L'ultima settimana di Ottobre ha ufficialmente inizio e mentre fuori il vento impetuoso non da segno di voler frenare la sua forza, io torno da voi per parlarvi della mia ultimissima lettura, un romanzo storico la cui idea ha stregato un po' tutti e che personalmente è riuscito a colpirmi e convincermi, specialmente per l'importanza delle tematiche narrate. Sto parlando ovviamente di "Figlie di una nuova era" ultimissima pubblicazione Fazi Editore e primo capitolo di una trilogia scritta da Carmen Korn attua per approfondire e analizzare gli avvenimenti più importanti della storia di un Paese che io amo moltissimo; la Germania. Ecco a voi il mio commento
Titolo: Figlie di una nuova era
Autore: Carmen Korn
Paese: Germania
Titolo
originale: Töchter
einer neuen Zeit
Genere: Romanzo storico
Pagine: 500
Prima
pubblicazione estera: 2016
Prima pubblicazione italiana: 2018
Casa
editrice italiana: Fazi Editore
Prezzo
di copertina: 17.50 copertina flessibile
Ebook: 10.99 euro
Henny, Käthe, Lina ed Ida sono ragazze molto diverse tra loro ma accomunate da un fattore; sono tutte nate ad Amburgo intorno agli inizi del 1900. Per questa semplice casualità, e per le differenti indole che le caratterizzano, la loro non sarà una vita semplice ma per alcuni giochi del caso saranno destinate ad incrociarsi e dividere il peso dei loro destini fatti di imprevisti, di orrori, di paure e di scelte difficili che porteranno a terribili conseguenze.
Come potete vedere la trama dell'opera è racchiusa solamente in una manciata di righe, questo perchè "Figlie di una nuova era" è un libro che bisogna necessariamente lasciar "parlare" da sè. Questa opera ha suscitato da subito un grande successo nel mondo dei lettori, stregati dalla bellezza della copertina e dalla prospettiva di potersi lanciare alla scoperta di una saga tutta al femminile ma in seguito sono uscite diverse opinioni non proprio soddisfatte dell'esperienza, e questo mi dispiace molto perché erano riusciti in parte anche a smorzare il mio di entusiasmo, che vedevo in questa opera l'ennesimo modo per approfondire una tematica storica a me molto cara; gli effetti della guerra e del nazismo sulla popolazione tedesca. Devo assolutamente precisare che chi avrà acquistato questo libro solamente perché presentato come un romanzo tutto al femminile risulterà indubbiamente un po' deluso; pur essendo basta sulla storia di quattro donne, Henny, Käthe, Lina ed Ida, l'opera vedrà la presenza di tanti personaggi maschili, alcuni dei quali estremamente importanti all'interno della narrazione. Non posso nascondere che siano stati proprio alcuni uomini a colpirmi e a piacermi maggiormente come il caro dottor Landmann, primario della clinica ostetrica dove lavorano Henny e Käthe, o il simpatico ed ottimista Lud, fratello di Lina. Il secondo particolare che è stato ad esso recriminato e che io mi sento in dovere di chiarire è la leggera superficialità con cui vengono narrate le vicende; Carmen Korn sceglie di fare una scelta molto importante, ossia descrivere nel suo primo libro un lunghissimo lasso di tempo che va esattamente dal marzo 1919 al dicembre 1948, quasi trent'anni di storia tedesca ricca di così tanti avvenimenti che per analizzarli tutti in modo corretto si sarebbe dovuti scrivere un opera di tremila pagine. Lei lo fa in cinquecento ma per farlo deve necessariamente sorvolare su alcuni fattori e descrivere i passaggi della vita dei diversi personaggi in maniera a volte un po' sbrigativa. Io stessa sono rimasta un po' stranita dai bruschi salti temporali che da un capitolo all'altro vedono passare mesi se non addirittura anni (cosa che richiede una forte concentrazione durante la lettura) e mi sono chiesta più volte dove la scrittrice avrebbe voluto concentrarsi realmente. In fin dei conti "Figlie di una nuova era" presenta tutte le caratteristiche del primo libro di una serie che, come ben sappiamo, serve da presentazione e da "apristrada" per i capitoli seguenti. A chi inizierà questa opera voglio quindi dire di non lasciarsi sconfortare dalla parte iniziale ma di lasciarsi condurre della splendida prosa della scrittrice e dalla bellezza dei personaggi senza troppi pregiudizi; le ultime cento pagine, state certi, vi ripagheranno tutta la pazienza. Penso sia inutile a questo punto specificare quanto il libro mi sia piaciuto alla fine; nonostante la poca caratterizzazione mi sono ritrovata ad essere molto legata ai personaggi, a fremere per le loro pene e a seguirli con il cuore palpitante nelle loro vite straordinarie. Non posso non aver apprezzato moltissimo il legame tra loro e la storia della Germania, dalla povertà del dopoguerra passando per l'ascesa di Hitler e del fascismo e giungendo infine agli orrori della Guerra, delle leggi razziali e della parziale distruzione della città da parte degli Alleati. Tutti avvenimenti che vengono percepiti attraverso la pelle dei vari personaggi, sia quelli più importanti che quelli meno protagonisti, che nelle loro particolarità donano al lettore una visione più vasta possibile della cultura e della mentalità di quella delicata epoca.
In conclusione un libro scritto benissimo, che con la sua semplicità iniziale sfocia in forti ed imprevedibili emozioni che non potranno non emozionare e coinvolgere il lettore. Consigliato a tutti gli amanti della storia che vogliono seguire ancora una volta il mio consiglio e conoscerla da una prospettiva diversa da quella a cui siamo stati abituati.
Voto: 8
Frase: "Appartenevano ad una generazione dannata, che aveva sopportato ben due guerre mondiali. Dopo la prima si erano riempiti di buoni propositi, ma non era riusciti ad evitare la seconda"
Carmen
Korn è
nata
a Düsseldorf nel 1952, è una scrittrice e giornalista che vive ad
Amburgo con la sua famiglia. In questa trilogia dall’enorme
successo racconta della sua città. "Figlie
di una nuova era" è
il suo libro d'esordio.
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