venerdì 2 agosto 2019

Recensione; "Le regole del fuoco" di Elisabetta Rasy

Ed eccomi infine a parlarvi dell'ultima lettura del mese, "Le regole del fuoco" di Elisabetta Rasy, un romanzo relativamente breve ma che racchiude una storia splendida e commovente, quella di due infermiere della Prima Guerra Mondiale e del loro segreto ed impossibile amore. Qui sotto potete trovare la mia recensione.



Titolo: Le regole del fuoco
Autore: Elisabetta Rasy
Paese: Italia
Genere: Romanzo 
Pagine: 179
Prima pubblicazione: 2016
Casa editrice: Rizzoli
Anno edizione: 2016 (disponibile anche in edizione del 2017 con differente copertina)
Prezzo di copertina: 17 euro copertina rigida, 12 euro copertina flessibile
Ebook: 6.99 euro
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è il maggio 1917, la guerra perversa in Italia già da due anni quando Maria Rosa, primogenita di una ricca famiglia napoletana, decide di partire per raggiungere il fronte come infermiera. Dalla sua non ha nessuna competenza ma quando si trova di fronte i feriti che giungono uno dietro l'altro all'ospedale sul Carso, dove è stata mandata, capirà che dovrà imparare in fretta se vorrà davvero essere utile. A guidarla nel suo intento ci sarà Eugenia, una giovane donna della zona di Como, austera e poco incline agli scherzi che lei del mestiere ne sa parecchio ed, anzi, sogna addirittura di diventare un medico un giorno. Maria Rosa vedrà lei, collega ma anche compagna di stanza, prima con distacco e poi con sempre più interesse che sfocerà in una grande passione da consumarsi in segreto, mentre intono a loro esplodono i terrori della guerra. A raccontare la loro storia sarà un altra giovane donne, molti anni dopo che cercherà di dare finalmente voce ad un amore per troppo tempo taciuto e al suo doloroso destino.


Mi sono avvicinata a questo libro per puro caso, alla ricerca di una storia LGBT da leggere per il contest annuale alla quale sto partecipando. Non conoscevo l'autrice, nè questo suo libro in particolare (che poi ho scoperto essere solo uno dei molteplici da lei pubblicati) ma sono rimasta così tanto colpita dalla trama e dall'atmosfera da decidere di leggerlo subito. Devo ammettere che è stata proprio una bella scoperta. La narrazione è composta da una parte iniziale in cui l'anonima narratrice (che potrebbe forse identificarsi con la stessa Rasy) spiega come è venuta a conoscenza della storia e si apre poi un una parte centrale completamente dedicata a Maria Rosa, la vera protagonista, colei che racconterà quindi in un ipotetica prima persona la sua esperienza dalla decisione di partire per la guerra come infermiera, a tutte le cose vissute all'ospedale sul Carso fino a giunge alla sconvolgente passione nato per la sua collega Eugenia e lo fa rivolgendosi proprio alla sua amata come se si trattasse di una lunga lettera in cui ripercorrere tutti i ricordi condivisi. Questo schema funziona e convince perchè permette davvero di entrare nel vivo della storia anche se unicamente dal punto di vista di Maria Rosa. Forse, un altra scelta avrebbe permesso di conoscere in modo un po' più approfondito anche gli altri personaggi a partire da Eugenia, fino ad arrivare al comandante siciliano geloso e malinconico e a finire con Nicola, il simpatico soldato appassionato di fotografia. Sono tanti i personaggi interessanti in questo romanzo e se c'è una cosa che mi è dispiaciuta a fine lettura è stata proprio quella di aver avuto l'impressione di non averli afferrati a pieno. La storia di Maria Rosa ed Eugenia, il loro amore proibito e segreto, meritavano forse un po' più di tempo e di approfondimento. Se proprio devo dirlo, un altro centinaio di pagine almeno, non mi sarebbero dispiaciute. Detto questo, devo ammettere che questo libro mi è davvero piaciuto molto perchè tratta di argomenti molto importanti come un amore LGBT e i dolori della guerra con una classe e semplicità incredibili e capaci veramente di colpire nel profondo chi lo legge. Questa lettura però conserva anche dentro di sè una grande dose di tristezza, portata sia dalla morte e dalla sofferenza ma anche da un amore impossibile, puro ma destinato ad una fine terribile. A chiunque ami, come me, le storie drammatiche ed ispirate alla vita vera, consiglio caldamente di lasciarsi trasportare da questo libro di Elisabetta Rasy, un autrice che sicuramente presto rincontrerò in qualche mia nuova lettura.

Voto: 7.5


Elisabetta Rasy vive e lavora a Roma. Ha pubblicato numerosi romanzi, racconti e saggi di argomento letterario, molti dei quali dedicati alla scrittura femminile. Collabora con il “Sole 24 Ore”. Tra i suoi libri ricordiamo "Posillipo", "Ritratti di signora" finalista al Premio Strega, "L’ombra della luna", "Tra noi due", "L’estranea", "Memorie di una lettrice notturna" e "Tre passioni".



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