Ciao a tutti amici lettori!
Non riesco a contenere la mia felicità perché anche questa settimana ho la possibilità di sedermi al mio fittizio tavolino del bar e farmi una bella chiacchierata letteraria! Questo appuntamento è addirittura ancora più importante perché l'ospite non è uno solo ma sono ben due; Elisabetta e Monica Maruffo, due sorelle autrice che hanno unito la loro passione per la scrittura nella creazione di un carinissimo romanzo per bambini dal titolo "Tea e il Salice ridente", che ho avuto modo di scoprire e apprezzare lo scorso me. A questo link potete leggere la recensione completa ed essere così pronti a prendere posto insieme a noi e a scoprire tutti i retroscena di questa carinissima opera che parla sia ai bambini che ai loro genitori. Tutto pronto'? Perfetto, allora iniziamo!
- Elisabetta e Monica, inanzi tutto vi saluto e vi ringrazio per aver accettato di scambiare due chiacchiere con me in questa piccola “pausa caffè” letteraria. Voi siete due sorelle che condividono l’amore per i libri e in parte anche un occupazione a contatto con i bambini. Volete raccontarci come è nata l’idea che ha portato alla creazione di “Tea e il salice ridente” e se e quanto ha contribuito il vostro lavoro in esso?
Ciao Simona, grazie a te per queste belle domande. L’idea di "Tea e il Salice ridente" è nata durante un viaggio in treno, ripensando ai bimbi di oggi, spesso troppo costretti a stare in casa. La vita all’aria aperta ormai è quasi sparita. Così abbiamo immaginato una bambina che desidera conoscere un mondo a lei noto solo dai libri di scuola…quello della Natura!
- All’interno del vostro libro troviamo delle bellissime illustrazioni create da Enrico Debenedetti. Com’è stato per voi vedere la vostra storia prendere vita attraverso i suoi disegni e quanto avete contribuito alla loro realizzazione?
Il pittore Enrico Debenedetti è stato bravissimo ad interpretare ogni attimo del libro. Le sue illustrazioni richiamano tutti i particolari più importanti e quando ha accettato di illustrare il nostro libro ci ha davvero emozionate. Inoltre chi meglio di lui poteva dar vita a Tea? Enrico Debenedetti ha creato migliaia di giocattoli, con oggetti di riciclo, che ora vivono in un Museo permanente a Borghetto Borbera presso la Casa del Fante. Invitiamo tutti i bambini a visitarlo, magari con una copia del nostro libro .
- L’arrivo di Tea all’interno del mondo fantastico della Natura ricorda un po’ quello di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Vi siete ispirate un po’ al romanzo di Lewis Carroll o ad altri libri per l’infanzia?
Sinceramente non ci siamo ispirate a Lewis Carroll nonostante la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie sia uno dei romanzi che ha incantato grandi e piccini.
- Particolarmente interessanti all’interno della vostra storia sono le tre prove che Tea deve affrontare una volta arrivata nella Natura. Quali sono i messaggi che attraverso esse volevate mandare?
Le tre prove sono per Tea un modo per farle conoscere realmente la Natura. Lei la immagina affascinanti (poiché non la conosce ancora), ma come nella vita non è tutto rose e fiori.
Come molti bambini è cresciuta sotto una campana di vetro, attraverso le tre prove, non semplici, riesce a divincolarsi e superarle brillantemente (riesce a mangiare, nuotare, ritrovare la strada di casa del Tulipano senza l'aiuto né dei genitori, né della tata). Le tre prove diventano così elementi di crescita e di responsabilità.
- “Tea e il salice ridente” mostra una morale molto importante, sia per i più piccoli ma anche per gli adulti. A chi volevate parlare principalmente, ai bambini oppure ai genitori?
"Tea e il Salice ridente" è nata sì come favola per i bambini, ma sicuramente c’è un messaggio rivolto anche ai genitori. Questo racconto tende a far capire, a quei genitori indaffarati e sempre immersi nel lavoro, che i propri figli hanno bisogno di piccole attenzioni come la lettura di una favola prima di addormentarsi. A volte basta un gesto, una parola da parte di un genitore per cambiare in meglio la giornata di un bimbo!
- Il rapporto tra due sorelle alle volte può essere molto conflittuale. Com’è il vostro nella vita di tutti i giorni e com’è stato lavorare insieme? Siete sempre state d'accordo su tutte le decisioni oppure ci sono state delle lotte?
Il libro è stato scritto a quattro mani, siamo due sorelle molto unite e sotto certi versi molto simili (molte persone ci scambiano per gemelle!). Spesso quando scriviamo, riusciamo ad essere contente del risultato, sia quando siamo insieme sia quando scriviamo pezzi separati e poi li confrontiamo. Diciamo che a volte qualche piccola discussione c’è stata, ma è stato un bene poiché invoglia alla crescita e al confronto. Poi è così bello ritrovarsi a scrivere davanti a una tazza di tè fumante, a dei pasticcini e recitare come se fosse un film quello che vorremmo esternare…e pian piano tutto compare nero su bianco!
- Domanda di rito; quali sono i progetti per il vostro futuro? Avremo la possibilità di ritrovare Tea in un altra sua incredibile avventura?
Sei la prima persona a cui diciamo che, finalmente, abbiamo concluso le nuove avventure di Tea, che non è più una bambina, ma un’adolescente che…eh no! Dovete leggere il libro!
- In conclusione: una citazione a cui tenete particolarmente e che volete regalarci?
Una citazione che mi ripeto ogni giorno, ripeto ai miei bimbi a scuola, alle loro mamme, e a tutti quelli che mi circondano è questa “Un bambino che legge, sarà un adulto che pensa!”…meditate amici lettori….
Grazie ancora di cuore a Elisabetta e Monica Maruffo per questa bella intervista. Spero di rincontrarle presto e parlare insieme della nuovissima avventura di Tea!
Spero che anche voi come me vi siate divertite e sfrutto l'occasione per invitarvi, se siete autore emergenti e volete scambiare quattro chiacchiere con me per parlare della vostra opera, a contattarmi tramite email e modulo di contatto. Nuovi ospiti della mia pausa caffè sono sempre benvenuti!
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