venerdì 6 aprile 2018

Recensione, "Wonder" di R.J. Palacio

Buon venerdì a tutti cari amici lettori!
Ultimo giorno della settimana.. almeno per chi, al contrario di me, non lavora anche nel weekend!
Ma, infondo, questa settimana non posso lamentarmi perché lavorerò solo domani e avrò finalmente la domenica libera, in cui progetto di andare finalmente a Milano a vedere la mostra su Frida Khalo!!
Vi parlerò senza dubbio dell'esperienza lunedì ma oggi concentriamoci su questa nuovissima recensione, che riguarda la mia ultima lettura ossia "Wonder", romanzo per ragazzi scritto da R.J. Palacio diventato da subito un caso internazionale e che ha acquisito ancora più fama grazie all'omonimo film uscito nei mesi scorsi.
Se devo essere proprio sincera, non ero totalmente convinta di leggere questo libro, soprattutto perché si tratta di un romanzo per ragazzi e pensavo non sarebbe riuscito a coinvolgermi completamente ma devo ammettere di essermi totalmente sbagliata; "Wonder" è sì un romanzo per ragazzi ma soprattutto un romanzo che ogni adulto dovrebbe leggere! Ora vi spiego il perché.



Titolo: Wonder
Autore: R.J. Palacio
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: Wonder
Genere: Romanzo per ragazzi
Pagine: 288
Prima pubblicazione: 2012
Casa editrice italiana: Giunti
Anno edizione: 2013
Prezzo di copertina: 12 euro copertina flessibile
Ebook: 6.99 euro
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Questa è la storia di Auggie, un bambino di dieci anni, intelligente, solare, che ama Guerre Stellare e da grande vorrebbe fare l'astronauta, proprio come la grande maggioranza dei bambini, Solo che Auggie non è un bambino come gli altri, lui è nato con una deformazione facciale che non gli permette di vivere come gli altri, nonostante l'incondizionato amore e il supporto della sua meravigliosa famiglia composta da mamma Isabel, da papà Nate, dalla sorella maggiore Via e dalla cagnolina Daisy.
La vita di Auggie è sempre trascorsa tra mille alti e bassi, condizionata dalle diverse dolorose operazioni e dal giudizio della gente, ma tutto si complica quando i suoi genitori decidono che è il momento per lui di andare in una scuola normale e dovrà improvvisamente scontrarsi con le reazioni imprevedibili e a volte terribilmente crudeli, degli altri bambini.


Per alcuni versi "Wonder" è un classico romanzo per ragazzi, ambientato principalmente tra le pareti di una scuola e scritto in modo essenziale, in modo da essere compreso anche dai più piccoli.
Se questa è l'impressione iniziale però, pian piano che si va avanti con la lettura ci si rende conto che questo romanzo non si ferma solo lì; la storia di Auggie, questo bambino speciale, che per un gioco della sorte è costretto a vivere una vita diversa da quella di qualsiasi altro bambino ma che, nonostante tutto, riesce ad usare la propria ironia per risolvere qualsiasi situazione è destinata ad entrare dentro l'animo, soprattutto e principalmente, di noi adulti.
Del resto, come ci svela la scrittrice nella quarta di copertina, l'idea di scrivere questo libro è nata proprio dalla reazione di un adulto, e più precisamente da una sua propria reazione; l'autrice ci racconta infatti di aver incontrato una bambina con la stessa sindrome di quella di Auggie e di non essere riuscita a fare nient'altro se non scappare dalla sua diversità, per poi sentirsi terribilmente male, scena che poi ha letteralmente all'interno del libro.
I bambini sanno essere perfidi, questo lo sappiamo, ma spesso riescono a comprendere cose che noi adulti dimentichiamo e reagiscano in maniera decisamente più istintiva per proteggere gli ideali in cui credono; questo messaggio appare splendidamente all'interno del libro sia nella parte che riguarda Auggie ma anche in quelle dei suoi amici; Jack, Summer, Miranda, raccontano tutti le loro reazioni iniziali ma anche il percorso che li porta alla consapevolezza e alla soluzione per rimediare ai loro errori.
Una cosa che mi è piaciuto moltissimo è stato proprio anche il fatto di voler analizzare la storia non solo dagli occhi del protagonista, ma anche dalle persone che lo circondano, ho trovato molto interessante soprattutto la parte di Via che racconta senza mezzi termini cosa voglia dire crescere con un fratello come Auggie, che necessita di mille attenzioni, mettendo a nudo la sua fragilità e a tratti anche il suo comprensibile egoismo. Ecco, penso che la cosa più bella di questo libro sia proprio il fatto che ogni personaggio, nonostante le sue più estreme azioni, risulti sensato e assolutamente comprensibile da ognuno di noi.
L'unica piccola pecca, se me la concedete, è la scrittura scelta per scrivere la parte di Justin.. confusionaria e assolutamente priva di punteggiatura. Un sunto che crea un po' di confusione e anche un po' di fastidio nella lettura. Per fortuna non dura molto.
In conclusione, "Wonder" è una bellissima storia che è stata capace di darmi tante emozioni e che mi ha fatto versare anche qualche lacrima. Mi sento di consigliarla assolutamente e soprattutto sento di dire a tutti quelli di averla letta di ascoltare il consiglio della scrittrice e di ascoltare mentre si leggere le varie canzoni che appaiono nel libro... caratteristica particolare di cui, vi anticipo già, parleremo nello specifico nelle prossime settimane!

Voto: 8

Frase: "è come succede con quelle persone che si vedono in giro ogni tanto, quando non riesci ad immaginare come sarebbe se fossi tu quella persona, tipo qualcuno che sta su una sedia a rotelle o qualcuno che non è in grado di parlare. L'unica differenza è che io sapevo di essere quel tipo di persona per gli altri. Per me, però, io sono solo io. Un ragazzo come tutti gli altri"


R.J. Palacio è lo pseudonimo di Raquel Jaramillo, nata il 13 luglio 1963 a New York.
Dopo aver lavorato per anni nell'editoria come grafica ed art director, nel 2012 scrive il suo primo romanzo per ragazzi "Wonder" con il quale vince il premio Andersen 2014.
Grazie al successo dell'opera, ha scritto altri tre capitolo della storia di Auggie "Il libro di Julian", "Il libro di Christopher" e "Il libro di Charlotte".
Attualmente vive a New York con il marito, due figli e due cani.


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