giovedì 4 aprile 2019

Recensione, "Addio fantasmi" di Nadia Terranova

Buon giovedì a tutti amici lettori!
Eccomi tornata da voi per parlarvi della mia nuovissima lettura, già la seconda del mese di Aprile.
Di "Addio fantasmi" libro di Nadia Terranova candidato al Premio Strega avevo sentito parlare molto bene già da mesi ed ero davvero molto curiosa di leggerlo. Volete sapere la mia opinione al proposito' Qui sotto trovate la mia recensione!




Titolo: Addio fantasmi
Autore: Nadia Terranova
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice: Einaudi
Prezzo di copertina: 17 euro copertina flessibile
Ebook: 9.99 euro
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Sono passati anni da quando Ida ha varcato per l'ultima la soglia della casa dov'è cresciuta, quella casa che sta su a malapena, persa tra le vie di Messina; la casa che conserva i ricordi della sua infanzia, i dolori dell'adolescenza, lo strazio dell'abbandono e il tormento della solitudine. Quando sua madre la chiama, strappandola alla lieta abitudine di un matrimonio ormai quasi sopito, avvisandola del suo intento di fare alcuni lavori alla casa per poi metterla in vendita ed invitandola a raggiungerla per raccogliere gli oggetti che vuole conservare per lei non c'è più scampo, dovrà ritornare in quelle stanze, lasciarci travolgere dai ricordi che per tanto tempo ha tentato di dimenticare e fare finalmente i conti con i fantasmi del passato, tra i quali capeggia quello di suo padre, scomparso tanti anni prima senza che nessuno sapesse mai la sua fine.


"Addio fantasmi" è un romanzo intimo, toccante ed emozionale che ci porta direttamente nei pensieri della protagonista, Ida, una donna distrutta dal passato che non è mai riuscita a fare i conti con i ricordi. Tutto ha inizio quando il padre, Sebastiano, dopo una brutta depressione se ne va di casa e di lui si perdono le tracce. è scappato in un altro Paese? Si è rifatto una vita e ha dimenticato per sempre la moglie devota e la figlia appena adolescente? O si è lasciato andare, sprofondando nel mare che tanto amava senza che i suoi resti ritornassero mai alla luce? Ida si è fatta tutte queste domande e ancora continua a farsele nelle lunghe notti in cui non riesce a dormire. Questo grande interrogativo, capace non solo di distruggerle qualsiasi speranza di serenità, ma anche impedendo qualsiasi rapporto con la madre, uscita ancor più a pezzi dopo l'abbandono del marito. Nel corso degli anni ha provato a fuggire da lui e dal suo ricordo, rifugiandosi nel matrimonio con Pietro, un uomo gentile, fedele, stabile, ma come sempre succede nella vita, prima o poi arriva in momento di fare i conti con il passato e provare a superarlo. Lo stile di Nadia Terranova è ricercato, poetico, a volte un tantino pesante, capace di donare ancora più gravità ad una storia che di positivo ha ben poco. Ad una prima impressione mi ha ricordato quello di Paolo Giordano, ma ben presto si è rivelato ben più simile a quello della Mazzantini, e se mi seguite da un po' sapete che questo non è proprio un fattore positivo. La storia potrebbe essere interessante ma personalmente l'ho trovata un po' incostante per risultare del tutto piacevole, coinvolgendomi solo a tratti e lasciandomi un po' troppo amaro in bocca. Durante la lettura si viene letteralmente sballottati tra i ricordi, i pensieri e le emozioni della protagonista, una donna debole e fragile, proprio come la madre. Entrambe non sono state capaci, all'abbandono del padre di crearsi una vita al di fuori della sua presenza, come se senza di lui fossero destinate ad un'esistenza infelice e queste figure femminile non mi sono granché piaciute. Avrei voluto trovare loro un po' più di forza, un po' di carattere, perché del resto, il motivo per cui Ida è diventata quello che è non è da solo nella sparizione del padre, dalla solitudine, dalle amicizie sbagliate, ma principalmente dalle sue personali scelte di vita. Ida si presenta come una vittima ma infondo è solamente una vittima di sè stessa. Avrei quasi voluto dirglielo durante la lettura per portarla finalmente sulla buona strada e farle capire che la felicità avrebbe potuto raggiungerla benissimo se lo avesse davvero voluto. Detto questo non si tratta del tutto di un romanzo non riuscito, diciamo che se la lettura trasmette sempre emozioni, questo libro non ne da di molto positive, a parte forse il finale che ho trovato molto azzeccato. Come sempre è il mio modesto parere, ma per me non può essere più di una sufficienza

Voto: 6

Frase: "I morti sono giudici gelosi di tutte le azioni che non possono più fare, degli errori che non possono più commettere, dei divertimenti dei sopravvissuti"


Nadia Terranova è nata a Messina l'1 gennaio 1978. Dopo la Laurea in Filosofia e il dottorato in Storia Moderna si è trasferita a Roma, dove attualmente vive e lavora, per dedicarsi alla narrativa per l'infanzia. Il suo esordio nella letteratura per adulti è avvenuto nel 2015 con "Gli anni al contrario" e da allora collabora con alcune testate giornalistiche, è coautrice del programma radiofonico "Pascal" in onda su Radio Due ed è tra i docenti de La Scuola del Libro. "Addio fantasmi" è il suo ultimo romanzo.




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