venerdì 6 luglio 2018

Recensione; "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos

Buon venerdì a tutti cari amici lettori!
Dopo aver finalmente chiuso la parentesi Giugno, oggi vi posso finalmente parlare di una delle primissime letture di Luglio, un libro di cui ho sentito così tanto da parlare da non essere riuscita a resistere alla tentazione di leggerlo; sto parlando di "Fidanzati dell'inverno" libro d'esordio della scrittrice francese Christelle Dabos che sta letteralmente scalando le classifiche di tutta europa.
Inutile dire che, partendo da questi presupposti, le mie aspettative fossero molto alte e con enorme piacere devo ammettere che sono state tutte ampiamente rispettate grazie ad una storia capace di sorprendermi, coinvolgermi ed incuriosirmi.
Ma ecco a voi la recensione completa



Titolo: Fidanzati dell'inverno
Autore: Christelle Dabos
Paese: Francia
Titolo originale: Les fiancés de l'hiver
Genere: Fantasy/Dispotico
Pagine: 504
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice italiana: Edizioni E/O
Prezzo di copertina: 17 euro copertina flessibile
Ebook: 12.99 euro
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In un futuro molto lontano il mondo come noi lo conosciamo ha assunto un aspetto molto diverso; non è più unito in una tonda palla ma bensì diviso in tante terre sospese, chiamate "arche" divise le une dalle altre i cui abitanti si differenziano per le particolare capacità magiche in loro possesso. In una di queste arche denominata "Anima" vive Ofelia, una ragazza mite, un po' goffa e taciturna, dotata non di uno ma di ben due poteri; il primo consiste nel poter attraversare gli specchi e il secondo quello di riuscire a scoprire la provenienza e i segreti di un oggetto toccandolo solamente a mani nude.
La vita di Ofelia si trascina tranquilla, tra la chiassosa famiglia, il rapporto speciale con un anziano prozio e il lavoro al Museo ma tutto cambia quando le Decane decidono che la giovane dovrà presto sposarsi con un abitante del Polo, un giovane scorbuto e scortese di nome Thorn, e trasferirsi insieme a lui in quell'arca lontana e misteriosa. E così, Ofelia dovrà lasciare quella che è stata la sua vita fino a quel punto per buttarsi a capofitto nella scoperta di un mondo totalmente diverso da quello in cui è cresciuta; un mondo fatto di illusioni, di intrighi e di vendette, in cui correrà da subito dei grandi pericoli


Non sai mai stata una persona che si faccia condizionare molto dalle mode. Per la maggior parte dei campi aspetto sempre che perda attenzione prima di interessarmi ad una determinata cosa. Questo però ovviamente non vale per quanto riguarda i libri, dove è impossibile non prestare almeno un po' di interesse a qualcosa di cui si parla molto. E del resto, se un opere guadagna vagonate di commenti positivi un motivo ci sarà. Come in questo caso, in cui le chiacchiere non sono assolutamente state vane.
"Fidanzati dell'inverno" appare principalmente come un libro fantasy/dispotico ma fin dalle primissime pagine ci si rende conto che questa è solo l'apparenza; attraverso intelligenti piccolo scelte stilistiche e di contesto, la giovane autrice riesce a dare alla sua opera una quantità tale di caratteristiche da farla uscire fuori da qualsiasi etichetta. Potrebbe infatti apparire quasi con un romanzo d'avventura, nella descrizione del mondo che Ofelia si presta a scoprire, potrebbe essere un romanzo ottocentesco, nella creazione della vita di corte e della suddivisione all'interno della società, ma potrebbe anche essere un romanzo rosa arricchito da un amore combinato, controverso ma che in fondo nasconde qualcosa di più. Quest'opera è tutte queste cose messe insieme ed è forse per questo che si fa leggere così bene; per questo, per la bellezza dei personaggi, partendo dalla tenera Ofelia, a cui è impossibile non affezionarsi, passando per la cara zia Roseline, fino ad arrivare addirittura a Thorn, l'ombroso futuro marito la cui veste rimane per sempre oscura, e agli antagonisti come il dongiovanni ambasciatore Archibald, ma anche per uno stile di scrittura fresco e frizzante che sorprende con accurati colpi di scena e trasporta con sé lungo le pagine come se fosse acqua fresca.
Uno dei pregi più grandi di questo romanzo è senza dubbio la ricchezza delle descrizioni, sia per quanto riguarda le ambientazioni sia per le usanze e le relazioni di questo mondo abitato da personaggi dotati di strabilianti poteri magici. Il mondo che ci mostra Christelle Dabos è capace di farci viaggiare con la fantasia ma appare per certi aspetti anche così incredibilmente reale da risultare comprensibile anche a quei lettori che magari non fanno del fantasy il loro pane quotidiano.
In poche parole questo è uno di quei libri che va letto; va letto perchè riserva delle sorprese, perchè è impossibile non rimanere coinvolti nelle vite e nelle avventure dei personaggi che lo compongono e perchè, proprio come me, chiunque arrivi all'ultima pagina non vorrebbe fare altro che poter sapere come la storia continua. Cosa che spero avvenga molto presto.

Voto: 8.5

Frase: "C'è chi sposa una donna per il suo patrimonio, io vengo sposata per le mie dita"

Christelle Dabos è nata a Cannes nel 1980 in una famiglia di musicisti e artisti. Ha lavorato come bibliotecaria per molti anni prima di dedicarsi completamente alla scrittura. Dal 2005 vive e lavora in Belgio. Il suo romanzo d'esordio "Fidanzati dell'inverno" è stato un vero e proprio caso editoriale che le ha fatto scalare le maggiori classifiche d'europa e da inizio alla trilogia "L'attraversaspecchi" a cui si aggiungeranno "Scomparsi di Chiardiluna" e "La memoria di Babele".


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