lunedì 29 aprile 2019

Recensione: "Morte sotto spirito" di Brigitte Glaser

Ed ecco la seconda recensione della giornata che riguarda l'ultima lettura di questo mese ossia "Morte sotto spirito" di Brigitte Glaser, seguito di "Delitto al pepe verde". Ho letto il primo libro della serie gialla con protagonista la cuoca Katharina Schweitzer la scorsa estate e non ho resistito ad acquistare tutti i libri della serie! Questo mese ho finalmente letto il secondo capitolo e adesso sono pronta a parlarvene! Come sempre quando si tratta di serie invito a leggere la mia recensione solo chi ha già letto il primo libro, in modo da non incappare in spiacevoli spoiler!




Titolo: Morte sotto spirito
Autore: Brigitte Glaser
Paese: Germania
Titolo originale: Kirschtote
Genere: Giallo
Pagine: 329
Prima pubblicazione: 2004
Casa editrice italiana: Emons 
Anno edizione: 2016
Prezzo di copertina: 12.50 euro copertina flessibile
Ebook: 7.95 euro
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Sono passati due mesi dalla tragica conclusione degli omicidi del "Bue D'Oro" e Katharina, sia per riprendersi dallo shock per la morte di Spielman sia per sostituire la madre, bloccata a letto per via di una gamba rotta, decide di tornare a casa, nel bel mezzo della Foresta Nera per prendere in gestione l'osteria di famiglia, "Il Tiglio". Dopo cosi tanti anni passata in giro per il mondo, saranno tante le cose da ritrovare, alcune piacevoli, come il tenero profumo delle ciliegie selvatiche e l'inconfondibile gusto del kirsch di prima qualità, alcune molto bene come il complesso rapporto con la madre Martha, una donna che, nonostante l'incidente, non ha alcun scrupolo a tormentala e a mettersi in mezzo nelle sue decisioni, professionali e personali. Meno male che c'è la cucina a aiutarla a calmarsi e grazie al supporto del giovane aiuto cuoco Carlo, appena diciassettenne ma con tanta voglia di imparare, Katharina avrà modo di dare sfogo a tutta la sua creatività per ottenere piatti sopraffini. Se sul piano professionale tutto sempre andare a gonfie vele, su quello personale invece gravita un grande peso e la giovane dovrà trovarsi incastrata tra i fantasmi del passato ed un futuro che sembra ancora molto incerto. Per distrarsi sceglie quindi di appoggiarsi a dei vecchi amici, il giornalista FK e la sua amica d'infanzia Teresa, sposata con Konrad Hils, l'ambientalista rivoluzionario che proprio in quel periodo fa molto parlare di sè grazie alla sua lotta contro la costruzione di una grande pista da sci al coperto. Ciò che sembra un periodo attuo a ritrovare la tranquillità è destinato a tingersi ancora del colore del sangue quando la stessa Katharina ritroverà il corpo di Konrad orribilmente ucciso e, con l'aiuto dell'immancabile Adela, giunta direttamente da Colonia per alcuni impegni di lavoro, dovrà nuovamente immischiarsi in una sordida faccenda, alla scoperta del colpevole.


Ad una prima impressione questo romanzo che unisce indagini alla cucina, sembrerebbe una lettura leggera e poco impegnativa ma vi posso dire con convinzione che è un impressione totalmente sbagliata. Fin dalle prime pagine infatti ci si rende subito conto che l'indagine in cui stiamo per imbatterci è incredibilmente complessa, forse addirittura un tanti troppo. Trasporti illegali, traffici illeciti, ricettazione, denaro sporco, fondi esteri, corruzione, l'egemonia dei grandi produttori contro quelli più piccoli, la mancata salvaguardia del territorio. C'è tutto questo in questo romanzo, e anche qualcosa di più, tanto che la sua lettura necessita una grande dose di attenzione. Stare dietro a tutto e riuscire a comprendere ogni cavillo fino in fondo non è così semplice ma a stemperare la situazione ci pensa la simpatia della protagonista e del personaggi che la circondano. Katharina è davvero una donna unica nel suo genere. La sua grande passione per il cibo e per la cucina si respira in ogni pagina e risulta impossibile non seguirla con piacere nelle sue incredibili indagini, dove si ritroverà più volte in situazioni assurde e a dir poco pericolose. Quando ho saputo che l'ambientazione non sarebbe più stata Colonia, come nel libro precedente, ho temuto che sarebbe venuto a mancare un altro personaggio unico ed insostituibile, Adela, l'irresistibile ostetrica in pensione con la passione per le indagini, ed è stato un gran piacere per me quando ho constata che con un un colpo da maestro l'autrice era riuscita a inserire anche lei in questa seconda storia. Senza di lei non sarebbe davvero stata la stessa cosa e soprattutto non avremmo mai potuto vederla in una situazione ben diversa ossia innamorata dell'improbabile commissario Kuno Eberle. Proprio parlando dell'incaricato alle indagini devo dire che anche questa volta, come è successo con Fischer, la polizia non ne esce proprio vincitrice ma anzi viene più volte etichettata come incapace e per nulla all'altezza. Caratteristica di certo insolita ma che dimostra come non sempre chi dovrebbe svelare il mistero sia davvero adatto a farlo. Se c'è una cosa che ho apprezzato più di tutto in questo libro è senza dubbio la passione con cui l'autrice ci parla della Foresta Nera, la sua terra d'orine, in cui si alternano leggende a fatti storici molto importanti. Soprattutto nella prima metà del romanzo veniamo continuamente a conoscenza dei grandi fatti storici che hanno caratterizzato la zona e la trasformazione che le città, i paesi e l'intera comunità ha subito nel corso degli anni. Una scelta molto piacevole ed interessante per chi, come me, ha potuto in questo modo imparare qualcosa di buono. Un altra caratteristica legata al territorio che si può notare indubbiamente è che questo romanzo appare a tratti come una sorta di denuncia alle istituzioni che tendono a prediligere l'innovazione al salvaguardia della tradizione, a discapito dei piccoli produttori e al matrimonio ambientalistico. Un argomentazione molto importante che conferma ciò che dicevo in precedenza; chi sta cercando un romanzo leggero e poco impegnativo dovrebbe proprio optare per qualcos'altro perchè "Morte sotto spirito" necessita tutta la nostra attenzione.

Voto: 7.5

Frase: "Il luogo del crimine non viene mai scelto a caso, tesoruccio. La dice lunga sull'assassino"



Brigitte Glaser è nata nella Foresta nera nel 1955 e vive da molti anni a Colonia dove si occupa di formazione. Oltre alle serie sulla cuoca Katharina Schweitzer e a quella precedente su due detective donne, Glaser ha pubblicato diversi libri per ragazzi. Della serie di Katharina fanno parte "Delitto al pepe verde", "Morte sotto spirito", "Assassino a la cart", "Miele amaro" e "Buffet al veleno"


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