venerdì 18 ottobre 2019

Recensione; "Seta" di Alessandro Baricco

Una buona giornata a voi cari amici lettori!
Oggi è venerdì e per concludere la settimana nel modo migliore eccomi pronta a parlarvi della mia ultimissima lettura. Una delle categorie della challenge annuale a cui sto partecipando prevedeva di leggere un libro di un autore o di un autrice della mia stessa regione di appartenenza e, dopo alcuni ragionamenti, ho deciso di optare per Alessandro Baricco, piemontese come me, di cui avevo già letto "Tre volte l'alba",  "Oceano mare" e "Novecento". Ed è così che mi sono imbattuta in "Seta", un romanzo molto breve ma decisamente molto intenso che racconta la storia di un uomo che per via del suo mestiere di commerciante di seta dovrà spingersi fino alla vera fine del mondo per scoprire il vero senso dell'amore. Qui sotto trovate la mia recensione completa!




Titolo: Seta
Autore: Alessandro Baricco
Paese: Italia
Genere: Romanzo
Pagine: 108
Prima pubblicazione: 1996
Casa editrice: Feltrinelli
Anno edizione: 2013
Prezzo di copertina: 7.50 euro copertina flessibile
Ebook: 2.99 euro
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Francia meridionale, paese di Lavilledieu, 1861. Hervé Joncour ha 32 anni, una splendida moglie di nome Héléne e nella vita è un commerciante di bachi da seta, un mestiere difficile e dal destino incerto in quanto, queste piccole larve, sembrano decidere loro in quali condizioni schiudersi, se farlo o meno, e di quale qualità sia la seta che produrranno. Dopo un duro periodo di crisi, spinto da Baldabiou, colui che per primo gli ha insegnato il mestiere, Hervé decide di lanciarsi in una grande avventura e partire alle volte del Giappone, quel lontanissimo paese alla fine del mondo, dove si produce la seta più pregiata, la stessa che avvolge le splendide forme della misteriosa ragazza che finirà per stregarlo.


Io e Baricco abbiamo un rapporto un po' conflittuale, questo bisogna dirlo. La sua classe e la sua fama di scrittore ispirato ed ispirante lo precedono e quindi già alcune volte mi sono ritrovata nella condizione di voler scoprire qualcosa di suo e, a parte "Novecento" sul quale non ho assolutamente nulla da dire, devo ammettere che nelle altre occasioni ho provato la seria difficoltà nel comprendere tutto ciò che lui mi avrebbe voluto dire. Mi è successo con "Oceano, mare", un po' meno ma anche con "Tre volte l'alba" e ora mi è capitato anche con "Seta", un romanzo breve estremamente piacevole che ho letto con tanto interesse ma che è riuscito solamente a sfiorarmi, e non a scalfirmi come avrei voluto. La sensazione che ho provato appena voltata l'ultima pagina è che della storia di Hervé, Helene e della ragazza giapponese, mi rimarrà ben poco nel corso del tempo e questo, a mio avviso, è la cosa più dispiacevole della lettura. Se ciò che un autore scrive non riesce a rimanere impresso nella mente e nel cuore di chi legge allora cosa servono parole ricercate e scene ispirate? è questo che mi chiedo quando mi trovo a leggere Baricco che è un autore di grande talento e rispetto ma che, a mio personale avviso, sembra sempre parlare un lingua che io riesco a comprendere solo a tratti. Non posso bocciare totalmente quest'opera perchè non sarebbe giusto, ciò che non ho compreso io magari ad un altro risulterà assolutamente chiaro, ma ciò che mi è rimasto da questa lettura è la sensazione che forse non dovrei fissarmi sull'obbiettivo di farmi piacere un autore che forse, al momento, non ho le basi per comprendere. Per questo, caro Alessandro, al momento mi fermo qui, magari ci ritroveremo un giorno, quando io avrò la mentalità e l'esperienza adatta per fare dono di ciò che mi vuoi regalare.

Voto: 6.5

Frase: "- E dove sarebbe, di preciso, questo Giappone? - - Sempre dritto di là. Fino alla fine del mondo"


Alessandro Baricco nasce a Torino il 25 gennaio 1958. Si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica e studia contemporaneamente al Conservatorio dove si diploma in pianoforte.
L'amore per la musica e per la letteratura ispireranno sin dagli inizi la sua attività di saggista e narratore. Come saggista esordisce nel 1988 con "Il genio in fuga, Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini" e come narratone nel 1991 con "Castelli di rabbia" che si afferma da subito come vera rivelazione nel panorama della letteratura italiana. Al grandioso esordio seguono numerosi romanzi di successo come "Oceano mare", "Novecento" (da cui è stato tratto il meraviglioso film "La leggenda del pianista sull'oceano"), "Seta" (anch'esso portato sul grande schermo), "City", "Senza sangue" e molti altri.




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