Non so davvero che parole usare per giustificare la mia lunghissima assenza ma, a mia discolpa, devo dire che la causa non è stata di mia volontà ma derivante da una lunga e sfibrante malattia che mi ha impedito di stare davanti al computer e anche di leggere, con mio enorme rammarico. Giunti ad oggi, sabato 16 febbraio, le mie letture mensili sono davvero molto poche, ben al di sotto della soglia che mi ero prefissata e sarà un po' impossibile riuscire a rispettare la TBR scelta. Prima di parlarvi delle letture di febbraio però devo ancora recuperare due recensioni di libri letti lo scorso mese. Il primo di essi è "L'uccello del malaugurio" il quarto libro di Camilla Lackberg ambientato nella cittadina svedese di Fjallbacka, un giallo come sempre entusiasmante e capace di farmi provare fortissime emozioni. Per non sprecare altro tempo non indugio oltre, ecco a voi la mia recensione
Titolo: L'uccello del malaugurio
Autore: Camilla Lackberg
Paese: Svezia
Titolo
originale: Olycksfågeln
Genere: Thriller
Pagine: 462
Anno di pubblicazione: 2006
Casa
editrice italiana: Marsilio
Prezzo
di copertina: 18.50 euro copertina flessibile
Ebook: 7.99 euro
Mentre Patrick ed Erica sono nel pieno dei preparativi per il loro matrimonio, la cittadina di Fjallbacka è in pieno fermento perché nei mesi successivi si metterà in luce agli occhi dell'intera svezia ospitando la nuova edizione di un famoso reality show. Lo splendore degli allori però è solo apparente perché ben presto la tranquillità verrà ancora una volta stravolta di un terribile incidente che vede come vittima la proprietaria di un negozio della zona. Apparentemente sembrerebbe un fortuito incidente automobilistico dovuto ad un elevato stato d'ebbrezza della guidatrice ma dopo alcuni accertamenti Patrick inizia ad avere dei dubbi, cavilli destinati ad aumentare e a complicarsi quando un altro terribile delitto si aggiunge alla lista e questa volta di ben altre proporzioni; all'interno di un cassonetto viene ritrovato il corpo senza vita di un ragazza. Una delle concorrenti del reality show.
Ho iniziato la scoperta di questa celebre scrittrice e della sua serie di thriller spinta dai tanti commenti positivi e ora, giunta al quarto capitolo, non posso che reputarmi totalmente soddisfatta di questa scelta. Camilla Lackberg è una che i gialli di sa scrivere e anche bene e che soprattutto è capace di trovare sempre tematiche nuove e sorprendenti da sottoporre ai suoi affezionati lettori, I personaggi sono sempre gli stessi ed ormai è impossibile non esserci affezionati. Attraverso i vari capitoli abbiamo modo di vederli crescere e maturare, ma anche di scoprire sempre più dettagli sulle loro personalità ed esistenze. Il protagonista principale è ancora una volta il buon Patrick Hedstrom, un detective dal sesto sento invidiabile, che sembra sempre più allontanarsi dalla soluzione fin al colpo di genio finale che stravolge tutto. La sua fedele compagna, nella serie e nella vita, la scrittrice Erica Falck ancora una volta ricopre un ruolo marginarlo; dopo essere stata protagonista del primo capitolo della serie è stata infatti rilegata al proprio ruolo di madre e donna di casa ma se nei capitoli precedenti questa cosa un po' infastidiva chi come me aveva adorato il suo carattere e le sue doti investigative, questa volta il personaggio sembra voler riprendere in mano la sua vita e, chi lo sa, magari tornare ben più attiva nei capitoli futuri. "L'uccello del malaugurio" vede inoltre un notevole cambiamento nell'organico della stazione di polizia; con un grande rammarico (ma più che comprensibilmente) l'antipatico ed egocentrico Ernst Lundgren è stato allontanato dopo il terribile episodio di "Lo scalpellino" e al suo posto è subentrata una nuova collega Hanna Kruse, una donna dal curriculum invidiabile e dalla grande grande ambizione. In questo nuovo clima la squadra dovrà fare i conti con un caso apparentemente semplice e scontato ma che sarà destinato a ingigantirsi sempre di più fino a far pesare all'opera di un vero serial killer. Ancora una volta l'adrenalina è assicurata, aumentata ancor più dalla sapiente prosa dell'autrice che sa come dare al lettori gli indizi necessario per giungere da solo alla soluzione ma anche come nasconderli in modo che il colpo di scena sia sempre assicurato; ancora una volta conquista la sua scelta di dare al colpevole la possibilità di raccontarsi in piccoli capitoli a lui dedicati già dalle prime pagine del libro ed in questo particolare caso ho anche apprezzato l'importanza della tematiche trattate anche grazie all'utilizzo del realy show un mondo spesso considerato superficiale ma che può nascondere molte verità importanti. La cosa che però. più di tutto, è capace di legare il lettore a questa serie sono i finali, fiore all'occhiello di Camilla Lackberg. L'autrice ci ha ormai abituato a lasciarci completamente senza fiato mostrandoci nell'ultimissima pagina un insospettabile indizio che collega la storia al capitolo seguente e per quanto riguarda "L'uccello del malaugurio" riesce addirittura a superarsi tirando fuori dal cilindro un idea talmente imprevista da avermi davvero fatto provare la voglia assoluta di leggere il seguito, subito, immediatamente. Purtroppo dovrò aspettare ancora un po' ma sono certa che quando avrò modo di leggerlo ne rimarrò totalmente entusiasta, come succede con ogni libro di questa imperdibile serie.
Voto: 8
Frase: "Il bene aveva bilanciato il male. O non era così? A volte, quando di notte si agitava in preda agli incubi, non ne era tanto sicuro. Ma alla luce del giorno era certissimo che il bene avesse prevalso. Il male si percepiva solo sotto forma di ombre annidate negli anfratti, incapaci di mostrare al mondo la loro brutta faccia. Ed era così che lui voleva che fosse"
Camilla Lackberg (nome completo Jean Edith Camilla Lackberg Erikson) nasce a Fjallbacka il 30 agosto 1974. Dopo gli studi in economia a Goteborg si trasferisce nella capitale Stoccolma dove lavora nel marketing, attività che abbandona per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, da sempre suo grande hobby. Oltre alla celebre serie poliziesca, ha scritto anche libri di cucina e, ispirandosi ad uno dei suoi figli, libri per bambini. Attualmente vive con i quattro figli e il terzo compagno. Il suo esordio è avvenuto nel 2010 con "La principessa si ghiaccio", diventato poi bestseller mondiale e vincitore in Francia del Grand Prix de Littérature Policière. Ne fanno seguito "Il predicatore", "Lo scalpellino", "L'uccello del malaugurio", "Il bambino segreto", "La sirena", "Il guardiano del faro", "Il segreto degli angeli", "Tempesta di neve e profumo di mandorle", "Il domatore di leoni" e "La strega". Di sua pubblicazione anche "Donne che non perdonano", uscito nel 2018.
Voto: 8
Frase: "Il bene aveva bilanciato il male. O non era così? A volte, quando di notte si agitava in preda agli incubi, non ne era tanto sicuro. Ma alla luce del giorno era certissimo che il bene avesse prevalso. Il male si percepiva solo sotto forma di ombre annidate negli anfratti, incapaci di mostrare al mondo la loro brutta faccia. Ed era così che lui voleva che fosse"
Camilla Lackberg (nome completo Jean Edith Camilla Lackberg Erikson) nasce a Fjallbacka il 30 agosto 1974. Dopo gli studi in economia a Goteborg si trasferisce nella capitale Stoccolma dove lavora nel marketing, attività che abbandona per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, da sempre suo grande hobby. Oltre alla celebre serie poliziesca, ha scritto anche libri di cucina e, ispirandosi ad uno dei suoi figli, libri per bambini. Attualmente vive con i quattro figli e il terzo compagno. Il suo esordio è avvenuto nel 2010 con "La principessa si ghiaccio", diventato poi bestseller mondiale e vincitore in Francia del Grand Prix de Littérature Policière. Ne fanno seguito "Il predicatore", "Lo scalpellino", "L'uccello del malaugurio", "Il bambino segreto", "La sirena", "Il guardiano del faro", "Il segreto degli angeli", "Tempesta di neve e profumo di mandorle", "Il domatore di leoni" e "La strega". Di sua pubblicazione anche "Donne che non perdonano", uscito nel 2018.
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