lunedì 22 ottobre 2018

Recensione; "Il ladro gentiluomo" di Alessia Gazzola

Buon lunedì a tutti amici lettori!
Come state? Spero bene. Io ho ancora qualche problemino di salute ma le belle giornate (ancora decisamente calde per il periodo) e ovviamente qualche buona lettura mi sta aiutando a rimettermi. Oggi vi voglio parlare di una nuovissima pubblicazione, uscita esattamente la scorsa settimana, che aspettavo da tanto e non ho potuto fare a meno di acquistare e leggere immediatamente; sto parlando ovviamente di "Il ladro gentiluomo" di Alessia Gazzola, ottavo libro della serie "L'allieva". Se mi avete seguito negli scorsi mesi sapete quanto questa serie mi sia piaciuta quindi è inutile dirvi che questa recensione sarà più che positiva; ritrovare Alice, Claudio e tutti gli altri personaggi è stato me fonte di gaudio, soprattutto perché l'ambientazione è cambiata sposandosi in una città che io amo moltissimo e nella quale ho passato buona parte della mia infanzia; la splendida Domodossola.
Non mi trattengo oltre perché devo assolutamente parlarvene nello specifico per cui, ecco a voi la mia recensione!



Titolo: Il ladro gentiluomo
Autore: Alessia Gazzola
Paese: Italia
Genere: Romanzo/Giallo
Pagine: 304 
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice italiana: Longanesi
Prezzo di copertina: 18.60 euro copertina rigida
Ebook: 9.99 euro
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Una grande nuova avventura è in arrivo per la dottoressa in medicina legale Alice Allevi; la richiesta di trasferimento dall'amato Istituto romano, avviata in un periodo di profondo sconforto, ha trovato infatti approdo, e lo ha fatto proprio al momento meno opportuno, quando la storia d'amore con il terribile ma amatissimo Claudio Conforti stava finalmente per decollare. Alla prima proposta foggiana, Alice ha preferito la piemontese Domodossola e a due passi dal lago la giovane dovrà far fronte a tutta la sua buona volontà per non lasciarsi andare alla malinconia. Del resto il posto non è poi così male, se si esclude il freddo montano a cui certamente non è abituata; Domo è una città piccola, dove tutti conoscono tutti e sia a casa (un appartamento affittato dalla simpatica, e un po' impicciona, signora Oggebbio) sia al lavoro (sotto l'ala protettrice del professor Francesco Cosimo Velasco, vecchio amico della Wally e ben diverso dai capi a cui era abituata) ci saranno per Alice motivi di molte gioie. I guai però sono sempre in vista, soprattutto per il temperamento distratto e pasticcione che non ha certo intenzione di abbandonare, e prenderanno sfogo quando la dottoressa Allevi si imbatterà nel cadavere di un giovane ucraino caduto dal balcone della casa di una delle famiglie più ricche e rispettate e della città, nel quale stomaco ritroverà una splendida pietra preziosa. Quando il costosissimo diamante le verrà sottratto, con un piccolo stratagemma, da un intraprendente e furbo ladro, per Alice inizierà una lotta per dimostrare in primo luogo le sue vere capacità e soprattutto la caparbietà per resistere di fronte ai gravi problemi di cuore, che, ancora una volta, non possono certo mancare.


Leggere una storia di Alice Allevi è sempre per me un grande piacere e giunti ormai all'ottavo capitolo è un po' come sentire parlare di una vecchia amica. Attraverso dei piccoli accorgimenti Alessia Gazzola riesce però ancora una volta a non cadere nello scontato e a dar vita ad una storia originale e ancora ricca di alcuni grandi colpi di scena. La novità sta inanzi tutto nella ambientazione; Alice ha una nuova sede e questa è la bella Domodossola, cittadina ai piedi delle Alpi piemontesi. Come dicevo inizialmente io conosco molto bene questa città perché è da quando ho cinque anni che passo le mie estati sulle valli soprastanti e non posso non ammettere di essermi emozionata a sentire parlare dei luoghi a me cari, anche se, devo assolutamente specificarlo, l'autrice si è presa delle piccole licenze poetiche; diversamente da come Alessia Gazzola vuole far credere nè Domodossola nè Verbadia (sede della Procura) affacciano direttamente sul Lago Maggiore, prospettiva ben più affascinante e romantica ma poco veritiera perché il paesaggio lacustre dista da esse diverse chilometri. Si tratta proprio di un particolare ma reputo giusto chiarirlo ai meno esperti della zona. Un altro particolare che mi ha senza dubbio profondamente colpito in questa storia è la chiara influenza della serie tv e soprattutto delle differenze apportare da essa alla storia di Alice e Co; a partire dal simpatico riferimento a Lino Guanciale, attore che interpreta CC nella serie, passando per l'improvvisa comparsa di Visone, il secondo di Calligaris, fin'ora apparso solo nella versione televisiva, fino ad arrivare (piccolo spoiler) alla morte del Supremo, che nella serie era interpretato da Roy Lovelock, anch'esso prematuramente comparso. Un'altra particolarità di questa storia è che per la prima volta l'autrice dà la possibilità al lettore di approfondire il personaggio di Claudio Conforti, fino a questo momento sempre visto dal punto di vista di Alice, dando vita ad un vero e proprio capitolo dove l'ombroso professore ha finalmente la possibilità di raccontarsi, di analizzare la sua infanzia e le cause che lo hanno fatto diventare l'uomo che noi conosciamo. Inutile specificare che sia stata una delle parti che mi è piaciuta di più. In "Il ladro gentiluomo" ancora una volta Alessia Gazzola è stata capace di farci sognare, ridere, stupire e commuovere con la storia di Alice, una ragazza come tante a confronto con un lavoro ed un mondo difficile. Per questo non posso che esserle grata, anche, e soprattutto, considerando che molto probabilmente questo capitolo segna la fine della serie "L'allieva", come la stessa autrice ha annunciato all'interno dei ringraziamenti. Notizia che indubbiamente dispiace ma che aiuta a chiudere un cerchio e salutare tutti i personaggi che mi hanno tenuto compagnia nel corso di tutto quest'anno; Alice, Claudio, nonna Amalia, Lara, Paolone, l'ispettore Calligaris, la Wally, Arthur, Marco, Silvia e tutti gli altri rimarrano per me un ricordo felice. Spero tanto che il loro lieto fine (questa volta) possa durare per sempre!

Voto: 7.5

Frase: "È che i miei morti io me li prendo sempre a cuore"



Alessia Gazzola nasce a Messina nel 1982, nella vita è un medico legale e diventa famosa al grande pubblico di lettori scrivendo la serie di romanzi a metà tra il giallo e la commedia romantica con protagonista il medico legale Alice Allevi dal titolo "L'allieva"di cui fanno parte il primo romanzo omonimo, "Sindrome da cuore in sospeso""Un segreto non è per sempre", "Le ossa della principessa""Una lunga estate crudele","Un po' di follia in primavera","Arabesque" e "Il ladro gentiluomo" e dalla quale è stata creata una famosa serie TV. Di sua pubblicazione anche  "Non è la fine del mondo", primo romanzo senza Alice Allevi.


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