giovedì 27 settembre 2018

Recensione: "Frankenstein" di Mary Shelly

Ma ciao a tutti voi cari amici lettori!
Settembre sta finendo a me sale l'acqua alla gola perchè ancora una volta sono terribilmente in ritardo con le recensioni del mese. Rimboccandomi le maniche e cercando di non avere troppi libri di recuperare ad Ottobre vi voglio parlare del mio fuori programma del mese; uno dei piccoli contrattempi dell'essere blogger è che spesso le letture del mese vengono strettamente programmate anche diverso tempo prima ma ogni tanto capita che ci si prenda dei piccoli sfizi e questo è il mio; "Frankenstein" di Mary Shelly, un vero classico della letteratura fantastica che mi incuriosiva da diverso tempo ma a cui non più saputo resistere vedendo il trailer del nuovissimo film appena pubblicato sulla vita dell'autrice.
Un classico come dicevo ma che ha saputo davvero sorprendermi, soprattutto grazie allo stile di scrittura..
Per saperne di più, continuate a leggere


Titolo: Frankenstein
Autore: Mary Shelly
Paese: Inghilterra
Titolo originale: Frankenstein; or, the Modern Prometheus
Genere: Classico/Fantascienza/Gotico/Horror 
Prima pubblicazione estera: 1818
Prezzo di copertina: 9.90 euro copertina rigida (disponibile in molteplici altre edizioni)
Ebook: 0.99 euro, disponibile con KU
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Un giovane esplorate che dopo aver ricevuto una lauda eredità decide di intraprendere un avventuroso viaggio per raggiungere il polo e scoprirne i suoi segreti si ritrova improvvisamente ad imbattersi in un improvviso viaggiatore, quasi allo stremo dello forze che egli decide di soccorrere e ospitare sulla propria nave. Ed è così che Robert Walton fa la conoscenza del dottor Victor Frankenstein, uno scienziato di Ginevra che dopo essersi ripreso inizia a raccontargli la propria storia, una storia oscura, che parte dalla propria infanzia fino ad arrivare alla passione per gli studi, all'affetto per gli amici e la famiglia e soprattutto al viaggio nella città di Inglostadt, lo studio febbrile e la creazione di un essere immenso, abominevole e terribilmente crudele


Considerato il primo libro fantascientifico, è stato scritto da una giovanissima Mary Shelly (appena diciannovenne) tra il 1816 e il 1817 e questa giovinezza, nonostante i due secoli passati, ancora si percepisce; la prima caratteristica che mi ha piacevolmente colpito è proprio la facilità di comprensione e la freschezza della prosa. Mary Shelly non si perde troppo in descrizioni inutili (e anche un po' noiose), evita ad esempio di dare troppo peso alle tecniche utilizzate da Victor nella creazione del suo mostro, decidendo di dare il massimo nelle ambientazioni e del ritmo incalzante che scorre continuamente tra realtà e follia. È così che, grazie alla sua maestria, il lettore si ritroverà catapultato in una realtà che ricorda un po' quella del "Dorian Gray" del mio amato Oscar Wilde e non potrà che continuare a chiedersi se ciò che sta raccontando Victor sia realtà o frutto di pura follia, se la terribile furia omicida che lo ha privato dei proprio affetti uno dopo l'altro sia davvero opera del suo mostro oppure della parte più nascosta e mostruosa di .
Il ritmo narrativo è creato principalmente dai molti cambiamenti di stile e di fronte; particolarmente interessante è la parte in cui il mostro ha modo di parlare e di raccontare la sua personale versione della storia; la propria "nascita", la consapevolezza di sé, la formazione del pensiero, addirittura la scoperta del fuoco, fondamentale per la sopravvivenza, proprio come l'uomo primitivo, i passaggi fondamentali per l'apprendimento della parola.. tutte fasi che esprimano a pieno il volere della scrittrice nel creare un opera che analizzasse la vita, passando inevitabilmente per la morte.
Per questo e per altri mille motivi "Frankenstein" è una storia che continui a leggere nonostante tutto questo tempo, perché, come in tutti i libri più belli, sembra descrivere una parte, profonda e ignota, di tutti noi.

Voto: 7

Frase: "Tanto è stato fatto, esclamò lo spirito di Frankenstein, io otterrò di più, molto di più; seguendo il cammino già tracciato, io aprirò una nuova strada, esplorerò poteri sconosciuti, e svelerò al mondo i misteri più profondi del creato"


Mary Shelly, nata Mary Wollstonecreaft Godwin, nacque a Londra il 30 agosto 1797 e morì nella città d'origine il 1 Febbraio 1851. Privata precocemente della madre, Mary Wollstonecreaft, filosofa e antesignana del femminismo, morta soli dieci giorni dopo la sua nascita; Mary crebbe con il padre, filoso e polito William Godwin e la sorellastra Fanny Imlay Godwin, nata da una precedente relazione della madre. La vita e la carriera della scrittrice fu profondamente segnata dal matrimonio con Percy Besshy Shelly, anche lui poeta, a cui venne ispirato il personaggio di Victor Frankenstein, protagonista del suo più celebre romanzo "Frankenstein" o "Il moderno Prometeo", considerato il primo romanzo di genere fantascientifico. Di suo pubblicazione diversi altri romanzi meno noti tra cui "Matilda", "Valperga" e "L'ultimo uomo".

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