martedì 9 aprile 2019

Recensione: "Le solite sospette" di John Niven

Buon martedì a tutti cari lettori!
Oggi giornata speciale perchè usciranno ben due articoli, uno già anticipato ieri e l'altro riguardante una nuova recensione. Iniziamo da quest'ultima in quanto, ieri sera ho concluso la quarta lettura di Aprile; "Le solite sospette" di John Niven. Qui sotto potete trovare il mio personale commento.




Titolo: Le solite sospette
Autore: John Niven
Paese: Scozia
Titolo originale: The Sunshine Cruise Company
Genere: Romanzo
Pagine: 346
Anno di pubblicazione: 2016
Casa editrice italiana: Einaudi
Prezzo di copertina: 12.50 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro 
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Susan Frobisher ha sempre vissuto una vita tranquilla. Sposata con un contabile e madre di un figlio ormai grande, alla soglia dei sessant'anni non ha la manina preoccupazione, se non quella di trovare la ricetta perfetta per creare il sangue finto per la recita del suo gruppo di recitazione. Ma tutto è destinato a cambiare quando, proprio la sera delle prove finali dello spettacolo, due agenti di polizia la raggiungono in teatro per annunciarle la tragica morte del marito, avvenuta in circostanze a dir poco scabrose. Questo evento si rivela essere un vero e proprio vaso di Pandora ed oltre ad aver scoperto l'oscuro "vizietto" del marito, Susan si ritroverà immersa nei debiti e in procinto di essere sfrattata di casa. Nulla valgono i quarantanni di frequentazione con la banca, la dimostrazione di essere totalmente all'oscuro dei misteriosi affari del marito o la sua ottima reputazione e impossibilitata a provare qualsiasi altra emozione che non sia una terribile e incontrollabile rabbia, Susan metterà in atto un piano; insieme a quattro improbabili amiche e sotto la tutela di un ladro ottantenne loro vecchia conoscenza, si prepareranno ad organizzare una rapina alla piccola banca della loro cittadina. E questo è solo l'inizio della loro rocambolesca avventura.


"Le solite sospette" si presenta già da subito come un romanzo leggero e divertente e queste due caratteristiche le mantiene senza ombra di dubbio. Tutto parte da un idea originalissima che non può fare altro che far sorridere ossia questo gruppo di arzille vecchiette che, spinte da diverse situazioni difficili, decidono di reinventarsi rapinatrici e sottrarre tutto il denaro conservato nella banca di Wroxham, la cittadina in cui vivono. Nonostante l'aiuto del pittoresco criminale ottantenne Stimmate farla franca si rivelerà essere più dura del previsto soprattutto perchè alle calcagna avranno l'antipatico sergente detective Hugh Boscombe, un poliziotto non proprio brillantissimo ma certamente determinato a riacciuffarle. Ed è così che le quattro amiche saranno costrette a fuggire dal paese, fino ad arrivare in Francia e mettersi in mezzo ad un giro pericoloso della quale però dimostreranno di essere incredibilmente all'altezza. L'autore punta tutto sui personaggi, scelta riuscita in quanto, con le loro diverse caratteristiche, creano un insieme vincente. ll romanzo è senza dubbio ironico e dissacrante, ma lo stile di Niven, tipicamente maschile, risulta un po' troppo forte e molto spesso inutilmente volgare. Un linguaggio colorito ci può anche stare ma se dosato in modo corretto e ritrovare una parolaccia in ogni pagina mi è sembrato un tantino eccessivo. Per far diverti i suoi lettori, l'autore finisce per cadere in una serie di cliché già visti e rivisti, che trasformano il suo romanzo in una commedia all'americana; sesso, alcool, genitali presi in diverse forme, attacchi acuti di diarrea e ovviamente due poliziotti che più inetti di così non si sarebbe potuto, giusto per citarne alcune. Se l'intento di John Niven era quello di creare un romanzo leggero da leggere per staccare un po' la spina e farsi due risate, sicuramente c'è riuscito ma io sono convinta che un buon romanzo debba alternare comicità a profondità, e quest'ultima caratteristica mi è un po' mancata all'interno di questa lettura. Non posso dire che questo libro non sia piacevole, del resto l'ho letto in soli due giorni quindi è estremamente scorrevole e la voglia di continuare a leggerlo non manca, ma non posso dire che mi abbia del tutto convinto. Di certo darò un altra occasione a questo autore di cui molti parlano bene, vedendo se riuscirà a conquistarmi.


Voto: 6


John Niven è nato ad Irvine, Ayrshire, Scozia nel 1968. Dopo essersi laureato alla Glasgow University ha lavorato per circa dieci anni nel mondo della musica per poi abbandonarla per lanciarsi in quello della scrittura. Il suo primo romanzo "Uccidi i tuoi amici" è uscito nel Regno Unito 2008 e parla proprio della sua esperienza musicale nella ricerca di nuovi talenti. In Italia è stato pubblicato nel 2019. Di sua pubblicazione anche "A volte ritorno", "Maschio bianco etero", "Le solite sospette" e "Invidia il prossimo tuo".


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