In questi giorni ho avuto modo di leggere un po' più del solito (per mia grande gioia!) e infatti questa settimana sono riuscita a concludere non uno ma ben due libri!
Il primo è quello di cui vi parlo oggi, ossia "Oggetti di reato" il secondo libro della serie di gialli con protagonista Kay Scarpetta. La mia intenzione era di leggere questo libro lo scorso mese, ma purtroppo ha dovuto aspettare; attesa che però è stata decisamente ripagata!
Ecco la mia recensione.
Titolo: Oggetti di reato
Autore: Patricia Cornwell
Paese: Stati Uniti
Titolo
originale: Body of Evidence
Genere: Giallo
Pagine: 348
Prima
pubblicazione: 1991
Casa
editrice italiana: Mondadori
Anno edizione: 1993
Prezzo
di copertina: 10,50 euro
Ebook: 7.99 euro
La scrittrice Baryl Madison viene ritrovata brutalmente uccisa nella sua casa di Richmond l'unica sera in cui vi ha fatto ritorno dopo aver passato un lungo periodo in Florida per scappare da colui che da qualche tempo ha iniziato a perseguitarla. Dopo aver scoperto alcuni primissimi particolari, Kay Scarpetta e il detective Marino coinvolgono le loro accuse sull'anziano mentore di Beryl, Cary Harper, con il quale la donna non aveva più rapporti da quando aveva annunciato si voler scrivere un libro sulla loro vita. Tutto però si complica quando, a distanza di pochi giorni anche Harper viene ritrovato morto e dal passato di Kay ritorna una figura a lei molto vicina.
Per prima cosa devo ammettere di essere stata contenta di aver ritrovato i personaggi che mi avevano piacevolmente colpito nel primo libro della saga, "Postmortem"; Kay Scarpetta, anatomopatologa conosciuta in tutto il mondo, caparbia e determinata a dare pace ai corpi che giungono sul suo tavolo e Pete Marino, il suo fedele compagno, sempre pronto a proteggerla e anche a farle (e a farci) scoppiare una risata. Una coppia che mi piace molto e che sono stata felice di aver riscoperto in questa nuova avventura.
In "Oggetti di reato" ho ritrovato anche tutti quegli elementi che mi avevano convinto nella lettura del precedente libro, lo stile di scrittura della Cornwell è sempre eccezionale, riesce ad inchiodarti alle pagine presentandoti un indagine intrigata, scritta in modo assolutamente scorrevole, e che, forse non ti farà trattenere il fiato, ma che si fa leggere con estremo piacere.
Anche in questo caso i colpi di scena non mancano, come anche l'insolita soluzione, da ricercare proprio là dove non si sarebbe mai arrivati a pensare, il tutto che circola intorno a questo misterioso manoscritto che nessuno riesce a trovare ma che porterà dritti diritti alla soluzione.. oppure no?
Cosa aggiungere, un libro assolutamente consigliato e che si sarebbe meritato decisamente di più che non fosse per un piccolissima pecca; mi è piaciuto il fatto che anche in questo caso il lavoro e la vita privata della protagonista si legano attraverso il ruolo di un personaggi, in questo caso Mark Jones, ex fidanzato di Kay tornato improvvisamente a farle visita da qualche tempo, ma non tanto come è stato strutturato. La rivelazione sul suo reale spazio all'interno della vicenda, infatti, mi ha sorpreso ma non particolarmente convinto.
Per il resto, non vedo assolutamente l'ora di continuare la scoperta dei personaggi e soprattutto buttarmi in una nuova indagine. Prossimo passo "Quel che rimane"!
Voto: 7.5
Frase: "A volte lavorare ad un caso di omicidio è un po' come smarrirsi. Qualunque strada sembri anche solo lontanamente promettente, la si segue. Se si è fortunati, può capitare che una strada secondaria alla fine conduca verso quella principale"
Patricia Cornwell nasce a Miami il 9 giugno 1956; discendente della scrittrice di "La capanna dello zio Tom" Harriet Beecher Stower, dopo essere stata per molti anni cronista di cronaca nera e poi lavorare stabilmente presso l'Ufficio di medicina legale della Virginia, ha iniziato la sua immensa carriera come scrittrice nel 1990 con la pubblicazione di "Postmortem" il primo romanzo con il medico legale Kay Scarpetta. Ad oggi la famosa serie comprende ben ventiquattro libri di successo.
Di sua pubblicazione anche la serie con protagonisti Judy Hammer e Andy Brazil ("Il nido dei calabroni", "Croce del Sud" e "L'isola dei cani") e quella con Win Garano ("A rischio" e "Al buio")
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