lunedì 1 ottobre 2018

Recensione; "Caffè amaro" di Simonetta Agnello Hornby

Buon pomeriggio amici lettori e buon primo giorno di Ottobre!
Il decimo mese del 2018 è ormai arrivato e ha portato con sé tutte le prospettive per il vero inizio dell'autunno; mentre vi sto scrivendo, fuori dalla finestra imperversa infatti il diluvio, con tanto di raffiche di vento. Un tempo da lupi, è vero, ma anche terribilmente adatto a noi booklovers che possiamo finalmente rifugiarci sotto le copertine di pile e rilassarci con un buon libro.
Prima di dedicarmi alla mia lettura corrente, però, devo continuare a recuperare le recensioni di Settembre per potervi mostrare il mio wrap up.
Una delle letture del mese passato è stato "Caffè amaro", romanzo di Simonetta Agnello Hornby edito Feltrinelli che mi intrigava da molto tempo.
Devo confessare però che non è stata per me una lettura all'altezza delle aspettative.. scorrendo più in basso scoprirete il perchè.




Titolo: Caffè amaro
Autore: Simonetta Agnello Hornby
Paese: Italia/Inghilterra
Genere: Romanzo
Pagine: 348
Anno di pubblicazione: 2016
Casa editrice italiana: Feltrinelli
Prezzo di copertina: 18 euro copertina flessibile
Ebook: 6.99 euro
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Sicilia, primi del Novecento. Maria è una ragazza semplice. Cresciuta in una famiglia modesta insieme ai fratelli minori e all'amico Giosuè, adottato dalla sua famiglia dopo la morte del padre, sogna di studiare e diventare maestra ma quando la famiglia inizia a navigare in brutte acque, Maria capisce che i suoi piani per il futuro devono necessariamente cambiare. La proposta di matrimonio di Pietro Sala, erede di una ricca famiglia dei paesi limitrofi a Giargenti, molto più grande di lei, arriva come un fulmine a ciel sereno ma è anche una sorta di benedizione, seppur sia una decisione forzata, Maria decide di acconsentire al matrimonio combinato in modo di risollevare un po' le finanze della famiglia. Ciò che è sembrato un sacrificio pian piano appare come una buona scelta; al contrario delle apparenze il matrimonio con Pietro è un unione felice e al suo fianco Maria ha modo di viaggiare, di crescere interiormente e farsi strada verso un ruolo molto importante nella famiglia. C'è una cosa però che ancora la lega in modo indissolubile al passato ed è il rapporto con Giosuè, diventato nel tempo prima un ufficiale di marina e poi politico, il cui affetto sfocerà in una una sfrenata passione quando saranno destinati ad incontrarsi, molti anni dopo, nel pieno degli avvenimenti che cambieranno per sempre la storia del Paese.


C'è una cosa che ho apprezzato moltissimo nella prosa e nell'intento di Simonetta Agnello Hornby ed è senza dubbio quella di legare in modo molto stretto la storia dei propri personaggi a quelli della Sicilia del lasso di tempo che va dai primi del Novecento alla fine della Seconda Guerra Mondiale; Maria, Giosuè, Pietro e tutti gli altri personaggi saranno incredibilmente condizionati dalla Storia, a partire dalla loro infanzia fino a giungere alle proprie scelte di vita e questa è una vera delizia per tutti gli amanti dei romanzi storici.
L'autrice è talmente attenta a mantenere integra e più delineata possibile la cornice storica in cui il proprio romanzo si svolge, da inserire addirittura alcuni personaggi realmente esistiti, come ci spiega alla fine del libro.
Tutto questo fa si che la lettura risulti incredibilmente interessante ma se su questo punto non c'è nulla da ridire ciò che non vale per la storia in sé; la vita di Maria, la protagonista, prima ragazza e poi donna, è sì descritta abilmente ma senza quel pathos necessario per creare affezione nei confronti del lettore. I pochi discorsi diretti e soprattutto le quasi invisibili manifestazioni dei sentimenti, fanno si che il lettore si ritrovi a scorrere la vita dei personaggi come se si trattasse di una lezione da imparare a scuola. La prova della scrittrice, seppur impeccabile, non riesce a cattura attenzione così come i suoi personaggi, ben caratterizzati ma che lasciano ben poco nel cuore e nella testa del lettore, caratteristica fondamentale per permettere ad un libro di essere ricordato.
In conclusione, un buon modo per conoscere la storia italiana in maniera alternativa ma poco di più.

Voto: 5

Frase: "La nostra vita è come questi alberi. Bisogna arrampicarsi evitando le spine, i campi minati e tutte le altre brutture, per raggiungere la cima, tutte fronde e fiori. E poi godersela"


Simonetta Gloria Agnello, coniugata Hornby, nasce a Palermo il 27 novembre 1945. 
Figlia dei baroni Giuseppe Agnello ed Elena Giudice, cresce in Sicilia ma nel 1965 ottiene una borsa di studio presso l'università del Kansas. Nel 1967 si laurea in giurisprudenza e in seguito si specializza come avvocato minorile e giudice in Inghilterra, dove si trasferisce dopo aver sposato un cittadino inglese. Attaulmente vive a Londra dove da molti anni ha fondato uno studio legale.
Il suo esordio letterario avviene nel 2002 con "La Mennulara", un vero caso editoriale tradotto in diciannove lingue, a cui hanno fatto seguito altri romanzi di grande successo tra cui si ricordano "La zia marchesa", "Boccamurata", "Vento scomposto", "Il veleno dell'oleandro", "La mia Londra", "Il pranzo di Mosè", "Caffè amaro" e "Nessuno può volare".

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