lunedì 15 ottobre 2018

Recensione; "Aurora nel buio" di Barbara Baraldi

Buongiorno cari amici lettori!
Una nuova settimana ha inizio ed io, non proprio al massimo sul fronte salute, torno da voi per parlarvi della mia ultima lettura; un thriller mozzafiato che mi è davvero piaciuto tantissimo sia per la forza e l'impatto dell'indagine sia per il carattere e il magnetismo dei personaggi, a cui mi sono follemente affezionata! Il libro in questione è "Aurora nel buio" dell'autrice italiana Barbara Baraldi, di cui tanti miei colleghi amanti dei thriller mi avevano parlato benissimo. Adesso mi chiedo perché diavolo ci ho messo così tanto ad ascoltarli! Ecco a voi la mia recensione, che come avrete già capito, sarà totalmente e indubbiamente strapositiva.


Titolo: Aurora nel buio
Autore: Barbara Baraldi
Paese: Italia
Genere: thriller
Pagine: 528
Anno di pubblicazione: 2017
Casa editrice: Giunti
Prezzo di copertina: 16.90 euro copertina rigida, 10 euro copertina flessibile
Ebook: 6.99 euro, disponibile con KU
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Il trasferimento a Sparvara doveva essere per Aurora Scalviati un modo per rimettersi in sesto, una possibilità per recuperare le forze e la lucidità perduta dopo quella notte a Torino, dopo la morte di Flavia e tutto ciò che ne è conseguito, dopo i terribili attacchi di panico e la reclusione nella clinica psichiatrica. Ma una volta giunta alle porte del capoluogo emiliano, per Aurora sarà chiaro che la sua nuova posizione sarà tutto fuorché questo; nella notte si è infatti compiuto un terribile omicidio. Una una grande casa di proprietà dell'ex poliziotto Carlo Gualtieri, è stato ritrovato il corpo di Rossella, la moglie, uccisa e brutalizzata attraverso una serie di chiodi conficcati negli occhi. Ad accompagnare il macabro spettacolo solo una scritta "Tu non farai alcun male", la stessa, che Aurora scoprirà inseguito, era apparsa su un altra terribile scena del crimine risalente a vent'anni prima. Mentre tutte le squadre della zona sono impegnate in una serratissima caccia all'uomo per trovare Gualtieri, unico sospettato del crimine, e soprattutto per salvare la piccola Aprile, unica figlia della coppia, apparentemente rapita dal padre, per Aurora è chiaro che stiano andando tutti fuori strada e grazie al supporto del collega Bruno Colasanti, inizierà a portare avanti con convinzione la sua teoria; nascosto nella nebbia vegeta un pericoloso assassino. E presto colpirà ancora.


Fin dalle primissime pagine ho avuto la netta sensazione che questo thriller mi avrebbe regalato grandi emozioni. E questa sensazione è percepibile soprattutto grazie alla conoscenza della protagonista; Aurora. Chi è lei? Ebbene, Aurora è una poliziotta, una delle più brave poliziotte d'Italia e questo lei lo sa bene, per cui non fa nulla per nasconderlo. Aurora però è anche una donna, una donna sicura di sè e a volte anche fin troppo istintiva che proprio per via di questa sua indole si è ritrovata a fare un errore capace di far crollare tutta la sua esistenza. Aurora è una donna che fin da piccolissima, per via del lavoro di suo padre, giudice ucciso per aver tentato di ostacolare i traffici mafiosi, e della depressione della madre, ha vissuto a stretto contatto con la sofferenza e la crudeltà ma che le ha comprese fino in fondo solo dopo la morte di Flavio, suo collega e compagno, avvenuta durante un terribile conflitto a fuoco all'interno di un vecchio mattatoio di Torino. Di quella notte ad Aurora non è rimasto molto, se non un forte vuoto nell'anima e una pallottola conficcata nel suo cervello ed impossibile da estrarre senza rischiare la vita, che le porta gravi mal di testa, crisi di panico e tante altre conseguenze che nemmeno lei sa come affrontare. Per questo il giudizio di Aurora non viene preso molto in considerazione dai colleghi e dai superiori, che cercano di trattarla con condiscendenza ma limitandola ad un ruolo defilato. Solo Bruno Colasanti, il poliziotto taciturno ed ombroso ligio agli ordini del Commissario Piovani, sembra essere dalla sua parte anche se, i fantasmi del proprio passato, lo rendono non tutto comprensibile e porteranno Aurora e non essere sicura se fidarsi di lui o meno. Nonostante le prime difficoltà, Aurora e Bruno sono una coppia decisamente azzeccata, sia sul lavoro, sia.. chi lo sa, magari anche fuori. Grazie alla loro vicinanza e al loro altalenante rapporto, anche gli amanti delle storie d'amore potrebbero essere raccontatati anche se il libro è un thriller e l'indagine avrà sempre la priorità su qualsiasi altra tematica. Un indagine che appare fin da subito incredibilmente intricata e che mette in parallelo l'omicidio appena avvenuto con un altro macabro crimine risalente a vent'anni prima, così tanto terrificante da aver condizionato l'infanzia e l'adolescenza di tutti quelli cresciuti nella zona. Barbara Baraldi capisce che per condizionare e agganciare l'attenzione del lettore deve puntare sul comune punto debole, sulle paure recondite, sugli incubi che ci hanno terrorizzati da bambini; e cosa c'è di meglio del Lupo Cattivo? Il terribile nemico delle fiabe ha adesso preso vita, vive in mezzo a noi e può venirci a prendere da un momento all'altro per mangiarci in un sol boccone. Solo questa prospettiva è sufficiente per far venire la pelle d'oca ma tutto diventa ancora più intenso grazie all'utilizzo di tutti personaggi, sia quelli più inquietanti che quelli meno temibili che alla fine prenderanno il loro posto all'interno di uno schema narrativo capace di sconvolgere e ti mantene un ritmo costantemente da fiato sospeso. A Barbara Baraldi vanno tutti questi meriti perchè è stata capace di creare una storia intrigante ma soprattutto di dar vita a personaggi che difficilmente potranno uscire dalla mente e dal cuore del lettore. Per quanto mi riguarda ho fatto molta fatica a staccarmi da questo libro e molto presto leggerò assolutamente il seguito "Osservato oscuro". Aurora già mi sta mancando.

Voto: 9

Frase: "In certi luoghi il male si annida come un ospite indesiderato. Come un predatore silenzioso. Come un ragno che tesse la sua tela, per oltre vent’anni il male annidato in casa Ranuzzi era rimasto in attesa della sua preda. Fino ad oggi."

Barbara Baraldi è nata a Mirandola, una località della Bassa Emiliana, il 17 febbraio 1975. Il suo esordio nella narrativa poliziesca avviene nel 2006 con la vittoria del Gran Premio Giallo della città di Cattolica con il racconto "Una storia da rubare" a cui fanno seguito negli anni seguenti "La collezionista di sogni infranti", "La casa di Amelia" e "La bambola di cristallo" che viene pubblicato anche in lingua inglese. Dopo la pubblicazione di "Bambole pericolose" e "Lullaby. La ninna nanna della morte", partecipa come ospite ad un programma per la BBC insieme a scrittori noir come Carlo Lucarelli, Andrea Camilleri, Maurizio De Cataldo e Massimo Carlotto. Nel 2010 esordisce nella narrativa urban fantasy con la serie "Scarlet" e due anni più tardi diventa sceneggiatrice per il fumetto Dylan Dog. Il thriller "Aurora nel buio" viene pubblicato nel 2017 e da vita ad una serie poliziesca con protagonista la poliziotta Aurora Scalviati, di cui fa seguito "Osservatore oscuro", uscito nel 2018.




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