venerdì 8 giugno 2018

Recensione; "La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joël Dicker

Buon venerdì a tutti amici lettori!
Anche al prima settimana di Giugno sta volgendo a termine e io voglio concluderla in modo decisamente adeguato, parlandovi del libro che, come molti lettori, ho anche io appena finito di leggere; sto parlando di "La scomparsa di Stephanie Mailer", l'ultimo attesissimo e chiacchieratissimo thriller firmato Joël Dicker.
Devo ringraziare La nave di Teseo, con cui ho iniziato una splendida collaborazione, per avermi mandato una copia digitale di questo libro, che ho voluto leggere pian piano, attentamente, lasciandomi trasportare dagli intrighi che sono un autore come Dicker sa creare.
Ecco a voi la mia recensione.



Titolo: La scomparsa di Stephanie Mailer
Autore: Joël Dicker
Paese: Svizzera
Titolo originale: La disparition de Stephanie Mailer
Genere: Thriller
Pagine: 712
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice italiana: La nave di Teseo
Prezzo di copertina: 22 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
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È una sera molto speciale per il Capitano della polizia statale di New York, Jesse Rosember; i suoi superiori hanno infatti deciso di dedicargli una serata evento, per festeggiare la sua carriera in vista della sua decisione di lasciare la polizia per dedicarsi ad un progetto rimandato da tempo. Jesse è conosciuto da tutti come un investigatore eccezionale, dal istinto e del fiuto infallibile, tanto da aver fatto guadagnare il soprannome di "Capitano 100%". Ma è proprio all'uscita del posto dove si è tenuto l'evento che Jesse scopre di non essere stato sempre così irreprensibile come ha creduto; ad aprirgli occhi è Stephanie Mailer, giovane e determinata giornalista, decisa a riportare alla luce un terribile fatto successo vent'anni prima nella cittadina di Orphea, località turistica negli Hamptons, dove, la sera dell'inaugurazione del primo Festival Teatrale, è stato compiuto un quadruplice omicidio, primo caso affidato a Jesse e al collega Derek, da tempo considerato risolto. L'assassino è stato dichiarato essere Ted Tannembaum, proprietario del ristorante più famoso di Orphea, una testa calda ex carcerato, ma secondo Stephanie Mailer in quell'indagine è stato compiuto un grave errore, nessuno ha visto un fattore importante, chiave per trovare il vero responsabile. Colpito dalle dichiarazioni della giornalista, Jesse tenta in tutti i modi di rintracciarla, ma senza riuscirci; Stephanie Mailer è infatti scomparsa improvvisamente nel nulla e con lei anche l'unica speranza di scoprire la verità.
Così Jesse, affiancato nuovamente da Derek e aiutato dalla giovane ispettrice Anna, sarà costretto a ritornare ad Orphea e scavare ancora più a fondo tra le sordide vicende e i molti personaggi che si nascondo nella tranquilla cittadina. Chi è stato davvero ad uccidere il sindaco Gordon, la sua famiglia e la giovane libraia Meghan Padalin? Ted Tannenbaum era realmente colpevole o hanno compiuto un terribile errore? E soprattutto, che fine ha fatto Stephanie Mailer?


Partendo dal presupposto che essere aver scritto un libro così tanto amato come "La verità sul caso Harry Quebert" può essere un grande vantaggio ma anche un grande svantaggio, con tutte le aspettative mancate e le delusioni correlate, devo ammette che questo nuovo thriller di Joël Dicker su molti punti mi ha piacevolmente colpito. Inanzi tutto ho ritrovato il suo stile di scrittura che, anche nelle sue opere precedenti, piaciute o meno, si è rivelato essere sempre estremamente scorrevole, intuitivo e coinvolgente. Dicker ha l'immensa capacità di scrivere 700 pagine e farle "pesare" come se fossero 300, pregio che permette anche a quei lettori che temono i mattoni di approcciarsi e apprezzare le sue opere. Per quanto riguarda questo nuovo thriller, l'impressione che sia ha fin da subito è che sia molto simile, per fittezza della trama e struttura della narrazione, molto simile al celebre thriller precedente, cosa che non può che essere positiva, considerando l'opera a confronto.
Dicker ci fa entrare fin da subito in una vicenda che risulta essere già intrigata ancor prima di iniziare e che si complica ancora di più andando avanti con le pagine, sfociando in una così grande quantità di buchi nell'acqua che anche il lettore arriverà a chiedersi "Ma troveremo il bandolo della matassa, prima o poi, sì o no?". Bhè prima di arrivare alla soluzione ce ne sarà di strada da fare, attraverso vicende da svelare e soprattutto districandosi tra un grande numero di personaggi, su cui l'autore fa molto affidamento per rendere la storia incredibilmente intricata. A parte i tre narratori principali ossia, il protagonista Jesse e i suoi due colleghi Derek e Anna, la narrazione vedrà continui cambi di fronte e di stile (parti scritti in prima persona, parti scritti in terza persona, diari, testi teatrali, articoli, flash back ect..) che intrecciano due vicende, una che riguarda un pluriomicidio compiuto vent'anni prima e l'altra che riguarda la scomparsa della giornalista che stava riaprendo il caso, e che fanno assumere all'opera quasi la caratteristica di un vero romanzo corale.
L'idea principale di Dicker in questo libro è proprio quella di confonderci, e in parte ci riesce benissimo, ma anche quella di darci una quantità tale di elementi da risultare assolutamente impossibile per il lettori scoprire il colpevole fino a quando non verrà svelato. Se è un thriller imprevedibile quello che state cercando, certamente questo libro fa per voi.
Gli argomenti che vengono trattati sono davvero moltissimi e spaziano in diversi campi; dalla vendetta alla prostituzione, dai tradimenti alla gelosia, dalla dipendenza da droga al bullismo, senza contare il ruolo fondamentale che viene dato all'amore, ancora una volta fulcro delle opere di questo autore, che oltre ad essere bello e bravo, risulta anche parecchio romantico. Cosa aggiunge.. beata chi se lo piglia!
Bisogna anche dire però che le opere di Dicker, e questa in particolare, seppur dotate di una grande scorrevolezza, non si prestano molto a chi i libri vuole leggerli come bere un bicchier d'acqua; necessitano di tempo, di relax e di molta molta concentrazione. Per questo il mio consiglio è quello di acquistare questo libro adesso e conservarlo per le vacanze, in modo di poter apprezzare a pieno e lasciarsi travolgere da un indagine che difficilmente si farà dimenticare.

Voto: 7.5

Frase: "Quando uccidi una volta, puoi uccidere due volte. E quando hai ucciso due volte, puoi uccidere l'intera umanità. Non ci sono più limiti"



Joël Dicker è nato il 16 giugno 1985 a Ginevra, nella zona francofona della Svizzera.


Di origine russa ed ebraica, è figlio di una bibliotecaria e di un insegnate di francese e per un periodo frequenta la scuola di recitazione Drama School in Cours Florent a Parigi prima di tornare a Ginevra e laurearsi in legge. La sua carriera letteraria inizia nel 2005 con la pubblicazione del piccolo romanzo "La tigre", ma decolla solo nel 2011 con l'uscita del suo primo romanzo "Gli ultimi giorni dei nostri padri". Il successo mondiale arriva nel 2012 con la pubblicazione del thriller best seller "La verità sul caso Harry Quebert". Di sua pubblicazione anche "Il caso dei Baltimore", il secondo thriller con protagonista lo scrittore Marcus Goldman e "La scomparsa di Stephanie Mailer".




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