaco e Berlino. Intraprese inizialmente gli studi in medicina ma poi li abbandonò per dedicarsi a tempo pieno all'attività letteraria. È negli anni Venti che incontra e abbraccia la teoria marxista che lo condurrà all'esilio dalla Germania nazionalsocialista e a viaggiare per diversi Paesi: Svizzera, Danimarca, Svezia e anche gli Stati Uniti. Vent'anni dopo, nel 1948 torna in Germania, insieme alla moglie Helene Weigel, dove si stabilirà a Berlino Est e proprio insieme alla consorte fonderà il Berliner Ensemble. La sua produzione vanta più di venti opere, tra saggi, testi teatrali musiche e poesie, tra cui "L'opera da tre soldi", il suo testo teatrale più celebre.



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